La vicenda
20.09.2025 - 11:00
Per non incorrere nella decurtazione dei punti sulla patente ha incolpato il suocero. Ha dichiarato che alla guida della Maserati, a quasi 200 km/h, c’era il padre della moglie, un novantenne. La Maserati è stata immortalata dall’autovelox lungo la superstrada Sora-Ferentino, nel territorio di Veroli, in direzione Frosinone. È quanto sostenuto da un cinquantenne di Frosinone, finito ora sotto accusa per sostituzione di persona e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico.
Dagli accertamenti è emerso che il conducente del veicolo di grossa cilindrata era proprio il frusinate.
L’uomo è stato rinviato a giudizio. Dovrà comparire davanti al giudice del tribunale di Frosinone a dicembre. Per la sua difesa si è rivolto all’avvocato Antonio Ceccani.
La ricostruzione
I fatti contestati risalgono al 2021. Il cinquantenne, dopo aver ricevuto la contravvenzione ha fornito l’autocertificazione del suocero, sostenendo che alla guida della Maserati, che ha sfrecciato a quasi 200 km/h, sotto l’autovelox nel tratto della superstrada nel comune di Veroli, c’era il suocero di novant’anni. Dagli accertamenti avviato dagli enti competenti è emerso che il novantenne non solo non era alla guida dell’auto, ma era ignaro di tutta la vicenda. Il genero è finito, così, sotto accusa per sostituzione di persona e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. L’udienza si terrà fra tre mesi nel tribunale di Frosinone.
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