Spazio satira
La situazione
29.12.2023 - 15:00
Antonio Scaccia, Anselmo Pizzutelli, Mario Grieco e Christian Alviani
La prima seduta del consiglio comunale del 2024 sarà assai indicativa. Si torna a parlare, infatti, della possibilità che Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega) possano costituire un nuovo gruppo. Un'operazione che, se portata a termine, potrebbe rappresentare in ogni caso un elemento di chiarezza. Perché a quel punto intanto si capirebbe se i tre intendono restare nella maggioranza di centrodestra oppure no.
Ad ottobre c'è stato lo "strappo", dopo una seduta consiliare ad alta tensione. Il giorno dopo, nel corso della verifica di maggioranza, è stata presentata una mozione di fiducia nei confronti del sindaco Riccardo Mastrangeli. In calce sono mancate quattro firme: i tre consiglieri sopra citati e il presidente dell'aula Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani). Con quest'ultimo la situazione è stata chiarita, anche per via della carica istituzionale che ricopre. Con gli altri tre no, al punto che Mastrangeli ha proceduto alla revoca delle deleghe ad Anselmo Pizzutelli e Giovanni Bortone. Da quel momento in poi non è successo più nulla.
Alcune cose vanno sottolineate. Intanto i tre consiglieri in aula hanno continuato a votare le delibere. Inoltre, relativamente al voto delle provinciali, tutto lascia pensare che si siano orientati per esponenti di centrodestra. La situazione numerica in consiglio non preoccupa il sindaco Riccardo Mastrangeli. Non in questa fase perlomeno. Intanto perché il consiglio comunale viene fissato sistematicamente in prima e in seconda convocazione. Inoltre le opposizioni non hanno una strategia unitaria e comunque su determinati argomenti è ormai chiaro che possono esserci delle convergenze.
Rimane da capire cosa può succedere nel 2024. E qui le situazioni si differenziano non poco nel campo delle opposizioni di centrosinistra.
La Lista Marini non nasconde l'opzione di un'apertura nei confronti del sindaco Riccardo Mastrangeli. Il consigliere Andrea Turriziani da mesi si sta muovendo in maniera autonoma. Inoltre la "voce" di Francesco Trina come possibile assessore non viene smentita. In regia c'è naturalmente Michele Marini: l'ex primo cittadino non appare interessato a concorrere per la segreteria del circolo cittadino del Pd. È un elemento da non sottovalutare.
Difficile invece ipotizzare le future dinamiche nei Democrat. Il capogruppo Angelo Pizzutelli nelle ultime settimane sembra aver ritrovato una certa determinazione. Non così invece Norberto Venturi. Mentre Fabrizio Cristofari ha sempre mantenuto la stessa linea. In ogni caso tutti e tre hanno votato alle provinciali, dando quindi un contributo determinante per far scattare i cinque seggi alla lista La Provincia dei Cittadini.
Poi c'è la Lista Marzi (4 esponenti). Nelle ultime sedute consiliari Alessandra Mandarelli è quella che maggiormente ha "duellato" con la maggioranza di centrodestra. Dicendo fra l'altro: «L'opposizione ve la fate benissimo da soli».
Alle provinciali Armando Papetti ha ottenuto un buon risultato personale e i suoi voti ponderati hanno contributo alla conferma del seggio per Luigi Vacana. Adesso però la partita politica si sposta all'interno delle opposizioni. Alessandra Mandarelli aveva detto di aspettarsi che tutto il centrosinistra consiliare votasse per Papetti. Questo non è avvenuto e bisognerà capire quali potranno essere le conseguenze. Sempre nella prospettiva delle europee sarà importante capire quali saranno le decisioni del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Non si possono escludere sorprese.
Infine, il Partito Socialista di Vincenzo Iacovissi mantiene la posizione iniziale: autonomia e indipendenza. La crisi politica del centrosinistra al Comune di Frosinone dura dal 2012, anno della prima delle due vittorie di Nicola Ottaviani. Poi c'è stato il successo di Riccardo Mastrangeli, che ha portato a tre le affermazioni consecutive del centrodestra. Si tratta di un punto centrale, che invece la coalizione sembra bypassare completamente. Significativa altresì la circostanza che nessuno assuma l'iniziativa di provare a ricostruire le alleanze e a ragionare fin da adesso alla scelta del candidato sindaco. Senza ridursi, come al solito, all'ultimo tuffo.
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