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Regione Lazio, Aurigemma: «Più vicini ai cittadini»

Il presidente del Consiglio regionale rilancia le iniziative per la salute. E sottolinea il valore del protocollo d’intesa tra Cnel e Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative

«Il Consiglio  è  tornato a essere la casa dei Comuni»

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma Foto Roberto Silvino

Due appuntamenti distinti ma legati da un’unica visione: quella di una politica che dialoga con i cittadini, capace di ascoltare, interpretare i bisogni del territorio e tradurli in proposte concrete. È questa la direzione tracciata dal presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, in due recenti momenti che hanno messo in luce il suo approccio pragmatico e partecipativo: la firma del protocollo d’intesa tra il CNEL e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, e l’iniziativa “Un Consiglio in Salute”, avviata alla Pisana e ora riproposta anche nelle province.

Un patto tra Regioni e Cnel

Il protocollo siglato lo scorso 27 ottobre è, per Aurigemma, un atto dal forte valore politico e istituzionale. «Si tratta – ha spiegato – di un passaggio importante, perché rafforza il legame tra due istituzioni che rappresentano in modo diverso ma complementare la voce dei territori e quella del mondo economico e sociale del Paese».

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, organo consultivo dello Stato, mette a disposizione il proprio patrimonio di analisi, studi e dati, mentre le Assemblee legislative regionali portano in campo l’esperienza diretta delle comunità locali, dei distretti produttivi, delle imprese e dei cittadini che vivono ogni giorno le sfide dell’economia reale.«Abbiamo voluto dare un segnale chiaro – ha proseguito il presidente del Consiglio regionale –: su temi fondamentali come il lavoro, la salute, il sostegno alle imprese e l’inclusione sociale, è indispensabile un confronto costante basato su dati concreti e buone pratiche».
L’accordo mira a creare una piattaforma permanente di dialogo tra il livello nazionale e quello regionale, capace di individuare soluzioni condivise e linee di intervento coerenti con le esigenze dei territori.«In questo modo – ha aggiunto Aurigemma – rendiamo più forte la collaborazione istituzionale e costruiamo insieme proposte concrete per rispondere ai bisogni reali dei cittadini. È un esempio positivo di sinergia istituzionale che valorizza il ruolo delle Regioni e rafforza la democrazia partecipativa».

La salute come bene comune

Dalla riflessione economico-istituzionale alla dimensione più vicina alla vita quotidiana, Aurigemma ha rilanciato nei giorni scorsi l’iniziativa “Un Consiglio in Salute”, promossa dal Consiglio regionale per diffondere la cultura della prevenzione sanitaria e dell’informazione corretta. L’evento, ospitato nella sede INPS del capoluogo pontino, ha visto la partecipazione di professionisti della sanità, ordini professionali, associazioni civiche e studenti. «La salute – ha dichiarato – non è solo un diritto garantito dalla Costituzione, ma anche una responsabilità collettiva. Promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce significa investire nel benessere delle persone e nella sostenibilità del nostro sistema sanitario». L’iniziativa ha proposto momenti di screening, informazione e consulenza aperti alla cittadinanza, con il coinvolgimento attivo di Ordine dei Medici, FIMMG, Ordine degli Infermieri, dei farmacisti, delle professioni sanitarie e di Cittadinanzattiva, in un modello di collaborazione che unisce istituzioni e società civile.

Una rete per la prevenzione

Aurigemma ha ringraziato l’INPS per l’ospitalità e tutti i professionisti che hanno contribuito all’organizzazione della giornata, sottolineando come il progetto rappresenti «un esempio concreto di come le istituzioni possano avvicinarsi ai cittadini in modo diretto e utile». Secondo il presidente, il Consiglio regionale continuerà a sostenere e promuovere iniziative simili su tutto il territorio, per diffondere una cultura della salute diffusa e partecipata. «Solo attraverso il dialogo e la sinergia tra enti pubblici, professionisti e cittadini – ha evidenziato – possiamo costruire una sanità più vicina, efficiente e solidale. Il sistema sanitario non deve essere solo un insieme di strutture, ma una comunità che si prende cura delle persone».

Governance partecipativa

Le parole e le iniziative di Aurigemma delineano una visione precisa della funzione politica delle istituzioni regionali: non solo luoghi di normazione, ma spazi di partecipazione e co-progettazione.

«Le istituzioni – ha spiegato – devono tornare ad essere punti di riferimento reali per i cittadini. Non basta approvare leggi o piani di investimento: bisogna ascoltare le persone, comprendere le esigenze locali e costruire soluzioni condivise».
Il presidente del Consiglio regionale rivendica così un metodo di governo basato sulla partecipazione, sulla trasparenza e sulla collaborazione interistituzionale, convinto che la qualità della politica si misuri dalla capacità di costruire legami concreti tra amministrazioni e comunità. «Solo attraverso una rete solida di relazioni e un lavoro coordinato – ha concluso – possiamo affrontare le nuove sfide economiche e sociali, garantendo ai cittadini del Lazio una regione moderna, equa e capace di crescere senza lasciare indietro nessuno».

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