Spazio satira
L'evento
22.11.2023 - 20:00
Ieri pomeriggio è avvenuta la riconsegna del celebre mosaico dell'Angelo di Giotto dopo l'importante restauro conservativo
L'Angelo di Giotto, restituito all'antico splendore senza aver mai lasciato il suolo bovillense. La riconsegna alla visione pubblica del celebre mosaico è avvenuta ieri pomeriggio nella chiesa di San Pietro Ispano, ed è il risultato di un interesse sinergico messo in campo dal Comune di Boville Ernica, dalla Soprintendenza delle Belle Arti per le Province di Frosinone e Latina e dalla Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino nella persona del vescovo Ambrogio Spreafico.
Vibrante l'orgoglio nelle parole del sindaco Enzo Perciballi che ha presentato lo straordinario restauro. «Ci ritroviamo in questo luogo sacro, per celebrare non solo il restauro di un mosaico ma anche la rinascita di un patrimonio culturale che incarna la nostra storia e la nostra identità. È un faro culturale che risplende nell'intera Provincia di Frosinone, testimone di come le sorti di Boville Ernica si sono incrociate con la maestria del grande Giotto. Il recupero dell'opera non è solo un atto di conservazione ma una leva per lo sviluppo economico e turistico. È un impegno che ci chiama a lavorare insieme, istituzioni e comunità, per investire nella valorizzazione del nostro patrimonio.
Un ringraziamento particolare va al vescovo Ambrogio Spreafico e al parroco Don Giovanni Ferrarelli, custodi di questo gioiello. Un plauso va poi al Ministero della Cultura, al Soprintendente Francesco Di Mario e a tutta la squadra di lavoro, specie ai restauratori per la loro competenza». Tante le autorità presenti, dalle forze dell'ordine alle autorità politiche anche delle realtà vicine e degli enti sovraordinati, a manifesto di quale valore l'Angelo di Giotto racconta della Ciociaria.
«La presenza di questo mosaico in questa città, così come l'arte religiosa, ci pone davanti ad alcune domande - ha precisato nel suo intervento monsignor Ambrogio Spreafico - Oltre le ragioni di fede, davanti ad un'opera come questa non può mancare lo stupore che apre l'animo umano. Si tratta di un mosaico che suscita non solo un importante interesse turistico ma muove umanità, bellezza e sentimenti ed è esattamente quello di cui abbiamo bisogno. È un lavoro di cui sono grato e spero che si proseguirà a lavorerà in futuro con lo stesso impegno».
Negli interventi dei restauratori Chiara Arrighi e Lorenzo Riccardi, la restituzione di tutti i dettagli tecnici del capolavoro e delle meraviglie e misteri che ancora racchiude. Le incredibili paste vitree policromatiche e la pietra smaltata protagoniste del mosaico dopo la presentazione dei lavori di restauro hanno riguadagnato la posizione originaria nella Cappella Simoncelli nella Chiesa di San Pietro Ispano.
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