L'analisi
25.05.2024 - 10:11
Mancano due settimane all’ora della verità. L’8 e 9 giugno si vota per europee e comunali. Il primo giorno seggi aperti dalle 14 alle 22, il secondo dalle 7 alle 23. Nella circoscrizione Centro (Toscana, Lazio, Umbria e Marche) si eleggono 15 dei 76 deputati europei dell’Italia.
La campagna elettorale
Da anni il modo di fare campagna elettorale è cambiato. Ma quest’anno il trend è ancora più marcato. Pochi spazi pieni nei tabelloni riservati e più in generale, invece, una grande attenzione alla comunicazione social. Attraverso tutte le piattaforme più moderne. Gli incontri nei ristoranti e nelle sale riservate hanno (quasi) completamente sostituito i comizi. Anche perché in pochissimi scelgono di parlare da un palco e in piazza. Fra l’altro l’affluenza in picchiata di tutti gli appuntamenti elettorali degli ultimi anni è un segnale di disaffezione da parte dei cittadini. C’è però un elemento da considerare. In 36 dei 91 Comuni della provincia di Frosinone si vota anche per le amministrative e questo qualcosa cambia. Non fosse altro per il traino rappresentato dai candidati a sindaco e al consiglio comunale. Per quanto riguarda invece il “porta a porta”, non è scomparso. Ma sicuramente è cambiato: più mirato e maggiormente selettivo. In ogni caso, relativamente alle europee, esiste comunque un profilo nazionale molto forte. I risultati incideranno molto sulle dinamiche interne. Nessuno si nasconde dietro un dito, come dimostrano le candidature dei leader e dei big. Il presidente del consiglio e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein, il segretario nazionale di Forza Italia e ministro degli esteri Antonio Tajani. Il capolista della Lega è il generale Roberto Vannacci, quello del Movimento Cinque Stelle l’ex calciatrice Carolina Morace. L’avvocato Gian Domenico Caiazza guida gli Stati Uniti d’Europa, dove concorrono altresì Matteo Renzi ed Emma Bonino. Per Azione ci sono Carlo Calenda ed Elena Bonetti. L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino è il capolista di Alleanza Verdi e Sinistra. Mentre per Pace Terra e Dignità c’è il giornalista Michele Santoro. Ci sono poi Cateno De Luca (Libertà), Luca Palamara (Alternativa Popolare: la formazione di Stefano Bandecchi, che è in lista) e Marco Rizzo (Democrazia Sovrana Popolare).
Il fronte locale
I candidati della provincia di Frosinone sono cinque: Mario Abbruzzese (Lega), Rossella Chiusaroli (Forza Italia), Maria Veronica Rossi (Fratelli d’Italia), Giuseppina Bonaviri (Stati Uniti d’Europa) e Luciano Conte (Alleanza Verdi e Sinistra). Mario Abbruzzese è attivissimo sull’intero territorio della circoscrizione. Oggi terrà la prima delle chiusure della sua campagna elettorale: a Sora. Appuntamento all’hotel ristorante “Del Sole”. Saranno presenti: Lino Caschera (consigliere comunale e capogruppo del Carroccio a Sora), Andrea Di Marco (commissario cittadino della Lega), Giancarlo Baglione (responsabile del partito per il dipartimento Università e formazione), Nicola Ottaviani (parlamentare e coordinatore provinciale del partito), l’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, il senatore Claudio Durigon (sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro), l’europarlamentare Cinzia Bonfrisco. L’intervento di chiusura sarà proprio quello di Mario Abbruzzese. Il quale spiega: «Il mio impegno sarà massimo nella difesa degli agricoltori europei. È vitale proteggere e sostenere il settore agricolo, preservando le tradizioni, la cultura e il made in Italy. Dobbiamo porre fine alla diffusione della carne sintetica e delle farine di grillo e optare invece per pratiche sostenibili che supportino l’agricoltura locale». Sul piano politico provinciale riflettori accesi soprattutto sulla sfida a distanza tra Mario Abbruzzese (Lega) e Rossella Chiusaroli (Forza Italia). Intanto perché il tasso di competizione tra “azzurri” e Carroccio è altissimo. In secondo luogo perché sia a Cassino che nel cassinate le preferenze di entrambi possono definire alcuni equilibri importanti. Poi c’è la prospettiva regionale, con i leader di Forza Italia Antonio Tajani e Claudio Fazzone che hanno già chiesto il rimpasto. La Lega ha alzato il muro, con la forte presa di posizione del segretario regionale Davide Bordoni (peraltro anche lui candidato alle europee). In ogni caso una “lettura” politica pure di questo tipo sarà inevitabile. Le preferenze di Mario Abbruzzese saranno valutate perfino in un’ottica di “difesa” dell’assessorato di Pasquale Ciacciarelli. Mentre i voti di Rossella Chiusaroli potranno servire all’offensiva politica di Claudio Fazzone.
Il fattore Regione
L’ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è candidato nel Pd. Massimiliano Smeriglio (europarlamentare uscente e “vice” di Zingaretti per diversi anni alla Regione) in Alleanza Verdi e Sinistra. Alessio D’Amato, già assessore regionale alla sanità, in Azione. Tutti e tre hanno condiviso un’azione politica molto lunga del centrosinistra. Il sistema elettorale proporzionale ha evidenziato però le differenze. In corsa per un seggio all’europarlamento c’è altresì Renata Polverini (Forza Italia). Ha ricoperto il ruolo di presidente della Regione. In Alleanza Verdi e Sinistra c’è l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino. Bisogna poi ricordare che due deputati europei uscenti del Basso Lazio puntano alla conferma. Parliamo di Nicola Procaccini (Fratelli d’Italia) e Salvatore De Meo (Forza Italia). Tornando alla dimensione nazionale, nel centrodestra in primo piano c’è il duello per il secondo posto nella coalizione. Tra la Lega e Forza Italia. Mentre nell’area progressista l’obiettivo del Partito Democratico è quello di confermarsi prima forza delle opposizioni. Staccando il Movimento Cinque Stelle. Infine il tema del superamento della soglia (nazionale) di sbarramento fissata al 4%. È l’obiettivo di tutti i partiti più piccoli. A cominciare da Alleanza Verdi e Sinistra, Stati Uniti d’Europa e Azione. Ma pure di tutti gli altri. Volata finale iniziata. Nessun dorma.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione