Partito Democratico, nessun segnale a Frosinone

Tutto fermo. Ogni tanto qualche confronto sporadico (su iniziative di singoli), ma nella sostanza la situazione del circolo frusinate del Partito Democratico è bloccata. Nei mesi scorsi le dimissioni di quattro membri del direttivo: Francesco Brighindi, Laura Collinoli, Manuela Fraioli e Stefano Pizzutelli. Poi quelle della vicesegretaria Elsa De Angelis e del presidente Luigi Sacchetti. C’erano state altresì delle critiche all’indirizzo del segretario Marco Tallini. Poi, dopo un paio di riunioni, si era stabilito una sorta di percorso condiviso per gestire una complessa e delicata fase di transizione. Fino cioè alla celebrazione del congresso. Ma da allora nulla è successo.

Nei giorni scorsi sembrava che potesse tornare di attualità lo schema iniziale, un comitato che avesse come fulcro i tre consiglieri comunali: Angelo Pizzutelli (che si è dimesso da capogruppo da quasi tre mesi e non è tornato sulla sua decisione), Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi. Unitamente al segretario Marco Tallini e ad un esponente per ogni corrente. Poi però è emersa la possibilità che venga presto indicato un commissario ad acta per sbloccare la stagione congressuale della Federazione provinciale dei Democrat. Evidente che la situazione del circolo frusinate del Pd rientrerebbe in questo tipo di contesto.

Ciò non toglie che però ci sono tre situazioni importanti sul tavolo del Pd frusinate: la candidatura a sindaco, le strategie per il prossimo congresso cittadino, una candidatura eleggibile al consiglio provinciale (opzione che potrebbe interessare Angelo Pizzutelli, ma il condizionale è d’obbligo). Il tema della centralità di Frosinone nelle dinamiche provinciali del Pd è stato più volte posto dai tre consiglieri comunali. Ma non sono arrivate risposte dai livelli superiori del partito. E neppure dai leader e dai big. Per tutti questi motivi il nervosismo continua a crescere. Specialmente all’interno del gruppo consiliare.