Spazio satira
11.10.2017 - 19:00
A livello locale non si aspettano i voti di fiducia. La certezza (o la speranza?) è che il Rosatellum 2.0 sarà approvato: ecco percheÌ la febbre delle candidature ha già spaccato la colonnina di mercurio del termometro politico.
In provincia di Frosinone ci saranno tre collegi uninominali: due alla Camera (quello Nord con 33 Comuni, quello Sud con 58) e uno al Senato. Si tratta della parte maggioritaria della proposta di legge, attraverso la quale saranno eletti 231 deputati e 103 senatori. A Montecitorio e Palazzo Madama arriva chi prende un solo voto in più nel collegio. Ma attenzione: 386 deputati e 206 senatori proverranno dai collegi plurinominali a sistema proporzionale (dovranno essere definiti entro 30 giorni dall'approvazione delle legge con un decreto del Governo).
Dovrebbero essere 65, forse 70: saranno determinati dall'accorpamento dei collegi uninominali, quindi "copriranno" più province. Nei listini bloccati ci saranno dai 2 ai 4 nomi, in alcuni casi potranno arrivare a 6 o 8. La domanda però incombe: ma nei listini bloccati potranno trovare posto i candidati locali oppure sarà una sorta di "riserva" per i big nazionali e regionali? È per questo che nel Pd il senatore Francesco Scalia ha già chiesto che chi concorre nel maggioritario possa trovare posto anche nel listino proporzionale. Una sorta di paracadute per evitare che i candidati locali alla fine possano limitarsi soltanto a portare acqua ai leader romani.
Con il Rosatellum 2.0 tornerebbe centrale il concetto di coalizione, con un gruppo di liste che potrebbe sostenere un singolo candidato nell'uninominale, come era nel vecchio Mattarellum, ma correre per seÌ nel proporzionale. Soglia di sbarramento fissata al 3%, sia per la Camera che per il Senato. Al 10% per le coalizioni. Tre i voti di fiducia sulla legge: due oggi (15.45 e 17.30), uno domani (11.30). Ma il voto finale sarà comunque a scrutinio segreto.
In provincia di Frosinone le grandi manovre impazzano. Nel Pd i nomi in prima fila sono 4: Francesco De Angelis, Francesco Scalia, Maria Spilabotte, Nazzareno Pilozzi. Ma sono intenzionati a dire la loro anche Simone Costanzo e Sara Battisti. Il vero "bingo", però, sarebbe un posto nel listino bloccato del proporzionale. In Forza Italia l'unica certezza è Mario Abbruzzese: lui preferirebbe ancora la Regione, ma il partito preme per la Camera.
Collegio sud. Negli "azzurri" si sgomita: Antonello Iannarilli ha messo nel mirino la candidatura al collegio nord. Ma dovrà vedersela con il gruppo di FI del Comune di Frosinone. Il sindaco Nicola Ottaviani è intenzionato ad indicare un nome di sua fiducia. Però eÌ€ complicato. Rimanendo nel centrodestra, Fratelli d'Italia non vuole fare da sparring partner. E anche nel maggioritario proverà a giocare le sue carte. In pole position Massimo Ruspandini. Poi Alessandro Foglietta e Paolo Pulciani. Noi con Salvini non starà a guardare: Fabio Forte e Kristalia Rachele Papaevangeliu già scaldano i motori.
Pochi dubbi nei Cinque Stelle: si riparte da Luca Frusone. Ma circolano anche i nomi di Enrica Segneri e Aniello Prisco. In Alternativa Popolare sarà il coordinatore regionale Alfredo Pallone a dare le carte: lui ha più volte ribadito di non volersi candidare, ma bisognerà pure vedere quali saranno le indicazioni di Angelino Alfano e Maurizio Lupi.
Tra i possibili candidati Michele Nardone, magari nel collegio sud della Camera. Stanno studiando la situazione pure il leader del Psi Gianfranco Schietroma e Articolo 1 Mdp, con Massimiliano Massimi e Luciano Gatti. Naturalmente bisognerà tenere conto pure degli "incroci" con le regionali. La provincia di Frosinone eleggerà sicuramente 2 deputati e 1 senatore nei collegi maggioritari. Per il resto dipenderà dalla capacità dei leader locali di "strappare" un posto nel listino. Anche a dispetto dei... santi.
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