Comune, Querqui al debutto. E Di Pofi lo punta

È il giorno di Andrea Querqui e della maggioranza con la quale ha vinto le elezioni. Il sindaco è atteso alle 19 a Palazzo Antonelli per la seduta d’insediamento della consiliatura. Presterà giuramento come pure faranno i neo consiglieri, poi presenterà la giunta e le deleghe.
L’opposizione lo attende al varco. Dai suoi concorrenti candidati sindaco Ugo Di Pofi, Fabio Giovannone e Manuela Maliziola e dai consiglieri Ginevra Bianchini, Alessia Macciomei e Paolo Aversa non può aspettarsi sconti. D’altronde i veleni della campagna elettorale non sono ancora svaniti.
«Buon lavoro a tutti - dice Di Pofi - È il momento della responsabilità, anche se ora vengono a galla tutte le falsità raccontate sull’ex amministrazione di centrodestra: altri arresti imminenti, il bilancio in default, i soldi dei loculi spariti e tante altre invenzioni del centrosinistra».

Quanto al rapporto con gli altri consiglieri di minoranza, Di Pofi si dice pronto «a lavorare insieme in commissione e in Consiglio con la massima serietà e correttezza. Gestiremo in maniera composita ma unitaria la nostra azione, sempre finalizzata al bene della città e senza fare sconti di alcun genere».
La giunta nominata dal sindaco Querqui? «Le ritengo tutte persone serie e spero che abbiano le competenze per le mansioni che sono state affidate loro. Singolare è lo spacchettamento delle deleghe che invece in campagna elettorale avevano negato. Ne prendo atto e capisco che abbiano dovuto accontentare tutti. Questo, però, potrebbe comportare una frammentazione di competenze che nuoce alla funzionalità amministrativa e può provocare sovrapposizioni dannose. E poi manca la delega alla trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale. Noi proponevamo per questo ruolo un assessore esterno, una figura terza. Anche deleghe importanti come ambiente e sanità conferite ai consiglieri non danno la giusta importanza alle materie. Li aspettiamo alla prova dei fatti».