Spazio satira
Il punto
13.07.2023 - 10:00
La Saf va verso il rinnovo degli organismi di gestione
Il Partito democratico fiuta l'occasione per dimostrare, ancora una volta, la sua egemonia nel controllo degli enti intermedi. Fratelli d'Italia, invece, ha tutta l'intenzione di "mostrare i muscoli" per palesare la sua forza anche nelle dinamiche territoriali e ritagliarsi un ruolo da capofila nelle strategie politiche del centrodestra. La Lega vuole stare in partita, dimostrare di essere all'altezza della sfida e soprattutto un elemento necessario per sbancare il banco. Ma in campo ci sono anche Forza Italia e Azione. Più i "civici".
Il giorno più lungo delle grandi manovre per la nuova governance della Saf (Società Ambiente Frosinone) è arrivato. Alle 9.30 di questa mattina, i 92 soci dell'Ente (i 91 sindaci e l'Amministrazione provinciale) si riuniranno in assemblea, in seconda convocazione, per approvare il bilancio ed eleggere il nuovo presidente più i componenti del consiglio di amministrazione. Quest'ultimo può variare da tre a cinque componenti, a seconda di quanto sarà deciso nella discussione. C'è poi il rinnovo del collegio sindacale, con relativa nomina del presidente, e la designazione del revisore legale.
La situazione
Inutile dire che da giorni c'è fibrillazione nelle segreterie di partito, alle prese con una "conta" interna per quantificare il proprio peso e agire di conseguenza. Gli addetti al pallottoliere continuano a portare il conto dei sindaci di area più i civici. Gli sherpa sono al lavoro: faccia a faccia, telefonate e confronti serrati si sprecano. Tutti vogliono vincere, dunque la competizione è al massimo. A gestire la situazione ci sono i big: Francesco De Angelis (Pd), Nicola Ottaviani (Lega) e Massimo Ruspandini (FdI).
Gli scenari
Fino a pochi giorni fa l'opzione sul tavolo era quella di un asse di ferro tra Fratelli d'Italia e Partito democratico. In un contesto del genere il presidente sarebbe espresso dai meloniani (Fabio De Angelis in pole position) e l'amministratore delegato dal Pd (Lucio Migliorelli). I dem sono convinti di avere in ogni caso la maggioranza in assemblea: da 48 a 54 sindaci. Per vincere occorre arrivare a quota 47. Al punto che qualche sindaco accarezza l'ipotesi di una linea radicale: «Se abbiamo la maggioranza perché non decidere noi presidente e cda?». Per i Democrat sarebbe l'occasione di fare una battaglia politica tutti insieme dopo diverso tempo. La Lega, intanto, fa il suo gioco: le indiscrezioni dicono che sul tavolo ci sarebbe un asse con Azione. Tutto da verificare però all'atto del voto.
Il modello Provincia
Più di qualcuno, negli ultimi giorni, ha evocato il cosiddetto "modello Provincia", che nel dicembre scorso ha portato all'elezione di Luca Di Stefano alla presidenza di palazzo Jacobucci. In quell'operazione politica c'erano dentro il Pd di Francesco De Angelis, Azione e diversi "civici". Ma anche Gianluca Quadrini, adesso capogruppo provinciale di Forza Italia. Ipotesi e scenari che solo questa mattina troveranno conferme. La tensione è alle stelle.
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