Faccia a faccia
01.08.2023 - 11:30
Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli
Le fibrillazioni all'interno della maggioranza di centrodestra sono state determinate soprattutto dal Piano urbano della mobilità sostenibile. Prima le piste ciclabili e ciclopedonali, poi il percorso del Bus Rapid Transit hanno infiammato il dibattito. Con dei "distinguo" importanti. Per esempio del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani). Per esempio dell'assessore Fabio Tagliaferri (Fratelli d'Italia). Per esempio del consigliere Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli). Il sindaco fa capire che l'impianto dei provvedimenti sulla mobilità non cambierà. Mentre possibili variazioni, perfino al percorso del Brt, dovranno seguire dei parametri tecnici. Non politici.
Allora Mastrangeli, piazzale Kambo totalmente pedonalizzato?
«All'epoca della giunta Marini ci fu un forte movimento popolare protagonista di una stagione importante. Chiesero una piazza allo Scalo. Non un giardino. In tutte le principali città italiane le piazze sono chiuse al transito delle auto: da Napoli a Trieste. Le automobili non transiteranno a piazzale Kambo, che dunque sarà totalmente pedonalizzato. Le uniche eccezioni saranno rappresentate naturalmente da situazioni di emergenza: per esempio un'ambulanza».
È però previsto il passaggio del Brt sul sagrato della Sacra Famiglia. Perché?
«Il Brt potrebbe passare sul sagrato della Sacra Famiglia: ogni dieci minuti e in uno spazio assai limitato. La piazza dello Scalo e il Brt determineranno la necessità di ridisegnare la mappatura della viabilità allo Scalo. Se poi aggiungiamo il trasporto pubblico locale, le piste ciclabili e tutto il resto, la viabilità dovrà essere ridisegnata in tutta la città. È per questo che abbiamo affidato a Leganet questo tipo di compito. Occorrono studi e valutazioni tecniche, a cominciare dai flussi di traffico».
Ma il percorso del Brt fino a che punto può essere cambiato?
«Sono e sarò sempre aperto al confronto e al dialogo. Però voglio specificare una cosa: le proposte saranno vagliate e analizzate tutte. Ma dovranno essere i tecnici a stabilire se potranno essere prese in considerazione oppure no. Sulla base di criteri tecnici, non politici. Da via Aldo Moro a via don Minzoni. Perciò è tutto sul tavolo dei professionisti di Leganet».
Sulle piste ciclabili di via Fontana Unica e via Puccini Pd e Lista Marzi hanno parlato di fallimento della sua Amministrazione.
«La locuzione "transizione ecologica" vuol dire che si parte da un modello per arrivare ad un altro. La pista ciclopedonale in via Puccini era stata concepita sulla base di una visione di Pums. Abbiamo scelto una transizione ecologica più "soft" e meno spinta. Anche perché prevederemo delle "Zone 30", che aiuteranno a tenere alta l'attenzione verso i pedoni e verso le biciclette. In via Puccini e via Fontana Unica le ciclopedonali saranno smantellate e le piste saranno solo ciclabili. Non è un fallimento, ma semplice buon senso».
La mobilità è un tema impopolare e sta spaccando la maggioranza. Vale la pena?
«È necessario. Intanto per le considerazioni già fatte sui livelli di inquinamento e su tutto il resto. Ma c'è di più: da novembre 2024 a Roma e in altre metropoli cominceranno a non transitare più le vetture Euro 0, 1, 2, 3 e 4. Ci sono specifiche Agende dell'Ue, con scadenze precise: 2030 e 2035. La ratio è che non transiteranno più le auto alimentate da combustibili fossili. Il 50% del parco auto di Frosinone è formato da vetture Euro 0, 1, 2, 3 e 4. Le macchine elettriche hanno dei costi elevati e quindi non sono accessibili a tutti.
Ecco perché stiamo costruendo le condizioni affinché in città ci si possa muovere in maniera alternativa. Il prossimo anno nel capoluogo ci saranno cento centraline per la ricarica delle vetture elettriche. Frosinone ha bisogno di una mobilità sostenibile e alternativa. Ho letto proposte di potenziamento del trasporto pubblico urbano, che potrebbero "sostituire" misure come quella del Brt. Non è la stessa cosa: per incentivare la mobilità alternativa c'è bisogno di tempi certi. Il Bus Rapid Transit va considerato in prospettiva e va "agganciato" all'ascensore inclinato, per il quale abbiamo previsto i raddoppio delle linee».
Entro quando saranno operative queste novità della mobilità urbana?
«Entro i prossimi tre anni. Per riprendere il discorso di prima, però, voglio sottolineare che per il Brt servono corsie dedicate affinché quel mezzo viaggi velocemente e impieghi dieci minuti da De Matthaeis alla Stazione e viceversa. Devono andare veloci, questo è il concetto. Ecco perché proposte come quelle di prevedere il transito del Brt in mezzo al traffico locale oppure di considerarlo come un normale mezzo di trasporto pubblico locale non possono raggiungere lo stesso risultato».
Perché non teme lo scenario di elezioni anticipate? Anzi, dà quasi la sensazione di auspicarle?
«Sono stato eletto sulla base di un programma che l'intera coalizione ha sottoscritto e fatto proprio. Io sono sempre su quella posizione. Fra l'altro secondo il sondaggio della Governance Poll ho un consenso del 55%. Con un aumento di più di cinque punti percentuali rispetto al primo turno del 2022 (49,6%). Teniamo presente che Gualtieri (Roma) perde dodici punti e altri primi cittadini fanno segnare delle flessioni significative. Credo che la coerenza sia un valore in politica. Non sto facendo altro che portare avanti un programma sul quale ci siamo ritrovati tutti».
Quindi il concetto è che non si lascerebbe logorare?
«Questa maggioranza ha approvato a ranghi compatti il bilancio poche settimane fa. C'è un confronto acceso su alcuni punti in questa fase, non mi nascondo dietro un dito. Ma un punto di sintesi è possibile. Sicuramente non mi lascerò logorare. Non ho paura dello scenario delle elezioni anticipate, anche se l'obiettivo è governare per i prossimi quattro anni. Detto questo, la mia disponibilità a prendere in considerazione le proposte che arrivano dai cittadini, dalle associazioni di categoria, dai comitati è massima».
All'orizzonte potrebbero esserci sia la costituzione di nuovi gruppi di maggioranza che possibili aperture dall'opposizione. Anzi, la Lista Marini è stata già abbastanza chiara. Un rimpasto di giunta è possibile?
«Ripeto: i punti di riferimento sono rappresentati dal programma, dai risultati elettorali e dagli assetti determinati da un processo di confronto con i partiti, le liste civiche e i gruppi di maggioranza. Sono abituato ad affrontare le situazioni quando si presentano. Ma le certezze sono chiare».
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