Spazio satira
Faccia a faccia
08.12.2023 - 14:00
Fabio Tagliaferri, dirigente provinciale di Fratelli d'Italia e assessore ai servizi sociali del Comune di Frosinone FOTO MASSIMO SCACCIA
«Il congresso di Fratelli d'Italia? Ha fatto emergere uno straordinario spirito unitario. Lo si è visto sull'elezione di Massimo Ruspandini a presidente ma anche sulla linea politica». A parlare è Fabio Tagliaferri, membro del direttivo provinciale, coordinatore della sezione di Frosinone e commissario di quella di Cassino. Oltre che assessore ai servizi sociali nel capoluogo. Dice: «Al congresso si "respiravano" senso di responsabilità e costruzione del futuro».
Quindi argomenta: «Ho detto e confermo che a Frosinone siamo stati, siamo e saremo la "guardia pretoriana" del sindaco Riccardo Mastrangeli, che non è un esponente di FdI. Purtroppo a Cassino non succede la stessa cosa, alcuni partiti alleati non si comportano nella stessa maniera nei nostri confronti. Ma noi andiamo avanti. Le fibrillazioni all'interno della maggioranza di centrodestra a Frosinone? Vedo più che altro qualche inesperienza».
Chiediamo a Tagliaferri: ma nel caso dovessero mancare voti alla maggioranza, Mastrangeli farebbe bene ad allargare all'opposizione? Risponde Fabio Tagliaferri: «La premessa è che noi sosterremo sempre e comunque Mastrangeli. A titolo personale posso dire che per quello che mi riguarda mai aprirei ad esponenti eletti nei gruppi delle opposizioni qualora la maggioranza venisse meno. Proverei ad andare avanti con la coalizione che mi ha sostenuto in campagna elettorale. Altrimenti meglio il voto anticipato, il ritorno alle urne. Per ridare la parola ai cittadini. Giorgia Meloni ci ha insegnato a rispettare costantemente il mandato elettorale».
In caso di rottura del centrodestra a Cassino, il tema sarà portato all'attenzione dei livelli regionali e nazionali del centrodestra? Afferma Tagliaferri: «La questione è già all'attenzione dei livelli provinciali, regionali e nazionali dei partiti del centrodestra. Cassino è una città importante e strategica. Ho letto dichiarazioni di esponenti della Lega che non condivido. Per esempio l'auspicio che Barbara Di Rollo (Pd) possa far parte della coalizione. Ho il massimo rispetto per il ruolo e la storia politica di Barbara Di Rollo, che però è all'opposto della mia. Per vincere le elezioni non servono "minestroni elettorali". Occorre invece la piena e convinta unità del centrodestra. Fratelli d'Italia andrà avanti lungo questa strada, fino in fondo. No quindi a chi proviene dalle file del centrosinistra».
Quali sono secondo Fabio Tagliaferri i motivi dei problemi con la Lega? Il dirigente di Fratelli d'Italia non si sottrae alla domanda e rileva: «Il 90% della classe dirigente provinciale della Lega proviene da un'altra esperienza politica, vale a dire da Forza Italia. Un partito che ha dominato per decenni il centrodestra, in virtù di percentuali altissime di voti. E probabilmente oggi faticano ad accettare il fatto che è Fratelli d'Italia il partito di maggioranza relativa del centrodestra. Con una percentuale del 30%. Noi abbiamo riconosciuto la leadership di Forza Italia e della Lega negli anni passati. Oggi la situazione è completamente cambiata e probabilmente c'è chi fatica enormemente a riconoscere la leadership di Fratelli d'Italia».
Il 22 dicembre si vota per le provinciali. Un'elezione nella quale i protagonisti sono gli amministratori e non i cittadini, ma comunque importante. Quali sono gli obiettivi di Fratelli d'Italia? Dichiara Fabio Tagliaferri: «Intanto va detto che le provinciali sono condizionate da un sistema elettorale assurdo. Sicuramente rappresentano un test politico, in particolar modo per quanto riguarda il peso in termini di sindaci e consiglieri comunali. Ma a mio giudizio non è un test politico fondamentale. Mentre invece saranno indicative (e decisive) le elezioni europee del prossimo giugno. Un appuntamento di straordinaria importanza, sia perché in gioco ci sono gli assetti politici dell'Unione Europea, sia perché inevitabilmente sarà anche un esame a livello nazionale per il Governo di centrodestra presieduto da Giorgia Meloni».
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