Mattinata di presentazione ufficiale nella sala stampa del "Benito Stirpe", protagonisti i tre canarini che hanno completato l'organico del Frosinone per la stagione agonistica in corso, approfittando della finestra invernale del mercato. Si è trattato di un incontro nel corso del quale Jaime Baez, Soufiane Bidaoui e Francesco Gelli hanno avuto la possibilità di parlare non solo delle loro qualità tecniche e dei rispettivi ruoli che sono in grado di coprire, ma anche della soddisfazione mista a gioia per entrare a fare parte della famiglia del Frosinone Calcio e per l'accoglienza speciale che hanno ricevuto dal gruppo esistente di calciatori che sta facendo parlare di sé a suon di risultati positivi.
«Frosinone è una piazza importante – ha subito precisato Gelli – ed è raro, oltre che fa piacere, l'essere contattato dalla società. Per me è stata una occasione sicuramente grande che dovrò sfruttare dando il meglio di me stesso».
Da parte sua Baez ha aggiunto.
«Il Frosinone è stata l'unica società che mi ha cercato. Il direttore Angelozzi è venuto a Cremona per parlarmi ed è stato un gesto importante quando ho dovuto decidere. Da quel momento la mia prima scelta è stata la società di cui difendo i colori».
Sull'argomento anche la conclusione di Bidaoui.
«È stato facile venire qui dal momento che conosco il direttore Angelozzi dai tempi di La Spezia».
Baez e Bidaoui hanno precisato anche la loro condizione attuale: «Sto sicuramente migliorando – dice il primo – e sono vicino alla condizione campionato. Mi sento bene e posso giocare di più».
Bidaoui ha aggiunto: «Sto lavorando al massimo e tra qualche settimana starò al topo della condizione».
Quali i ruoli che preferisco coprire? La risposta di Gelli: «La mezzala di centrocampo dove penso di esprimere meglio le mie qualità. Negli ultimi sei mesi con l'Albinoleffe ho giocato anche da play».
Alle rispettive caratteristiche tecniche hanno accennato i due esterni offensivi Baez e Bidaoui. Il primo ha precisato che «negli ultimi anni ho fatto molti assist. Ma aggiungo che mi trovo bene anche nel concludere verso la porta avversaria. Ma se posso mettere un compagno nelle condizioni di fare gol, non ci penso due volte».
Il secondo ha dichiarato che «velocità e tecnica sono le mie caratteristiche. Cerco di sfruttarle nell'uno contro uno, per cercare la profondità e il tiro in porta».
Rispondendo a una domanda Francesco Gelli ha spiegato anche come è arrivato al Frosinone. Anzi ha aggiunto di esserci giunto con due anni di ritardo dal momento che, «quando in passato sono stato contattato dal direttore Angelozzi, ho provato una grande emozione e non vedevo l'ora di venire al Frosinone. Poi però non si verificarono alcune situazioni. Ora che si è di nuovo presentata l'occasione, non ci ho pensato su due volte e l'ho presa al volo».