Spazio satira
Il caso
29.05.2023 - 12:05
Un'immagine aerea della zona industriale di Frosinone
Dopo una serie di no al suo progetto ora starebbe provando a rallentare l'assegnazione delle aree circostanti. Cercando di bloccare la realizzazione di un altro progetto. Protagonista è la società che sta provando a realizzare un biodigestore di notevoli dimensioni accanto alla zona commerciale del capoluogo ciociaro. Un progetto che ha scatenato polemiche in passato. A dire no oltre all'associazione Medici di Famiglia per l'Ambiente, che ha denunciato attraverso una nota scientifica la pericolosità di un impianto nel genere all'interno di una zona altamente inquinata come la Valle del Sacco, è stato il Consiglio comunale del capoluogo.
L'assise civica, infatti, nel maggio dello scorso anno, ha espresso all'unanimità parere contrario alla realizzazione del biodigestore, chiedendo alla Regione Lazio di sospendere e revocare ogni procedimento autorizzativo. Parere contrario anche da parte dell'ufficio tecnico comunale che ha evidenziato come l'impianto potrebbe avere un impatto notevole dal punto di vista ambientale in un'area all'interno del Sin. Facendo persino notare che andrebbe ad insistere in una zona inclusa nella classificazione "area boscata" e su terreni che ricadono in tutto o in parte in zona assoggettata a vincolo aeroportuale, e in cui sussiste anche il vincolo paesistico per la protezione dei corsi delle acque pubbliche.
Ad alzare le barricate sono state anche diverse associazioni di cittadini, che hanno denunciato come il possibile passaggio di automezzi pesanti per il trasporto di rifiuti provocherebbe un innalzamento vertiginoso delle PM10 in una città che ha conquistato in più occasioni il triste primato della "più inquinata d'Italia". Ma rispetto alle preoccupazioni espresse, la società ha tirato dritto, portando avanti il proprio progetto. E ora avrebbe inviato una diffida al Consorzio industriale del Lazio per bloccare un altro progetto. Ma quel che appare strano è l'atteggiamento del consorzio industriale medesimo.
I consiglieri dell'intero Cda continuano a rinviare ogni decisione. Sulle loro scrivanie sono finite lettere e diffide anche di associazioni datoriali che lamentano della mancata assegnazione. Ignorare questi appelli potrebbe far pensare che il Consorzio stia consentendo blocco della nascita di un'altra attività per avere campo libero nella realizzazione del biodigestore. Il consorzio industriale però starebbe approfondendo la questione al fine di arrivare a offrire un parere inoppugnabile.
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