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«L’immobilismo è di Rocca»

L’intervista del presidente della Regione accende il dibattito, l’opposizione di centrosinistra contrattacca. Mario Ciarla: «Narrazione per buttarla in caciara». Marietta Tidei: «Nasconde il vuoto della sua azione»

«L’immobilismo è di Rocca»

«Dopo quasi tre anni di mandato Francesco Rocca pensa di essere ancora in campagna elettorale». Così Mario Ciarla, capogruppo del Partito Democratico al consiglio regionale del Lazio. Il riferimento è all’intervista rilasciata dal presidente Francesco Rocca a Ciociaria Oggi e Latina Oggi. Il Governatore ha attaccato senza mezzi termini l’Amministrazione precedente.
Alla domanda “Senta Rocca, ma perché insiste sempre su Leodori-Zingaretti?”, Francesco Rocca ha risposto: «Perché fanno finta di essere stati di passaggio. Tutti sanno che Daniele Leodori (allora vicepresidente) era il vero Deus ex machina di quell’Amministrazione. Specialmente nel periodo in cui Nicola Zingaretti è stato pure segretario nazionale del Pd. Invece, ascoltando gli interventi di molti esponenti dell’opposizione, sembra che siano stati da un’altra parte. Che siano arrivati oggi e che non abbiano invece governato per dieci anni la Regione Lazio. A cominciare da Daniele Leodori». Più volte il Governatore ha dichiarato «di aver ereditato il “Nulla” da Leodori-Zingaretti».

Rileva Ciarla: «Il problema di Rocca (del quale è perfettamente consapevole) è che dopo quasi tre anni di mandato tutto può fare meno che tirare in ballo chi c’era prima. La verità è che il Piano rifiuti è completamente fermo. La realtà è che per quanto riguarda la sanità non c’è alcuno scatto che lui dice di vedere. Penso, per esempio, agli ospedali di Comunità e a tutto il resto. E il presidente ritiene davvero di continuare a raccontare che la responsabilità del vuoto di programmazione e di visione politica della sua Amministrazione è una responsabilità di chi c’era prima? Non scherziamo». Aggiunge il capogruppo dei Democrat: «Si tratta di una narrazione funzionale alla sua strategia di cercare di distogliere l’attenzione. Perché in realtà penso che i cittadini del Lazio si stanno accorgendo che non c’è stato alcun miglioramento sotto nessuno dei punti di vista. Diciamo la verità: sanità e Piano rifiuti sono le materie più importanti di competenza della Regione. L’immobilismo della giunta Rocca è totale. Il presidente si concentri sulle risposte che la sua giunta dovrebbe dare e delle quali invece non c’è traccia. Poi c’è una considerazione politica da fare: alle elezioni amministrative che si sono svolte nei Comuni con oltre 15.000 abitanti nell’ultimo anno non mi pare che il centrodestra sia andato benissimo. Anzi. Questa sì che è un’anomalia politica considerando che governa la Regione Lazio da quasi tre anni. O no? Ripeto: evidentemente i cittadini non vedono svolte. Per non parlare delle classifiche sul gradimento dei presidenti di Regione. Per usare un eufemismo, mi sembra che Rocca abbia più di qualche difficoltà. Comunque, il concetto è chiaro: Francesco Rocca è in difficoltà e cerca di buttarla in caciara».

Sull’intervista di Rocca interviene altresì Marietta Tidei, capogruppo di Italia Viva in consiglio regionale. Rilevando: «Un attacco al passato e, per giunta, un tentativo goffo di intestarsi risultati che appartengono ad altri. Non basta criticare chi c’era prima, bisogna dimostrare con i fatti. E di fatti, finora, non se ne sono visti». Continua: «Intanto ci piacerebbe sapere cosa dice Rocca al ministro Salvini, visto che ha tagliato i fondi per la metro C di Roma, e non abbiamo sentito una parola da parte sua. Ci piacerebbe anche sapere cosa sta facendo per la Zes del Basso Lazio». Sempre la Tidei: «E ancora vorremmo sapere a che punto è la Zls (Zona Logistica Semplificata), di cui ogni giorno si annuncia l’avvio “domani”, ma che resta sempre ferma. E che dire della nuova legge sul Consorzio industriale?». Dice quindi Marietta Tidei: «Sui rifiuti sono due anni e mezzo che attendiamo l’aggiornamento del piano regionale, promesso ma mai arrivato. L’unica cosa che Rocca e la sua maggioranza hanno saputo fare è cancellare la legge sugli enti di gestione d’ambito, voluta dal centrosinistra, che stabiliva l’obbligo per le province di chiudere al loro interno il ciclo dei rifiuti. Dopo averla smantellata, ora vengono a dare lezioni. Ma, due anni e mezzo dopo, il piano dei rifiuti resta lettera morta».

Prosegue la capogruppo di Italia Viva: «E poi basta con i tentativi di intestarsi opere altrui: dal Pnrr alle Case ospedali di comunità, tutte opere programmate dall’Amministrazione precedente con fondi del Pnrr. Anche le inaugurazioni di alcuni reparti ospedalieri che oggi Rocca esibisce come successi sono frutto di quella programmazione. Altro che riduzione dei tempi per le liste d’attesa: lo vada a dire ai cittadini che ancora oggi aspettano mesi per una semplice ecografia».
Marietta Tidei sottolinea: «Per non parlare della Civitavecchia-Orte: Rocca dimentica che fu l’Amministrazione Zingaretti a stanziare 117 milioni di euro. per completare il tratto Cinelli-Monteromano». Ancora: «Rocca può intestarsi solo ciò che non gli appartiene». Conclude Marietta Tidei: «È bravo a sparare a zero su chi lo ha preceduto, per nascondere probabilmente gli scricchiolii della sua maggioranza e le brutte figure che colleziona sui territori. Dice che si ricandiderà, ma, viste le premesse, abbiamo più di qualche dubbio». Insomma, l’intervista del presidente della Regione Francesco Rocca a Ciociaria Oggi e Latina Oggi ha acceso il dibattito politico tra centrodestra e centrosinistra. E inevitabilmente già si guarda anche alle prossime elezioni. A conferma della centralità e perfino della strategicità del Lazio nella scacchiera della politica nazionale.

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