Il provvedimento
02.10.2025 - 14:17
Francesco Rocca e Giancarlo Righini
I conti della Regione Lazio continuano a migliorare. Oggi è arrivata un'importante svolta al termine della riunione della conferenza Stato-Regioni alla quale ha partecipato l'assessore al bilancio Giancarlo Righini. La notizia è questa: il debito si riduce di 13 miliardi. Saranno possibili investimenti per 500 milioni fino al 2029. Un ulteriore tassello che va nella direzione del risanamento dei conti e quindi di una capacità di investimento maggiore, che sta caratterizzando l'azione della Regione con Giancarlo Righini alla guida del bilancio.
In particolare, saranno cancellati i debiti relativi alle anticipazioni per disavanzi sanitari (art. 2, comma 46, della legge n. 244/2007) e i debiti relativi alle anticipazioni per pagamenti di debiti commerciali (decreto-legge n. 35/2013, artt. 2 e 3, comma 1). La norma comporta l’eliminazione di 31 miliardi di euro di debito dai bilanci delle Regioni a Statuto ordinario, con un effetto rilevante sullo stato patrimoniale degli enti e sulla loro capacità di investimento. Per garantire la sostenibilità dell’operazione, le Regioni continueranno a versare allo Stato – fino al 2051 – gli stessi importi delle attuali rate, trasformati in contributi alla finanza pubblica. Contestualmente, sarà posto un tetto all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, con un impatto complessivo di 1,172 miliardi fino al 2034. Dal rendiconto 2025, il Fondo anticipazioni di liquidità (FAL) non sarà più accantonato nel risultato di amministrazione. Per la Regione Lazio, la misura rappresenta una riduzione del debito di circa 13 miliardi di euro, pari a oltre 2.000 euro per cittadino, e la possibilità di attivare un piano straordinario di investimenti da 500 milioni di euro entro il 2029.
«Si tratta di una svolta storica – queste le parole del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dell'assessore al bilancio Giancarlo Righini –. Il provvedimento, infatti, non comporta per ora effetti diretti sulla spesa corrente o sulla riduzione della pressione fiscale, ma libera risorse importanti per investimenti strategici, con effetti positivi attesi anche sul PIL nazionale. Ci auguriamo che, in un prossimo futuro, anche grazie all’effetto moltiplicatore di questi investimenti, si possa valutare la restituzione di tale contributo alle Regioni, da destinare alla riduzione della pressione fiscale o al cofinanziamento dei fondi di coesione, sui quali si addensano nubi causati dalla Commissione europea.
Ringraziamo il Governo Meloni, in particolare i ministri Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli, per aver dimostrato attenzione e sensibilità su un tema cruciale per l’equilibrio finanziario delle Regioni. Un ringraziamento sentito va anche ai colleghi delle altre Regioni, in particolare Campania ed Emilia-Romagna, per il percorso condiviso che ha portato a questo straordinario risultato.
Desidero inoltre sottolineare l’atteggiamento costruttivo della Regione Lombardia che, pur non avendo un beneficio diretto dalla cancellazione del FAL, ha sostenuto con convinzione l’intervento. Infine, un plauso al Presidente Massimiliano Fedriga, che con grande equilibrio ha condotto la Conferenza delle Regioni all’unanimità, su una misura tutt’altro che scontata. Siamo pronti a scrivere una nuova pagina per il futuro del Lazio e del Paese mettendo a frutto questa opportunità storica per rilanciare gli investimenti, sostenere la crescita e preparare il terreno alle sfide dei prossimi anni».
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