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L'intervista

I cento giorni di Querqui

Le priorità, i conti, il personale, le opere bloccate. Il sindaco a tutto campo. Il punto sulle scuole e il tagliando della giunta, che per il momento non si farà

I cento giorni di Querqui

Il sindaco Andrea Querqui festeggia oggi i primi cento giorni di mandato

L’intuizione del momento giusto, la candidatura, la battaglia elettorale. Poi la vittoria e ora i primi cento giorni da sindaco.

Andrea Querqui si è preso il tempo necessario per studiare dell’interno la complessa macchina di Palazzo Antonelli e si dice pronto a spiccare il volo con la sua amministrazione. L’abbiamo intervistato.

Sindaco, da dove è partito?
«Dalle priorità che abbiamo dovuto affrontare: i tre progetti del Pnrr bloccati e le scuole. Per i primi ci sono tempi stringenti per non lasciare le opere incompiute. Vanno completate entro il 2027 e stiamo lavorando per far ripartire i lavori prima possibile. In questa fase stiamo revocando le figure coinvolte nell’inchiesta della Procura europea, poi nomineremo i nuovi responsabili per i lavori al Castello dei Conti, all’ex scuola Borgo Berardi e per una parte di quelli al centro storico».
Due questioni critiche: conti e personale comunale. Qual è la situazione reale?
«Sui conti non si rischia il dissesto, la copertura economica per le opere c’è, ma non abbiamo trovato soldi per la manutenzione. Abbiamo dovuto fare due variazioni di bilancio per garantire i lavori nelle scuole. Non vogliamo fare debiti fuori bilancio. Sarebbero risorse sottratte al bilancio del prossimo anno. Meglio resistere questi ultimi mesi facendo economie e ripartire nel 2026 con un piano organico di manutenzione del territorio».

E il personale?
«L’organico è molto ridotto. Nonostante l’intenso lavoro degli uffici, la carenza di personale rende tutto più difficile. Con i pensionamenti abbiamo avuto perdite importanti che cercheremo di rimpiazzare quanto prima, compatibilmente con le risorse a disposizione. Nei prossimi mesi indicheremo le figure da assumere».

Qual è la prima opera che conta di consegnare alla città?
«Il Castello dei Conti. Dalle notizie che ho, dovremmo essere a buon punto. Sono fiducioso e spero che i lavori si possano concludere in tempi brevi. E poi c’è il cimitero. Ho chiesto un incontro con il direttore dei lavori e la ditta: devono darci una data certa per l’avvio dei lavori. Spero entro settembre».

Tra pochi giorni riparte l’anno scolastico. Qual è lo stato delle scuole? Saranno tutte pronte per il 15 settembre?
«Stiamo facendo la manutenzione degli spazi esterni e sistemando i bagni. Posso anticipare che abbiamo ottenuto un finanziamento di oltre un milione per la scuola “Latini” e altri fondi per la “Mastrogiacomo”. Abbiamo chiesto un contributo ministeriale consistente che servirà a sistemare alcune frane e a rifare le coperture degli edifici scolastici».

Per il servizio scuolabus avete avviato una ricognizione tra le famiglie. Con che risultati?
«Lavoriamo con tutte le parti coinvolte. Non possiamo dire ancora se il servizio ripartirà a ottobre. Stiamo cercando di quantificare bene i costi e di capire se abbiamo i fondi necessari».

Sulla giunta ha detto che avrebbe fatto un tagliando dopo qualche mese. Questo primo periodo com’è andato? E quando prevede il tagliando?
«Ora il tagliando è prematuro. I componenti della giunta stanno lavorando molto bene, con tutte le loro energie e nonostante il poco tempo a disposizione stanno ottenendo buoni risultati. Ho piena fiducia in loro oltre che grande stima. Poi strada facendo valuteremo».

Assegnerà le deleghe che ha tenuto per sé: bilancio, polizia municipale e protezione civile?
«Per il momento le tengo io, almeno per questo primo anno. Voglio avere piena consapevolezza delle materie inerenti queste deleghe».

Nelle due sedute di consiglio comunale tenute finora è emersa ancora la contrapposizione netta che ha segnato la campagna elettorale, con accuse reciproche e sguardo rivolto al passato. Che dice, continuerà sempre così?
«Credo di no. A parte le due consigliere che hanno sostenuto Di Pofi, con gli altri esponenti della minoranza abbiamo intavolato un rapporto collaborativo. E anche le vicepresidenze delle commissioni assegnate all’opposizione sono un segnale in questa direzione».

Quando era all’opposizione criticava l’affidamento diretto dei lavori senza gara, ma la sua amministrazione sta facendo la stessa cosa…
«Stiamo lavorando sul rinnovo dei contratti e degli affidamenti. Con il personale che abbiamo disposizione non possiamo garantire tutti i servizi. Ma per gli affidamenti sotto soglia applichiamo rigorosamente nel criterio della rotazione, un cambio evidente rispetto alla passata amministrazione. Finora nessun incarico è andato alla stessa ditta. A breve vareremo anche l’albo dei fornitori, che periodicamente verrà aggiornato, in cui pescare le ditte a cui affidare i lavori».

Veniamo al nodo della segreteria del sindaco che l’opposizione ha segnalato. L’ha sciolto?
«Sì. Stiamo aspettando la risposta del Cosfel che deve dare il parere. Dovrebbe arrivare a breve».

La segretaria sarà Aurora Ramandi?
«Per ora solo lei. Successivamente vedremo se sarà possibile ampliare la segreteria».
Un impegno gravoso il suo, a scapito di famiglia, lavoro e tempo libero. Mica si è già pentito?
«Affatto. Torno a casa stanco e talvolta anche scoraggiato. Ma poi ritrovo entusiasmo ed energia. So che le aspettative sono tante e cercherò di non deluderle».

Pensa già al possibile secondo mandato?
«Francamente no. Voglio fare il sindaco per questo mandato e sono molto concentrato su tale obiettivo. Poi si vedrà».

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