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Veroli

Maltratta la moglie e il figlio di lei. Chiesti quattro anni per un quarantenne

Il 28 gennaio è prevista la sentenza. In alcune occasioni avrebbe costretto il piccolo a mangiare in garage e a svolgere lavori

tribunale frosinone

Il tribunale di Frosinone

Avrebbe insultato e denigrato più volte la moglie, ora ex, e il figlio di lei. Il bambino, all’epoca dei fatti aveva 8 anni, sarebbe stato definito anche “il Cenerentola di casa”. Lo avrebbe costretto a pranzare e a cenare di spalle al televisore e in alcune occasioni a mangiare in garage. In due episodi lo avrebbe punito rinchiudendolo in cameretta anche per tre giorni, poteva uscire solo per andare in bagno. Costretto anche a fare dei lavoretti in casa. Accusato di maltrattamenti in famiglia un quarantenne finito a processo. Il pm ha chiesto quattro anni di reclusione. La sentenza è prevista per il 28 gennaio. L’uomo per la sua difesa si è rivolto all’avvocato Luigi Tozzi, mentre la parte offesa all’avvocato Sonia Sirizzotti.

La ricostruzione
Comportamenti violenti, intimidatori e denigratori per cui è finito a processo il verolano. I fatti contestati risalgono al periodo che va dal 2017 al 2019. Botte, minacce e umiliazioni nei confronti della moglie, all’epoca dei fatti e del figlio di lei. Stando alle accuse, avrebbe costretto il piccolo a svolgere lavori non consoni alla sua età, come tagliare le erbacce sotto gli ulivi, pulire le ruote del trattore e il pollaio. Sempre stando alle accuse avrebbe percosso con schiaffi, pugni e morsi la donna, in un episodio l’avrebbe afferrata per i capelli, facendola sbattere a terra. Violenze anche nei confronti del bambino. Durante le discussioni avrebbe lanciato anche piatti contro i due. Controllava le frequentazioni della moglie e la costringeva ad uscire solo accompagnata dalla suocera. Minacciata, inoltre, che qualora fosse andata via di casa le avrebbe tolto i loro figli. Quando la donna è riuscita a dire basta e a interrompere la convivenza, sarebbe stata obbligata a lasciare i loro figli nell’abitazione coniugale, obbligandola a recarsi tutti i giorni da loro per accudirli e vietandole di portarli con sé. Tra circa due settimane la sentenza. Come detto il pubblico ministero ha chiesto 4 anni.

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