Sul nome di Enzo Salera c'è ampia convergenza non solo nel Pd ma anche all'interno del centrosinistra. Dopo il sostegno dei mosilliani arrivato giovedì nel corso del direttivo del Pd, sul nome fatto dagli ex petrarconiani ieri si sono espressi a favore anche i Socialisti, Articolo Uno, l'area Smeriglio con gli ex Sel e alcuni rappresentanti delle forze civiche.

Nonostante l'ampia convergenza, il segretario del Pd Marino Fardelli ha spiegato che le primarie sono inevitabili in quanto non c'è piena unanimità e in campo c'è anche la candidatura di Alessandro D'Ambrosio: dunque, statuto alla mano, ha convocato una riunione per oggi pomeriggio nella quale intende stilare il regolamento per le primarie che si dovrebbero celebrare domenica prossima, 31 marzo.

Ma il condizionale è d'obbligo: c'è infatti l'impressione che oltre a Fardelli, Russo, Pittiglio di "+Europa" e pochi altri, si ritroveranno davvero in pochi a stilare il documento perchè la gran parte del centrosinistra appare già impegnata a fare le liste a favore di Enzo Salera e non intende perdere altro tempo. Dal fronte dei mosilliani Francesco Carlino dice: «La candidatura di Salera è nata con il convincimento che bisogna andare uniti a queste elezioni.

E' una candidatura di spessore e visto che c'è anche un Comune in dissesto economico abbiamo una persona che ben conosce i conti dell'Ente e ben ha operato in tal senso ed è una garanzia per la città. E' impensabile arrivare a una candidatura all'unanimità ma appare chiaro che i gruppi del Pd che alle altre elezioni sono andate divisi convergono su questa figura; è ufficiale che su questa candidatura convergono anche tutti gli altri partiti di centrosinistra quindi è inopportuno e deleterio per il centrosinistra qualunque altro tipo di ragionamento che porterebbe solo vantaggi ai nostri avversari. Quindi mi auguro che il buon senso prevalga e tutti convergano su questa candidatura anche perchè i tempi per le primarie non ci sono più».

Dal fronte del Pd versante ex petrarconiani parla Mario Costa, primo firmatario del manifesto a favore di Enzo Salera, che dice: «Quando c'era tempo le primarie non si sono volute fare, adesso si ridurrebbero a una conta e noi non possiamo fare il gioco dell'avversario, abbiamo bisogno di andare al Governo della città con gente competente, e Salera ha già dimostrato le sue competenze evitando il dissesto quando abbiamo governato. Auspichiamo dunque che sul suo nome ci possa essere ampia convergenza. Non possiamo correre il rischio di dividerci».

E tanti "si" arrivano dai partiti alla sinistra del Pd, in primis i socialisti. Gino Ranaldi detta la linea: «Noi siamo con Salera senza se e senza ma, è la figura che ha unito di più e non c'è più tempo per giocare. Poi viene un dubbio: Petrarcone, è vero, si è ritirato da solo, ma se qualcuno ha voluto far fuori Peppino è propria la dirigenza del Pd che quando lui era in campo si diceva assolutamente contrario alle primarie mentre ora vuole fare primarie-lampo».

Per l'area Smeriglio, ovvero gli ex Sel, interviene Procino: «Io sono sempre stato favorevole alle primarie, abbiamo detto al Pd sin dal primo momento di fare le primarie, ma a me hanno insegnato che la politica ha dei tempi, ed oggi non è il tempo delle primarie visto che abbiamo avuto l'ufficialità del voto il 26 maggio e tra un mese vanno presentate le liste. Oggi, inoltre, c'è un fatto nuovo: c'è una figura, quella di Enzo Salera, che non è un semplice nome ma che è quello che riesce a rincollare i cocci della terribile frantumazione del centrosinistra tre anni fa, quindi appare come un candidato unitario. Inoltre sono contrario oggi a questo tipo di primarie perchè non sono garanzia di unità dopo il voto in quanto chi perde potrebbe sfilarsi».

Freddo sulle primarie anche Peppino Moretti di "Articolo Uno": «Siamo una forza di sinistra e faremo la lista per il candidato che più rappresenta la sinistra. Questo è il momento in cui più che pensare alle cariche personali bisogna pensare agli interessi della città». Favorevoli alle primarie si sono detti solo una parte minoritaria del Pd e possibilisti "+Europa" e "Demos" che con Maccaro spiega: «Io dialogo con il Pd, se il Pd non riesce a prendere una decisione al suo interno e propone le primarie noi ci stiamo». L'impressione è che il Pd non solo non riesce a prendere una decisione al suo interno ma non riesce a fare neanche le primarie. E mentre Fardelli fissa e recoca riunioni, Salera sta già lavorando alle liste.