Insultarono pesantemente la senatrice frusinate Maria Spilabotte su Facebook. Via al processo per tre utenti del web, anche se la posizione di uno di questi è stata stralciata e il processo proseguirà solo per due. Ai tre, C.L., 40 anni, di Supino, F.S., 46 anni, della provincia di Padova M.P. della provincia di Padova, 34 anni (la cui posizione è stata stralciata), la procura di Frosinone, dopo la denuncia presentata dall'allora parlamentare del Partito democratico, ha contestato il reato di diffamazione.

L'inchiesta si è concentrata su dei commenti sulla bacheca pubblica del profilo Facebook dell'esponente dem. Commenti, in due casi su tre, successivi a un post della Spilabotte per un'iniziativa pubblica a sostegno del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Tutti sono imputati per aver fatto un solo commento dal contenuto diffamatorio secondo la denuncia presentata dalla Spilabotte che lamenta pesanti insulti, anche a sfondo sessuale.

I tre, dopo la denuncia, sono stati individuati e indagati per diffamazione. Nei loro confronti l'ex senatrice si è costituita parte civile, facendosi tutelare dagli avvocati Gianluca Cupini e Maria Letizia Nobile. In occasione della prima udienza, svoltasi ieri mattina davanti al giudice monocratico Giuseppe Farinella del tribunale di Frosinone, le difese dei tre hanno sollevato alcune eccezioni. Quella sulla costituzione di parte civile della parlamentare è stata respinta. Accolta, invece, quella presentata dal difensore dell'imputato padovano che ha contestato la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari al difensore e non all'indagato. Per quest'ultimo dunque andrà ricelebrata l'udienza preliminare. Per gli altri due, il lombardo e il supinese, invece, il processo andrà avanti. I primi testi, quelli della pubblica accusa, saranno sentiti a luglio del 2019.