Spazio satira
La situazione
14.08.2023 - 12:00
Il Parlamento europeo di Strasburgo
A questo punto i quindici membri della segreteria provinciale del Partito Democratico saranno nominati a settembre. Forse. È passato un mese dalla riunione della direzione provinciale del partito, al termine della quale il segretario Luca Fantini non aveva nascosto un certo ottimismo. Fra l'altro aveva avuto un incontro con i referenti di "Leodori a Sinistra". Vale a dire Antonio Pompeo, Nazzareno Pilozzi, Domenico Alfieri e Danilo Grossi. Mentre per Rete Democratica è Sara Battisti a dare le carte, visto che è lei a guidare la corrente Pensare Democratico di Francesco De Angelis.
Grandi manovre
Il nodo del contendere è rappresentato dai ruoli e dalle deleghe. Non si tratta di un passaggio semplice, ma il punto vero è che la situazione non si sblocca. Si tratta di capire per esempio chi potrebbe ricoprire il ruolo di vicesegretario. È circolato il nome dell'ex parlamentare Nazzareno Pilozzi, per il quale si erano ipotizzate anche le deleghe agli enti locali. Ma è difficile immaginare che Pensare Democratico possa dare il via libera ad una simile concentrazione di ruoli (vicesegretario e responsabile degli enti locali). Anche perché nel 2024 ci sono le comunali in 39 centri. Tra i quali Cassino, Veroli, Isola del Liri, Paliano. Tra candidature a sindaco e a consigliere comunale ci sarà molto da decidere. In ogni caso la nomina dei membri della segreteria doveva avvenire in pochi giorni. Invece è trascorso un mese. E la quadra appare ancora lontana dall'essere trovata.
Pompeo resta in panchina
In diversi lo hanno sollecitato a intervenire in prima persona per cercare di sbloccare la situazione. Ma l'ex presidente della Provincia e già sindaco di Ferentino non sembra intenzionato a rituffarsi nella mischia in tempi brevi. Anche perché è stato impegnato in due elezioni molto ravvicinate: alle regionali prima e alle comunali di Ferentino poi. Non sembra avere fretta. In ogni caso rimane il referente di Base Riformista e intende giocarsi le proprie carte. Al momento opportuno però. Sicuramente il ritorno all'elezione diretta del presidente della Provincia potrebbe rappresentare un'occasione da valutare con attenzione. Però non c'è soltanto questo sul tavolo delle opzioni. Come al solito nel Partito Democratico saranno fondamentali gli incastri.
Le europee
Il 2024 sarà pure l'anno delle europee. La domanda è: ci saranno candidature locali eleggibili? Non è semplice. Intanto perché la candidatura va parametrata nell'ambito di una circoscrizione, la Centro, molto ampia. In secondo luogo in una competizione del genere le segreterie nazionali dei partiti puntano sui leader e sui big. Non a caso, tra gli altri, circolano i nomi dell'ex Governatore del Lazio, il deputato Nicola Zingaretti, del sindaco di Firenze Dario Nardella, della giornalista Lucia Annunziata. Ad una candidatura alle europee potrebbe puntare Francesco De Angelis, presidente dei Democrat nel Lazio. Per il Parlamento di Strasburgo ha concorso in due occasioni: la prima volta (2009) ha centrato l'elezione, la seconda (2014) è risultato il primo dei non eletti.
Ma è chiaro che De Angelis valuterà la situazione con attenzione, guardando pure alle altre candidature nel contesto dell'intera circoscrizione. C'è chi ritiene che alla fine si potrebbe ragionare anche su un'altra ipotesi, quella di Sara Battisti. La consigliera regionale però è abituata ad effettuare scelte ragionate. Non effettuerà salti nel buio. Certo è che se dovesse essere eletta parlamentare europea, in consiglio regionale entrerebbe Antonio Pompeo. Sarebbe un incastro che avrebbe l'effetto di "pacificare" la situazione del partito in Ciociaria. Al momento però si tratta di uno scenario soltanto teorico.
Le prospettive
Nell'ultimo anno il Pd ha dovuto fare i conti con l'avanzata del centrodestra. Ad ogni livello. Alla Regione Lazio si è chiusa la lunga stagione (dieci anni) di Nicola Zingaretti presidente. C'è stato il cambio della guardia: il Governatore adesso è Francesco Rocca, che guida una maggioranza di centrodestra. De Angelis è stato molto abile a tenere il partito in una posizione importante e centrale, ma in ogni caso alcune postazioni importanti non sono più in quota Democrat.
Alla Provincia al posto di Antonio Pompeo c'è Luca Di Stefano, che ha una connotazione fortemente civica. Il presidente della Saf non è più Lucio Migliorelli ma Fabio De Angelis, esponente di spicco di Fratelli d'Italia. Alle comunali in poco più di dodici mesi il centrodestra si è confermato sia a Frosinone che ad Anagni. A Ferentino le correnti del Partito Democratico si sono clamorosamente divise. All'orizzonte ci sono le amministrative del 2024, dove c'è l'esigenza di provare ad ottenere delle conferme a Cassino, Veroli e Paliano. Non sarà per nulla semplice. Discorso diverso a Isola del Liri, dove il sindaco Massimiliano Quadrini nel frattempo ha aderito ad Azione. In questi anni il Pd è riuscito comunque a mantenere un ruolo centrale perché maggioritario nelle assemblee dei sindaci e negli intermedi. Se però alle comunali non si inverte il trend, allora la situazione potrebbe ulteriormente cambiare. E non in meglio.
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