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Ora il verdetto

Elezioni comunali, tutti al voto. Sgarbi o non Sgarbi

Il sottosegretario chiede un mandato da sindaco. Chietini e Quadrini giocano la carta del candidato locale. Tutti e tre hanno arringato i rispettivi sostenitori nell'ultimo comizio

panorama arpino

Un'immagine al tramonto del centro storico di Arpino

Scocca l'ora della scelta per i 5.300 elettori arpinati chiamati a designare il prossimo sindaco e il nuovo consiglio comunale della città di Cicerone. L'opzione è fra i tre candidati alla fascia tricolore e le rispettive liste: Vittorio Sgarbi, Andrea Chietini e Gianluca Quadrini i quali venerdì sera, proprio in questo ordine, alle ore 21, alle 22 e alle 23, hanno tenuto il loro ultimo comizio dal palco di piazza Municipio parlando di progetti di sviluppo per il paese e di ascolto delle esigenze dei residenti, concludendo con il classico appello al voto per le rispettive liste. Di ora in ora la piazza centrale del paese si è svuotata dei sostenitori dell'uno per riempirsi di quelli dell'altro candidato sindaco, tra promesse, frecciate agli avversari e applausi calorosi. Una corsa a tre che potrebbe concludersi al fotofinish; ad Arpino, infatti, non è previsto il turno di ballottaggio e dunque si vince o si perde anche per un solo voto di scarto.

La lista "Rinascimento per Arpino" propone come futuro sindaco il sottosegretario alla cultura, consigliere regionale in Lombardia e sindaco uscente del comune di Sutri, Vittorio Sgarbi. In caso di vittoria, il noto critico d'arte nominerà come suo vicesindaco Massimo Sera, che gli ha ceduto il posto di aspirante primo cittadino per «amore di Arpino, dato che un treno così importante non passa due volte». Nella sua squadra sono presenti anche altri componenti dell'amministrazione uscente guidata dal sindaco Renato Rea: Bruno Biancale, Maria Rosaria Manuel, Giuseppe Fortuna, Stefania Quadrini ed Elvia Puzzuoli. Candidato con Sgarbi anche Mauro Visca, marito della neo consigliera regionale Alessia Savo, la quale in campagna elettorale ha espresso il suo sostegno a tutta la lista.

Figlia di una sintesi fra i due progetti avviati da Andrea Chietini, presidente del consiglio comunale uscente, e Niccolò Casinelli, consigliere delegato alla cultura uscente, la lista "Arpino in Comune" prova ad arginare il ciclone mediatico generato dalla candidatura di Sgarbi. Dovevano concorrere con due schieramenti distinti, ma la notte prima della presentazione delle liste hanno deciso di incrociare i loro destini elettorali e di formare una lista unitaria. Casinelli si era detto pronto a scendere in campo come candidato primo cittadino, ma dopo una lunga riflessione ha prevalso quella che lui stesso ha definito una «comunanza di visioni e di progetti su cosa serva ad Arpino e su come debba essere realizzato». Tra gli aspiranti consiglieri a sostegno di Chietini sindaco, anche gli esponenti di opposizione uscenti Rachele Martino e Mauro Iafrate.

A quelle di Sbarbi e di Chietini si oppone la lista "Direzione Arpino" che sostiene l'elezione a sindaco di Gianluca Quadrini, consigliere di minoranza uscente e presidente del consiglio provinciale di Frosinone, al suo quarto tentativo di conquista della fascia tricolore arpinate. «Un atto dovuto all'intera cittadinanza che in tutti questi anni ha assistito al lassismo dell'amministrazione uscente», così Quadrini ha motivato la sua nuova scesa in campo, definendo la campagna elettorale appena conclusa «durissima e bellissima». Rientrato da pochi mesi in Forza Italia, Quadrini ha chiesto l'appoggio del suo partito che a tutti i livelli gli ha espresso pieno sostegno affiancandolo durante la campagna elettorale.

Tra i temi ricorrenti affrontati dai candidati nelle piazze, nei locali e nei comizi quello "dell'abitare Arpino". Per la squadra di Sgarbi e dei suoi sostenitori la candidatura del sottosegretario alla cultura può rappresentare per il paese un importante volano di sviluppo in campo turistico e di prestigio a livello nazionale per via del peso di un sindaco così conosciuto. Di tutt'altro avviso i suoi avversari che rivendicano la necessità di un sindaco figlio del territorio e che dunque lo conosce bene. Ma forse gli arpinati si aspettano semplicemente un buon sindaco e una buona squadra di governo a cui affidare le sorti della città di Cicerone per i prossimi cinque anni. Gli obiettivi programmatici lanciati dai tre sfidanti sono ambiziosi, oggi e domani le urne diranno se saranno stati anche credibili agli occhi degli elettori.

ELENCO DEI CANDIDATI

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