Regione
24.12.2025 - 07:00
Dopo una maratona conclusa all’alba di martedì 23 dicembre, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il Bilancio 2026.
Il Fondo per la Coesione
Il cuore della manovra è il Fondo per la Coesione Regionale, un programma straordinario di investimenti da 486 milioni di euro nel periodo 2026-2030. Si tratta di uno strumento strutturato e pluriennale, finanziato senza nuovo indebitamento, che mira a sostenere lo sviluppo dei territori e a rafforzare la coesione sociale ed economica del Lazio. Un provvedimento fortemente voluto dall’assessore al Bilancio Giancarlo Righini. Il Fondo interviene su ambiti strategici come viabilità e mobilità, infrastrutture pubbliche e sociali, sostenibilità ambientale, risorse idriche, innovazione tecnologica ed edilizia residenziale pubblica. Particolare attenzione è riservata al recupero dei centri urbani storici e alla qualità degli spazi pubblici, temi cruciali per molti Comuni del Pontino e della Ciociaria. La quota prevalente delle risorse sarà destinata direttamente ai Comuni non capoluogo, mentre una parte sarà utilizzata per interventi di interesse regionale, come edilizia scolastica, sicurezza urbana e opere pubbliche strategiche. In questo quadro è confermato anche il contributo regionale alla linea metropolitana C di Roma, che resta una delle grandi infrastrutture di riferimento per la mobilità regionale.
Latina: sicurezza e servizi locali
Per la provincia di Latina, la manovra apre una stagione di opportunità. Il Fondo per la Coesione consentirà ai Comuni pontini di intercettare risorse per interventi di manutenzione urbana, viabilità, ambiente e servizi sociali, settori nei quali il territorio registra esigenze strutturali. Accanto agli investimenti ordinari, la manovra prevede risorse specifiche per la sicurezza urbana, con finanziamenti destinati anche al Comune di Latina per sistemi di videosorveglianza.
Sono inoltre stanziati fondi per i Comuni che ospitano impianti di smaltimento o trattamento dei rifiuti, estesi anche ai territori limitrofi, con l’obiettivo di sostenere opere pubbliche e interventi di riequilibrio ambientale. La provincia pontina beneficia anche delle misure fiscali e sociali previste dalla manovra, che incidono su famiglie, lavoratori e imprese, alleggerendo la pressione fiscale e rafforzando il welfare locale.
Frosinone: riequilibrio territoriale
Per la provincia di Frosinone, la manovra assume un valore strategico ancora più marcato sul fronte dello sviluppo industriale e del riequilibrio territoriale. La Ciociaria è al centro delle misure di sostegno all’area industriale di Piedimonte San Germano e all’indotto Stellantis, con il rafforzamento dei fondi previsti dalla normativa regionale dedicata. Si tratta di un segnale importante per un territorio che ha vissuto negli ultimi anni fasi di incertezza occupazionale e produttiva. Le agevolazioni fiscali sull’IRAP, in particolare quelle rivolte alle imprese che scelgono di trasferire la propria sede nel Lazio, possono rappresentare un incentivo concreto per attrarre nuovi investimenti anche nel frusinate. Un ruolo rilevante è svolto anche dalle misure dedicate ai Comuni montani, molto presenti nella provincia di Frosinone, che potranno beneficiare dell’esenzione Irap e di interventi mirati del Fondo per la Coesione, soprattutto in materia di viabilità, servizi e tutela del territorio.
Irpef e Irap più leggere
La politica fiscale è uno degli elementi qualificanti della manovra. Le misure su Irpef e Irap sono il risultato di un accordo unitario con le organizzazioni sindacali e puntano a rendere il sistema regionale più equo. Sul fronte dell’Irpef viene confermata la tutela dei redditi medio-bassi, con l’esclusione dalla maggiorazione regionale per tutti i contribuenti fino a 28.000 euro e una detrazione per la fascia immediatamente superiore. La Regione si impegna inoltre a non aumentare la pressione fiscale sui redditi fino a 35.000 euro anche negli anni successivi, un elemento che interessa una larga parte dei contribuenti delle province di Latina e Frosinone. Per quanto riguarda l’Irap, le agevolazioni per il Terzo settore, le cooperative sociali, le imprese dei Comuni montani e le nuove attività che si insediano nel Lazio rappresentano un pacchetto di misure pensato per sostenere lavoro e sviluppo locale.
Sanità e welfare
La manovra rafforza anche sanità e politiche sociali. Sono previste risorse per l’ammodernamento delle strutture sanitarie e per il personale, con un’indennità una tantum destinata agli operatori dei Pronto Soccorso.
Sul fronte del welfare, gli stanziamenti superano i 200 milioni di euro e includono l’innalzamento delle soglie Isee per l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sociale nelle Rsa e nelle strutture riabilitative. Una misura che ha un impatto diretto su molte famiglie del Pontino e della Ciociaria, dove la domanda di servizi socio-sanitari è in crescita. Sono confermati inoltre fondi per il “dopo di noi”, per le persone con disabilità, per la mobilità sanitaria dei minori e per il contrasto a fenomeni come bullismo, cyberbullismo e truffe agli anziani.
Si guarda al futuro dei territori
L’assessore Righini rivendica una manovra che consente di raddoppiare la spesa sociale senza creare nuovo debito.
«Un risultato significativo di questa manovra è l’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali su Irpef e Irap, frutto di un confronto serio e responsabile. La manovra fiscale permetterà a tutti i cittadini della Regione Lazio di non pagare neanche un euro in più di tasse nel corso del prossimo anno. Abbiamo scelto la strada del dialogo per costruire una politica fiscale più equa, capace di tutelare i redditi medio-bassi, sostenere il lavoro e accompagnare lo sviluppo delle imprese e del Terzo settore. Allo stesso tempo, Fondo per la Coesione Regionale dal valore di 486 milioni di euro sarà destinato ai nostri comuni: i Sindaci della Regione Lazio avranno così la possibilità di attuare interventi di manutenzione preziosi a beneficio delle comunità locali». Il presidente Francesco Rocca conclude: «Nottate di lavoro come questa appena trascorsa premiano, perché avere una legge di bilancio per il 2026 come questa che guarda al futuro con ottimismo e con la determinazione a crescere, a migliorare, a sanare le grandi fratture sociali della nostra Regione è importante. Abbiamo fatto scelte responsabili, abbiamo diminuito la pressione fiscale, prestando attenzione a tutti i settori».
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