Spazio satira
Sora
04.04.2025 - 16:31
Leggono il nostro articolo e riconsegnano i soldi ai poliziotti. Marito e moglie, probabilmente dopo aver letto che i 7.500 euro che erano stati sottratti servivano per le cure di una bambina malata, ieri pomeriggio si sono recati al commissariato di via Firenze a Sora e hanno riconsegnato i soldi. Ad incastrare i due i filmati delle telecamere. Questa mattina, poco dopo le 11, la parte offesa è stata invitata a raggiungere il commissariato. Una volta davanti ai poliziotti la lieta notizia. È stato l’ispettore Federico Vitale ad aprire un foglio di carta davanti ai genitori della bambina malata dove erano riposti 7.350 euro: 150 euro in meno di quelli dichiarati al momento della denuncia, ma con molta probabilità era proprio quella la somma esatta che era stata inizialmente posta nel borsello. Tanta l’emozione per la coppia condivisa con gli agenti in divisa.
«Ringraziamo voi della stampa, del quotidiano Ciociaria Editoriale Oggi, letto da tutta la provincia di Frosinone sia in forma cartacea che on line. Leggendo l’articolo tutti hanno saputo quanto successo. È stato un passo decisivo per ritrovare i nostri soldi. Un grazie dal cuore alla polizia di Stato che si è prontamente attivata, non facendoci mai sentire soli». Ha detto con commozione la donna, parlando anche a nome del marito, che lo scorso 23 marzo dimenticò fuori dal camerino il borsello con dentro l’ingente somma di denaro. «I poliziotti, dopo la nostra denuncia, hanno avviato le indagini. I filmati delle telecamere interne al megastore hanno inquadrato la donna che ha rubato i soldi che servono per curare nostra figlia. Questa mattina, una volta tornati in possesso della somma, abbiamo immediatamente ridato i contanti al nostro amico di famiglia che ci ha fatto credito in questi anni per poter curare la bambina. Un grazie anche al nostro avvocato Augusto Casinelli che ci ha dimostrato ancora una volta professionalità ed umanità». Gli agenti di polizia, lodando l’iniziativa giornalistica e definendola “efficace”, hanno raccontato che ieri pomeriggio marito e moglie si sono presentati al commissariato riconsegnando la somma di denaro sottratta il 23 marzo nel megastore, di fatto costituendosi. Ora spetterà al pubblico ministero stabilire eventuali responsabilità laddove valuti quest’azione come “recesso attivo”.
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