Spazio satira
L'analisi
05.11.2023 - 17:00
I presidenti della Provincia Luca Di Stefano e della Regione Lazio Francesco Rocca
L'appuntamento è per giovedì 9 novembre alle ore 15.30 presso il salone di rappresentanza dell'Amministrazione Provinciale. Per la manifestazione "Verso gli Stati generali della provincia di Frosinone". Il tema è quello della crescita e dello sviluppo sostenibile: la sfida del futuro. Un incontro di studio con i rappresentanti istituzionali, i sindacati e le associazioni di categoria: istanze, proposte, soluzioni, progetti per il nostro territorio. Ad introdurre i lavori sarà il presidente della Provincia Luca Di Stefano. Attesa per l'intervento del Governatore Francesco Rocca. A moderare il dibattito il giornalista Alessio Porcu, direttore di Teleuniverso.
Le tematiche
Si parlerà naturalmente di diverse tematiche. A cominciare dalle norme nazionali che regolano il sistema economico. L'obiettivo è quello di rendere le norme più chiare ed efficaci. Cercando soprattutto di velocizzare i passaggi burocratici. Si tratta di un argomento di caratura nazionale, ma ci sono pure effetti sul piano locale. Pensiamo per esempio alle autorizzazioni, soprattutto ambientali. Inevitabilmente si parlerà della Zes, la Zona Economica Speciale che comprende otto regioni del Mezzogiorno. Ma non le province di Frosinone e di Latina. Il problema per la Ciociaria (che confina con Abruzzo, Molise e Campania) è che a pochi chilometri di distanza le imprese che intendono investire avranno una serie importante di benefici. Si tratta di capire come sarà possibile rispondere a questo tipo di scenario. C'è per esempio l'opzione della Zls, la Zona logistica semplificata. Tutta da costruire però. In realtà la strada per ogni ipotesi di rilancio è quasi obbligata per la provincia di Frosinone: programmi di riqualificazione del territorio, investimenti sulle aree interne. Luca Di Stefano guarda con grande attenzione alle infrastrutture e alla logistica: parliamo della Stazione dell'Alta Velocità ma pure dell'opzione di un aeroporto civile. E del ruolo dell'Università. Senza perdere di vista i temi del consumo del suolo e della gestione delle risorse idriche. Fondamentale altresì il tema dei rifiuti. Riflettori accesi altresì sulla viabilità e sulle aree industriali. Quindi la sanità. L'intervento del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sarà determinante per comprendere quali sono i reali spazi di manovra che questo territorio potrà avere nell'immediato futuro. Al centro del dibattito restano il lavoro e l'occupazione. Ma ad attendere risposte concrete sono in particolar modo gli imprenditori. La bonifica della Valle del Sacco e la riperimetrazione del Sin sono temi dai quali è impossibile prescindere se davvero si vuole invertire il trend.
Gli orizzonti
In una recente intervista a Ciociaria Oggi il presidente della Provincia Luca Di Stefano ha detto tra le altre cose: «Le priorità sulle quali concentrarsi sono diverse e riguardano la riduzione della burocrazia, la digitalizzazione, la ricerca e l'innovazione. Crediamo che puntare su poche cose, ma fattibili e sostenibili finanziariamente, sia il modo migliore per sostenere il rilancio della produzione industriale con conseguente crescita di prodotto interno lordo. Lavoreremo su piani di semplificazione amministrativa e sulla chiarezza delle norme, al fine di ridurre i tempi di autorizzazione e promuovere un ambiente più favorevole agli investimenti. La provincia di Frosinone ha bisogno di un ampio spettro di infrastrutture, che vanno da quelle fisiche come strade e trasporti, a quelle immateriali come la digitalizzazione e la formazione professionale. Sono cruciali per favorire il rilancio della produzione, la crescita economica e il benessere». Proprio con riferimento all'evento degli Stati Generali. E in una lettera agli amministratori ha scritto: «Viviamo in una provincia che non è più la stessa del passato. È profondamente diversa, lontana da quell'immagine che ormai appartiene alle cartoline sbiadite degli anni Settanta e Ottanta. Non siamo più il polo industriale cresciuto intorno alla Cassa per il Mezzogiorno che innescò una radicale trasformazione del nostro territorio. Ci cambiò sul piano culturale, economico, sociale. Aver chiuso gli occhi ed avere negato a lungo che quell'epoca fosse finita ha determinato un disastro più profondo. Sarebbe stato necessario prendere delle contromisure». Il terreno di confronto è questo.
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