Spazio satira
Il libro
06.11.2024 - 15:00
Le macerie di Cassino dopo i bombardamenti degli alleati
James, Anna e Giovanni. Sullo sfondo la tragedia della seconda guerra mondiale. Le bombe. La morte. Il dolore. Ma anche la voglia di continuare a vivere, di sperare.
È in libreria da pochi giorni “Una storia, due destini”, romanzo d’esordio di Gianluigi Palombo, edito da Marp Edizioni, casa editrice con sedi a Sora e Aprilia.
Ambientato a Cassino nel 1944, il romanzo conduce i lettori in un viaggio attraverso le vicende drammatiche e spesso dimenticate che hanno segnato il territorio della provincia di Frosinone.
La presidente di Marp Edizioni, Maria Anna Rosaria Palattella, psicoterapeuta e curatrice della pubblicazione, descrive l’opera come «una storia di coraggio e speranza in una città devastata e assediata dai nazisti, dove un ragazzino, Giovanni, rischia la vita sotto le bombe per fare da messaggero tra James Clarke, tenente neozelandese, e Anna, una ragazza piena di sogni nonostante l’orrore che la circonda». L’autore, attraverso una trama toccante e coinvolgente, esplora il delicato confine tra realtà storica e immaginazione, offrendo un’analisi del trauma e della resistenza vissuti da chi è rimasto intrappolato nel cuore delle battaglie.
L’accuratezza storica del romanzo è stata possibile grazie al supporto di Damiano Parravano, presidente dell’associazione “Linea Gustav”, un’organizzazione dedicata alla preservazione della memoria dei fatti bellici avvenuti lungo questa linea di difesa nazista. La Linea Gustav, che attraversava il sud della provincia di Frosinone, vide tra le sue battaglie più sanguinose quella di Cassino e la distruzione dell’abbazia. Le battaglie per la liberazione della città coinvolsero truppe alleate provenienti da tutto il mondo, inclusi soldati neozelandesi, polacchi, indiani, senegalesi e perfino giovani Maori.
Secondo Parravano, il lavoro di Palombo non è soltanto un romanzo, ma un veicolo per mantenere viva la memoria: «Vorrei che i giovani sapessero quello che è successo a Cassino ottanta anni fa – ha sottolineato – Saper riconoscere i sacrifici fatti dai tanti ragazzi stranieri che hanno combattuto per la nostra libertà è fondamentale».
Palombo, residente ad Atina e appassionato di storia bellica, ha una lunga esperienza in campo associativo ed è fondatore della prima squadra di rugby della provincia di Frosinone. «Questa storia mi girava in testa da anni – ha raccontato – “Vedevo” i volti dei personaggi, i loro desideri e le loro paure. Metterli su carta è stato un sogno».
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