Lo scenario
30.12.2025 - 09:00
«Non è più tollerabile che la città sia ferma per quella che sembra essere una “guerra di potere” all’interno della maggioranza». Non usa perifrasi Fabrizio Cristofari, consigliere comunale del Partito Democratico. Che poi aggiunge: «Fra l’altro è evidente a tutti che i cambiamenti continui, da un gruppo consiliare all’altro, non hanno prodotto alcun risultato sul versante della stabilità della maggioranza. Ritengo che sia necessario un momento di riflessione da parte del Sindaco e degli esponenti della maggioranza sul da farsi. Il fatto che il numero legale sia mancato per tre volte consecutive tutto è meno che normale. Il Comune capoluogo ha bisogno di essere amministrato».
L’intero gruppo consiliare del Pd è intervenuto in modo forte sull’attuale momento politico-amministrativo del Comune. Angelo Pizzutelli ha affermato: «Mastrangeli è “sotto attacco” da parte di settori della sua maggioranza. In mezzo ad un fuoco incrociato determinato da un “pressing” senza sosta. Non penso sinceramente che in questo modo possa andare avanti e sono sicuro che sta “soffrendo” tale situazione. Per il resto sono davvero allibito da quanto siano girevoli le porte di questa maggioranza». Norberto Venturi ha rilevato: «Da quasi due anni la maggioranza è in crisi: il processo di scomposizione e ricomposizione dei gruppi consiliari è incessante, ma non ha dato solidità alla coalizione. Anzi, l’ha perfino indebolita. Un anno e mezzo fa il sottoscritto invitò Mastrangeli a fare una valutazione complessiva e coraggiosa. Invitandolo a prendere atto del fatto che la crisi era irreversibile. Aggiunsi che probabilmente era il caso di ufficializzare che la maggioranza che lo aveva eletto non esisteva più. Il passo successivo poteva essere quello di rivolgersi all’intero consiglio comunale per capire se c’erano gli spazi e i modi per una sorta di governo di salute pubblica. Stabilendo due o tre priorità da portare avanti e da realizzare concretamente. In maniera seria e responsabile. Ma quella proposta naturalmente non è mai stata presa in considerazione».
Il Partito Socialista, relativamente alle prossime elezioni (2027), ha già definito candidato sindaco (Vincenzo Iacovissi) e coalizione (Socialisti, Frosinone Aperta, Area Vasta e Provincia in Comune). Per quanto riguarda il resto, rispetto a giugno 2022, sono 7 i consiglieri eletti nel centrodestra che hanno lasciato la maggioranza. Fra questi i 2 del gruppo di Forza Italia: Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo (che ha concorso nella civica Frosinone Capoluogo). Il tema degli “azzurri” è naturalmente molto forte sul piano politico. È trascorso più di un anno e mezzo da una frattura politica che non si è mai ricomposta. Più volte è stato posto il tema del tavolo regionale, essendo Frosinone un Comune capoluogo. Ma non ci stati passi ufficiali. Ragione per la quale Forza Italia resta all’opposizione dell’Amministrazione Mastrangeli. Quindi ci sono Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (eletti nella Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega). Sono stati i primi “dissidenti”. Poi Giovambattista Martino e Teresa Petricca: tutti e due eletti nella Lista Ottaviani e adesso nel gruppo FutuRa.
Evidente che nelle ultime settimane è scattato il pressing verso tutti e 7 i consiglieri. In tanti ripetono che la strada maestra rimane quella di ricostruire la maggioranza di quarantadue mesi fa. In realtà però gli “strappi” sono stati molto forti e dunque non è semplice. Un discorso a parte per la Lista Marzi, che ha 4 consiglieri: Domenico Marzi, Carlo Gagliardi, Alessandra Mandarelli e Armando Papetti. I primi tre nel 2025 in diverse occasioni sono stati decisivi per garantire il numero legale nelle sedute ordinarie di prima convocazione. Il quarto invece non l’ha mai fatto. E ha già annunciato che tra un anno e mezzo sosterrà la candidatura a sindaco di Vincenzo Iacovissi (Psi): sarà capogruppo della lista civica Frosinone Aperta. In ogni caso la Lista Marzi non ha mai fatto parte della maggioranza. Adesso Domenico Marzi si aspetta delle risposte su temi programmatici che ha posto. Primo fra tutti la riattivazione dell’ascensore inclinato. È questo il terreno sul quale intende avviare un confronto e una riflessione.
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