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Andy Diaz re del salto triplo: oro mondiale e record Italiano a Nanchino

L'azzurro ha saltato la misura di 17,80 metri. Dietro il suo successo il lavoro dell'ex triplista frusinate Fabrizio Donato

Andy Diaz re del salto triplo: oro mondiale e record Italiano a Nanchino

Il triplista azzurro Andy Diaz Hernández impegnato nel salto decisivo

Una giornata storica per l’atletica italiana: Andy Diaz Hernández ha conquistato la medaglia d’oro nel salto triplo ai Campionati Mondiali indoor di Nanchino, scrivendo una nuova pagina di gloria per lo sport azzurro. Con un balzo straordinario di 17,80 metri, Diaz non solo si è laureato campione del mondo, ma ha anche stabilito il nuovo record italiano indoor, consolidando il suo status di stella indiscussa della disciplina.
Il ventinovenne italo-cubano, naturalizzato italiano nel febbraio 2023, ha dominato la finale sin dal primo salto, mostrando una padronanza tecnica e una determinazione fuori dal comune. La misura di 17,80 metri, ottenuta al suo ultimo tentativo, non è solo il miglior risultato della stagione a livello mondiale, ma rappresenta anche il terzo salto più lungo nella storia dei Mondiali indoor. Sul podio con lui, il cinese Zhu Yaming, argento con 17,33 metri, e il brasiliano Almir Dos Santos, bronzo con 17,22 metri, a dimostrazione dell’alto livello della competizione.
Un Sogno Nato a L’Avana
Nato a L’Avana il 25 dicembre 1995, Andy Diaz ha respirato atletica fin da bambino, ispirato dal cugino triplista Osniel Tosca e guidato dalla madre Milagros, che lo portò al campo d’atletica a soli otto anni. Dopo una carriera promettente a Cuba, culminata con un bronzo ai Giochi Panamericani del 2019, Diaz prese una decisione coraggiosa nel 2021: abbandonare il suo Paese natale per inseguire il sogno olimpico in Italia. Una scelta non priva di sacrifici, che lo vide dormire sui marciapiedi di Roma in attesa di un permesso di soggiorno, fino all’incontro decisivo con Fabrizio Donato, triplista frusinate, bronzo olimpico a Londra 2012 e oggi suo allenatore.
«Senza Fabrizio non sarei qui» ha dichiarato Diaz dopo la vittoria, visibilmente emozionato. «È stato il mio mentore, la mia guida, il mio maestro. Questo oro è anche suo». Donato, che ha accolto Diaz nella sua casa di Ostia e lo ha seguito passo dopo passo, ha visto nel giovane cubano un talento raro, capace di superare persino il suo record italiano di 17,60 metri, stabilito nel 2000, con quel 17,75 realizzato a Firenze nel 2023.
Una carriera in ascesa
Il trionfo di Nanchino è solo l’ultimo capitolo di una carriera che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita esponenziale. Dopo aver conquistato due volte consecutive la Diamond League (2022 e 2023), un bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 e l’oro agli Europei indoor di Apeldoorn all’inizio di questo mese, Diaz si conferma come uno dei triplisti più forti al mondo. La sua capacità di combinare velocità, forza e tecnica lo rende un atleta completo, pronto a sfidare i giganti della disciplina come Pedro Pablo Pichardo e Hugues Fabrice Zango.
«Sono nato pronto» ama ripetere Diaz, un mantra che riflette la sua mentalità vincente. E a Nanchino ha dimostrato di essere davvero pronto per tutto: la pressione, la concorrenza, la storia. Il suo 17,80 non è solo una misura, ma un simbolo di riscatto e di integrazione, per un atleta che ha trovato in Italia una seconda casa e una nuova identità.
Con questo oro mondiale, Andy Diaz lancia un messaggio chiaro: il meglio deve ancora venire. Gli occhi sono già puntati sulla prossima Olimpiade di Los Angeles 2028, dove potrebbe completare il suo percorso con l’oro che ancora gli manca. Ma per ora, l’Italia celebra il suo campione, un uomo che dal nulla ha costruito un sogno e lo ha trasformato in realtà, un salto alla volta.
«Questo è per l’Italia che mi ha accolto» ha detto Diaz, stringendo la medaglia al petto. «E non è finita qui» per un atleta che vola oltre i limiti, il cielo è solo l’inizio.

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