Spazio satira
L'intervista
30.05.2023 - 21:00
Mauro Bottini ha fondato nel 2003 il festival “Alatrijazz” Ha tenuto concerti in tutta Italia e ha suonato per i programmi della Rai
Mauro Bottini, brillante e versatile musicista alatrense, fondatore e direttore artistico di "Alatrijazz", risponde alle domande di Ciociaria Oggi.
Quando ha conosciuto la musica?
«Ho incontrato le note sin da piccolo, quando ascoltavo i 45 giri e gli Lp di mia madre. Dopo un'esperienza con la banda musicale "Città di Alatri", un momento importante della mia vita professionale è stato la laurea in clarinetto classico al conservatorio "Licino Refice" di Frosinone e poi di secondo livello in saxofono».
Che cos'è la musica per lei e, in particolare, il jazz?
«Premesso che apprezzo un po' tutti i generi senza preclusioni di sorta, la musica per me è ciò che mi fa stare bene, sia ascoltandola che producendola o, semplicemente, eseguendola. Poi… inutile negare il mio innamoramento per il jazz che è libertà, condivisione, inclusione, crescita, rispetto e concentrazione. Pensi che sin da bambino amavo improvvisare con il clarinetto sulla base di dischi jazz».
Quindi, dall'amore per il jazz nasce la sua idea...
«…"Alatrijazz, international festival and masterclass of jazz", nel 2003. Il festival, giunto ormai alla ventunesima edizione, si caratterizza come uno dei più importanti avvenimenti culturali italiani. Abbiamo però pensato di estendere l'interesse non solo al folto pubblico che ogni anno ci raggiunge da ogni angolo della Penisola, ma anche agli addetti ai lavori, cioè ai musicisti che intendono approfondire lo studio dello strumento in chiave, però, jazzistica e moderna. Abbiamo quindi creato le masterclass, corsi di perfezionamento musicale tenuti da docenti di chiara fama».
Quali sono le particolarità del festival di quest'anno?
«Ogni anno il livello del festival viene definito dai musicisti impegnati negli spettacoli e dai docenti delle masterclass. Quest'anno si esibiranno, dal 4 al 6 agosto in piazza Santa Maria Maggiore, la "Jumpin Jive Orchestra – Italiano Swing Barzizza", il "Four Season Swing & Soul Band" e la "Dolce Vita Swing Orchestra". Lo staff di Alatrijazz, in collaborazione con l'assessorato alla cultura rappresentato da Sandro Titoni e da Antonio Agostini, ha programmato un festival ancora più performante degli anni scorsi e più swing oriented, in risposta alle nuove tendenze e ai nuovi stili musicali. Le masterclass, che si terranno sempre nelle giornate tra il 4 e il 6 agosto nel chiostro di San Francesco ad Alatri, con il patrocinio dell'assessorato alla cultura e del conservatorio "Licino Refice" di Frosinone, vedranno la prestigiosa docenza di Filiberto Palermini».
Non è l'unica manifestazione di alto livello che ha fondato…
«In effetti nel 2007 ho creato il "Festival del saxofono" di Alatri con la partecipazione di alcuni tra i migliori musicisti jazz italiani e, nel 2015, "Alatrigospel", altro evento che ha avuto una vasta eco in Italia».
Lei si è spesso esibito in televisione…
«Sì, ho suonato per diversi programmi della Rai e, a tal proposito, le racconto un aneddoto curioso. La prima volta che mi ha chiamato la Rai ho pensato a uno scherzo e ho riattaccato immediatamente il telefono. Devo alla perseveranza della funzionaria della Rai la mia partecipazione al provino e al successivo contratto perché mi ha convinto della serietà del contatto soltanto alla terza telefonata…».
Tra le diverse sue attività, direzioni artistiche, docenze, concertistica, è anche compositore…
«In realtà non mi ritengo un vero e proprio compositore poiché ho troppo rispetto per chi procede con degli studi specifici, comunque cerco di farlo con la massima semplicità».
Quanto è difficile lavorare con la musica, nel nostro territorio?
«Al di là delle difficoltà aggiuntive portate dal Covid, non è per nulla facile, soprattutto per i giovani, imporsi sul campo. In effetti non esiste un vero e proprio mercato per gli addetti ai lavori e si assiste a una diffusa frammentazione dell'offerta, specialmente nel settore pubblico. A livello privato sono poche le sale nelle quali si organizzano concerti jazz, comunque proprio in questi ultimi tempi si assiste a un risveglio nella nostra provincia per quanto riguarda questo genere musicale».
Ha un sogno nel cassetto da rivelare ai lettori di Ciociaria Oggi?
«Uno dei miei più grandi desideri è quello di poter continuare sempre a suonare e sognare, svolgere concerti, festival, direzioni, masterclass e accettarmi per quello che sono».
A intervista conclusa, il maestro ci confessa che gli piacerebbe suonare nella sua piazza per i suoi concittadini e… Alatri lo aspetta!
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione