Spazio satira
Infrastrutture
25.06.2025 - 12:00
Enrico Coppotell
Il Basso Lazio come chiave di volta, con la Stazione dell’Alta Velocità individuata come opera di bacino, in grado cioè di essere percepita come punto di riferimento per più territori. “La rinascita del Basso Lazio. Il futuro della mobilità con la Stazione Tav”: è questo il titolo del convegno che si terrà lunedì 30 giugno a Ferentino, presso le Terme Pompeo. A partire dalle ore 9.30. L’evento è stato organizzato dalla Cisl Lazio. A introdurre i lavori, infatti, sarà Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio. Quindi le relazioni di Antonella Valeriani e Roberto Cecere, segretari, rispettivamente della Cisl Frosinone e della Cisl Latina. Quindi la lunga e qualificata serie di interventi.
Inizierà Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli affari esteri. Poi Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio. Ci saranno due sottosegretari di Stato: Luigi Sbarra (presidenza del consiglio dei ministri) e Claudio Durigon (ministero del lavoro). Ma pure l’europarlamentare Salvatore De Meo e i parlamentari Claudio Mancini, Massimo Ruspandini, Nicola Calandrini e Nicola Ottaviani. Per quanto concerne la Regione Lazio, che ha un ruolo centrale, oltre al Governatore Francesco Rocca, ci saranno il presidente dell’aula della Pisana Antonello Aurigemma, gli assessori Fabrizio Ghera e Pasquale Ciacciarelli, i consiglieri Giuseppe Cangemi (vicepresidente del consiglio regionale), Laura Corrotti (presidente della commissione urbanistica), Alessia Savo (presidente della commissione sanità), Enrico Tiero (presidente della commissione sviluppo economico), Sara Battisti (presidente della commissione Piani di zona), Daniele Leodori, Daniele Maura, Emanuela Droghei. Diranno la loro i presidenti delle Province: Luca Di Stefano (Frosinone), Gerardo Stefanelli (Latina). E i sindaci Piergianni Fiorletta (Ferentino), Riccardo Mastrangeli (Frosinone), Matilde Celentano (Latina), Enzo Salera (Cassino).
Interverranno altresì il presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina Giovanni Acampora, il magnifico rettore dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale Marco Dell’Isola, i presidenti delle Territoriali di Unindustria, Corrado Savoriti (Frosinone) e Fausto Bianchi (Latina). Oltre a Guido D’Amico (presidente nazionale di ConfimpreseItalia). E a Domenico Beccidelli, presidente di Federlazio Frosinone. Tra i relatori anche Gianluca Quadrini (presidente del consiglio provinciale di Frosinone), Samuel Battaglini (vicepresidente nazionale di Anci Giovani) e Antonio Pompeo, già presidente della Provincia di Frosinone.
Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio, dice: «La nostra stella polare è stata sempre questa: la realizzazione della Stazione Tav di Ferentino-Supino rappresenta un punto di svolta cruciale per il futuro della nostra regione. E in questa partita a giocare da protagonista dobbiamo essere tutti, in una prospettiva di Basso Lazio. Parliamo di un’infrastruttura che sarebbe collocata lungo la linea di alta velocità Roma-Napoli, in grado di fungere da importante snodo per il trasporto ferroviario, ma in grado pure di incidere sulla pianificazione urbanistica e sullo sviluppo economico del Lazio. La stazione, infatti, è posizionata in un’area ad elevato potenziale in quanto circondata da zone industriali di primo piano a livello nazionale ed è collegata in maniera strategica con le principali arterie autostradali. Per illustrare nel dettaglio tutti i vantaggi di una operazione di questa portata, abbiamo deciso di discuterne con i principali e più qualificati stakeholder». Aggiunge Coppotelli:
«Teniamo presente che la Stazione dell’Alta Velocità collegherebbe la provincia di Frosinone al Nord Italia e all’Europa. Rappresentando un fulcro insostituibile per le aziende, un’infrastruttura del genere va declinata come opera di bacino, con un raggio di 80 chilometri. Nel senso che può e deve diventare un punto di riferimento intanto per l’intera provincia di Frosinone, ma poi anche per quella di Latina, il Molise, l’Abruzzo, l’Alta Campania. È il momento del salto di qualità. E questo vuol dire interloquire con chi ha il potere decisionale: Rfi e Ferrovie dello Stato. Fondamentale presentarsi nelle varie sedi con un progetto concreto e con l’indicazione delle risorse per realizzarlo. Questo significa rappresentare con determinazione le istanze di un territorio, il Basso Lazio, che ha una posizione geografica invidiabile e che quindi ha bisogno di un continuo potenziamento delle infrastrutture. Il convegno di lunedì rappresenta una tappa fondamentale. Ma intanto un risultato è già centrato: mettere tutti attorno allo stesso tavolo per far capire che l’opera serve per un bacino territoriale strategico e insostituibile».
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