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Frosinone

Il consiglio rinvia l'ordine del giorno su Gaza. Marzi nel mirino del Pd: «Ti sei avvicinato troppo al posto sbagliato?»

I consiglieri del Pd Venturi, Pizzutelli e Cristofari criticano il rinvio dell'ordine del giorno presentato dall'ex sindaco e sollevano dubbi sull'intesa Marzi-Mastrangeli

Il consiglio rinvia l'ordine del giorno su Gaza. Marzi nel mirino del Pd: «Ti sei avvicinato troppo al posto sbagliato?»

I banchi dell'opposizione

«Forse ti sei avvicinato troppo al posto sbagliato?». Una domanda che i consiglieri di minoranza del Comune di Frosinone Norberto VenturiAngelo Pizzutelli e Fabrizio Cristofari rivolgono direttamente a Domenico Marzi, a conclusione di un'articolata lettera. Il contesto è quello del rinvio a settembre da parte del consiglio comunale di un ordine del giorno, presentato proprio da Marzi e sottoscritto da diversi consiglieri, tra i quali quelli del Pd, sulla disperata realtà di Gaza e sull'auspicio che si realizzi quanto stabilito dall'Onu con la Risoluzione 181 del 1947, per il riconoscimento di "due popoli e due Stati".

La domanda, però, lascia intendere un sottotesto che rimanda alla situazione politica locale e all'intesa dell'ex sindaco Marzi con il primo cittadino Riccardo Mastrangeli, che molto ha fatto discutere nei mesi scorsi. Che «il posto sbagliato», dunque, sia la maggioranza, e quello giusto un'opposizione più intransigente?

La lettera
«Mentre in tutto il mondo c’è un sussulto di indignazione su quanto avviene giornalmente a Gaza e le notizie sui bombardamenti continui, sull’uccisione sistematica di civili ammassati nei punti di distribuzione dei pochi viveri, sulla morte per fame e carestia di centinaia di donne e bambini e perfino degli operatori umanitari riempiono quotidianamente le pagine e i programmi di informazioni. Mentre i più importanti paesi del mondo, l’opinione pubblica internazionale e perfino alte figure della cultura e ong israeliane gridano al genocidio e operano iniziative dal profondo e dirompente significato politico come il riconoscimento dello Stato di Palestina. Mentre, il presidente della Repubblica, il Papa prendono posizioni nette su quanto accade, si susseguono i pronunciamenti di tantissimi consigli comunali in varie parti dell’Italia, interpretando la volontà dei cittadini, sulla necessità di partecipazione seppur simbolica, al dramma del popolo palestinese, la maggioranza di destra del consiglio comunale di Frosinone non ha ancora ben compreso quanto sta accadendo e ha bisogno di riflettere rinviando al mese di settembre la valutazione di un Ordine del Giorno presentato da Domenico Marzi e sottoscritto da altri consiglieri comunali tra cui i consiglieri del pd».

Si apre così la lettera dei consiglieri Venturi, Pizzutelli e Cristofari, che sottolineano come l'ordine del giorno fosse già noto e quanto fosse importante trattare un argomento tanto delicato e divisivo «ma - sottolienano - in maniera del tutto oggettiva rifuggendo volutamente  da un linguaggio perentorio e assertivo, che avrebbe dovuto dare un’immagine di un consiglio comunale unito e concorde nel condannare il dramma umanitario del popolo palestinese e un pronunciamento seppur simbolico, come  sostenuto dalla grande maggioranza dei Paesi sull’auspicio del riconoscimento di due popoli e due Stati». I consiglieri parlando quindi di un'iniziativa, che sarebbe stata nobile e qualificante per la città, «colpevolmente banalizzata prima ancora nei modi che nel contenuto».

Si legge ancora nel documento: «Il presidente del consiglio, come frequentemente gli capita di fare, si è trasformato da arbitro imparziale quale dovrebbe essere a giudice per giunta di parte, interrompendo il consiglio comunale su richiesta di sospensione del capogruppo di FdI, senza una preventiva illustrazione di posizioni pro e contro rispetto alla richiesta e successiva votazione. Il successivo incontro dei capigruppo ha visto prevalere la tesi del rinvio dell’o.d.g. al mese di settembre. La ripresa dei lavori non è stata possibile per mancanza del numero legale da parte dei consiglieri di maggioranza, con la dimostrazione plastica questi ultimi avevano preventivamente concordato il boicottaggio dell’odg ma al tempo stesso di non assumere la responsabilità ingiustificabile e impopolare di un voto contrario allo stesso ordine giorno, facendo appunto mancare il numero legale».

A questo punto, dunque, i consiglieri del Pd si rivolgono direttamente a Marzi:«Caro Memmo , la tua proposta che abbiamo sottoscritto con entusiasmo e partecipazione politica ed emotiva, come è nel tuo costume cerca di elevare la città di Frosinone da un caos politico e amministrativo, ponendo elementi di interesse storico e oggi sociale e di intenso valore umanitario: "fatti non foste a vivere come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" avrebbe detto Dante Alighieri, ma  è stata ridicolizzata e messa alla stregua di una banale seppur sempre utile, taglio delle siepi o sistemazione di un marciapiede. La tua storia personale - concludono - con l’amicizia il rispetto per le tue scelte anche se spesso non condivise, ma con la sincerità di sempre, ci impone questa domanda. Forse ti sei avvicinato troppo al posto sbagliato?».

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