La situazione
04.07.2023 - 12:00
l sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli
L'obiettivo della maggioranza di centrodestra è chiaro e definito: approvare il bilancio di previsione domani, mercoledì 5 luglio, in prima convocazione. Per due motivi. Intanto perché giovedì 6 luglio (quando è stata fissata la seduta in seconda convocazione) c'è la serata inaugurale del Festival dei Conservatori, appuntamento al quale il sindaco Riccardo Mastrangeli non vuole mancare. Ma soprattutto per dare un segnale politico forte dopo quanto accaduto nel corso della precedente seduta. Con 9 assenze nelle file della coalizione e con 4 consiglieri che hanno lasciato l'aula prima della votazione.
Le manovre
Ieri sera c'è stata la riunione di maggioranza per fare il punto della situazione. Non c'era però Riccardo Mastrangeli, che ha deciso di lasciare ai gruppi tutti gli "spazi" necessari per il chiarimento e la ricucitura. Peraltro esattamente un anno fa Mastrangeli si insediava come primo cittadino dopo aver vinto il ballottaggio. I malumori sono noti. In questi giorni i big hanno riunito i consiglieri. Sulla carta il centrodestra può contare su 22 voti. Ci saranno tutti sul bilancio? Il documento contabile è l'atto di maggiore valenza politica di un'Amministrazione.
Detto questo, però, bisognerà vedere come è andata "l'operazione recupero" scattata in questi giorni. Procedere in prima convocazione è già un segnale. Però sono tutti consapevoli del fatto che è su altri argomenti che si misurerà il grado di compattezza della maggioranza. Per esempio sulla mobilità urbana e sulle piste ciclabili. C'è quindi la richiesta di un maggiore confronto tra giunta e consiglieri. In autunno si capirà se potranno esserci dei rimpasti nell'esecutivo. Adesso però la priorità è il bilancio di previsione 2023-2025. Poi si vedrà. Certamente dei malumori esternati da Anselmo Pizzutelli (Lista Mastrangeli), Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo) e Maurizio Scaccia (Forza Italia) bisognerà tenere conto.
Ma ci sono pure altri consiglieri che hanno rappresentato alcuni disagi. L'approvazione del bilancio in prima convocazione (inizio dei lavori alle 8.30) rappresenterebbe un segnale forte e chiaro. La maggioranza dovrà tenere il numero legale e quindi avere almeno 17 consiglieri in aula sempre. Le opposizioni arrivano a quota 11, ma lo scenario è completamente diverso rispetto alla seconda convocazione (formula che va avanti stabilmente da anni). Dal canto suo Riccardo Mastrangeli ha detto più volte di non temere l'opzione delle elezioni anticipate. Aggiungendo che non si farà logorare. È un punto che va tenuto in considerazione. Non soltanto nell'immediato.
I numeri del documento
Poi c'è il bilancio vero e proprio. L'assessore Adriano Piacentini ne ha illustrato l'impianto nei giorni scorsi. Dicendo a Ciociaria Oggi: «I debiti fuori bilancio ammontano a 10.227.951,72 euro. Abbiamo proceduto alla ricognizione delle cause pendenti del Comune. C'è il cosiddetto contenzioso certo: 7.048.470,26 euro. Quindi il contenzioso probabile: 2.536.562,20 euro. Infine il contenzioso possibile: 642.919,26 euro. Per alcune di queste cause abbiamo presentato appello. In ogni caso pagheremo tutto nel 2023, con le risorse del Comune. Accendendo soltanto un mutuo di 900.000 euro. Ma proprio il fatto di poter ottemperare così sta a testimoniare ciò che ho sempre sostenuto: la situazione è perfettamente sotto controllo.
È nostra intenzione uscire ufficialmente dal Piano di rientro entro quest'anno. Dal 2024 non ci saranno più debiti fuori bilancio da pagare e quindi si potrà tornare ad una situazione di assoluta normalità. Confermo quanto detto in precedenza: siamo all'anno zero. Per quel che riguarda i mutui, stiamo già procedendo. Per esempio uno di 1.200.000 euro con la Cassa Depositi e Prestiti, per la manutenzione dell'asfalto. Le assunzioni? Il Piano ne prevedeva 35, adesso per il 2023 ne faremo 11. Per il resto vedremo nel 2024. Le indicazioni e i controlli della Corte dei Conti? Ci siamo mossi nel solco indicato in questi anni dal massimo organo di giustizia contabile del Paese. Siamo fiduciosi».
La scelta dell'Amministrazione è chiara: pagare nel 2023 i debiti fuori bilancio emersi nell'ultimo periodo. C'è la volontà di centrare l'obiettivo dell'ufficializzazione della chiusura del Piano di rientro. Per poi voltare definitivamente pagina nel 2024. Ha affermato ancora Piacentini: «Quando dico che siamo fiduciosi è perché la sana e prudente gestione dei conti negli ultimi dieci anni ha dato i suoi risultati e oggi siamo in grado di fronteggiare perfino le situazioni emerse negli ultimi mesi. Mi riferisco naturalmente agli ulteriori debiti fuori bilancio».
Ecco perché l'esito della seduta del consiglio comunale sarà molto importante. Un vero e proprio test per un centrodestra che al Comune capoluogo vince ininterrottamente dal 2012: due volte con Nicola Ottaviani, una con Riccardo Mastrangeli. La posta in palio è sicuramente altissima. Ecco perché è vietato sbagliare. Quanto al centrosinistra, verificherà l'andamento dei lavori. Con un occhio attento al numero legale in aula. Una situazione inusuale da diverso tempo a questa parte.
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