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L'intervista

Di Stefano: i progetti per il 2026

Il sindaco traccia il bilancio amministrativo dell’anno che volge al termine e indica gli obiettivi futuri. Edifici scolastici, Piano regolatore, pubblica illuminazione, videosorveglianza e cultura i traguardi centrati

Di Stefano: i  progetti per il 2026

Il sindaco Luca Di Stefano illustra il bilancio del 2025. Tra gli obiettivi centrati, una squadra compatta, si presta a vivere il 2026 per portare a casa il consenso dei cittadini. Nel 2027 si tornerà al voto per le comunali e Di Stefano tenta il mandato bis. Lo abbiamo intervistato.

Che anno è stato il 2025?

«Pieno di tanti i progetti messi in campo, a cui gli uffici si stanno dedicando con il consueto impegno. Dopo la prima fase più urgente dell’insediamento, abbiamo consolidato le fondamenta, misurato i risultati delle azioni preparando il terreno per le sfide future».

Quali i risultati centrati?

«Abbiamo completato gran parte del piano di manutenzione e rifacimento degli edifici scolastici. Gli impianti sportivi sono tornati all’utilizzo collettivo. Abbiamo gettato le basi per approvare il nuovo Piano Regolatore. I servizi sociali, grazie all’ottima intesa con l’Aipes, funzionano. Il 2025 ha visto la nascita dell’Emporio solidale, che a breve sarà operativo. Siamo intervenuti sulla pubblica illuminazione, avviando la sostituzione dei vecchi impianti con soluzioni efficienti ed energeticamente sostenibili. Abbiamo continuato a investire sulla videosorveglianza per rendere Sora una città sicura. Abbiamo consolidato i servizi culturali migliorando la biblioteca e il museo con la scelta del direttore, oltre a far partire il progetto “Sora città che legge”. Abbiamo creato un polo per i giovani e gli studenti».

Quale è oggi lo stato di salute della maggioranza?

«È unita e responsabile. Un team che lavora con spirito di servizio, nonostante le naturali e fisiologiche diversità di sensibilità e vedute su priorità e metodi. La bussola resta il programma elettorale e l'interesse della comunità. La salute è buona perchè c’è la volontà di dialogare e trovare sempre una sintesi costruttiva».

Quali i progetti in cantiere nel 2026?

«Sarà un anno cruciale. Dobbiamo concludere tutti i Pnrr, ci saranno tante inaugurazioni, il patrimonio della città ne uscirà arricchito. Gli investimenti sulla cultura rimangono un volano soprattutto per il tessuto sociale. Abbiamo centrato obiettivi importati come il Carnevale storico e il Natale, che consolideremo nel corso del 2026. Saranno completate le azioni per promuovere Sora città ad attrazione turistica, per portare risorse economiche e consolidare l’immagine di un centro vitale e vivibile. Interverremo sulla bitumazione delle strade, con un serio piano di manutenzione. Stiamo programmando l’uso dei fondi nel bilancio comunale, cercando di non trascurare nessun ambito. Aumenteremo le risorse dedicate al personale municipale con nuove assunzioni. Avvieremo due progetti sul “dopo di Noi” per assicurare un futuro ai ragazzi in difficoltà oggi seguiti dalle famiglie e che un domani non potranno più contare sui genitori. Riporteremo il Centro per l’impiego a Sora. Consegneremo agli aventi diritto i nuovi alloggi Ater. Infine, regaleremo alla città un’area dog attrezzata».

Lei che sindaco è?

«Cerco di essere un sindaco di ascolto, di presenza e pratico. Non mi nascondo dietro la scrivania, il mio ufficio è aperto ai cittadini, sono disponibile durante il ricevimento settimanale. Per il resto della settimana sono in strada, nei quartieri, tra i miei concittadini. Credo nella chiarezza e nel pragmatismo, dopo avere valutato tutti i pareri agisco tempestivamente. Si può certamente migliorare, ma non ho mai negato un problema».

I suoi auguri...

«Che il 2026 ci faccia riscoprire il senso della comunità. Che ogni sorano si senta parte attiva di questa città, non solo utente di servizi. Auguro a tutti più serenità, una maggiore fiducia nel futuro e nella nostra capacità di costruirlo insieme. Buon anno, con il cuore rivolto al bene comune».

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