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Regione Lazio, sulla presidenza del consiglio il primo test politico

Lunedì la prima seduta della legislatura. A procedere alla convocazione è stato il consigliere “anziano” Righini. Gli argomenti all'ordine del giorno e la posta in palio

Regione Lazio, sulla presidenza del consiglio il primo test politico

La prima seduta della XII^ legislatura del consiglio regionale del Lazio si terrà lunedì 13 marzo alle ore 11. A procedere alla convocazione dell'aula è stato il consigliere "anziano" Giancarlo Righini, eletto con il maggior numero di preferenze nelle liste provinciali di Fratelli d'Italia nella circoscrizione di Roma. All'ordine del giorno l'insediamento del consiglio regionale, l'elezione del presidente, dei vicepresidenti e dei consiglieri segretari, le comunicazioni del presidente del consiglio regionale e quelle del Governatore Francesco Rocca.

Scrive l'Adnkronos: «Dopo gli adempimenti preliminari (comunicazione di eventuali rinunce e surroghe), il consiglio procederà all'elezione dei sei membri dell'ufficio di presidenza con votazioni a scrutinio segreto, secondo quanto previsto dall'articolo 20 dello statuto». Per quanto riguarda l'elezione del presidente, nella prima votazione è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti dell'assemblea (34 voti); nella seconda votazione la maggioranza richiesta scende a tre quinti (31 voti); infine, dal terzo scrutinio in poi è sufficiente la maggioranza dei componenti (26 voti). Quindi ci sono i vicepresidenti: sono due, uno dei quali in rappresentanza delle minoranze. Ciascun consigliere può votare un solo nominativo e risultano eletti i due candidati con il maggior numero di preferenze. A parità di voti sono eletti i più anziani di età.

Infine i consiglieri segretari: sono tre, uno dei quali in rappresentanza delle minoranze. Si segue la stessa procedura prevista per i vicepresidenti. Sempre l'Adnkronos: «I componenti dell'ufficio di presidenza restano in carica per l'intera legislatura salvo dimissioni o grave impedimento. Nell'ufficio di presidenza è garantita un'equilibrata presenza delle donne (articolo 20, comma 2). A svolgere le funzioni di consiglieri segretari provvisori nella prima seduta, fino all'elezione dei definitivi, saranno i tre consiglieri più giovani di età: Marco Colarossi (23 anni) eletto a Roma nel Movimento 5 Stelle; Laura Corrotti (32 anni) e Micol Grasselli (33 anni) elette entrambe a Roma con Fratelli d'Italia.

L'assetto della maggioranza è parametrato su 30 consiglieri regionali: 22 di Fratelli d'Italia, 3 della Lega, 3 di Forza Italia, 1 della Lista civica di Rocca, 1 dell'Udc. A questi bisogna aggiungere il Governatore Francesco Rocca. In totale dunque 31 voti in aula. Sono invece 20 i consiglieri delle opposizioni: 10 seggi per il Pd (oltre a quello di Alessio D'Amato), 2 per Azione-Italia Viva, 1 alla Lista civica di D'Amato, 1 a Verdi e Sinistra. Poi 4 al Movimento Cinque Stelle e 1 al Polo Progressista.
Ci sono in totale 37 consiglieri regionali di Roma e provincia (compreso il Governatore Francesco Rocca), 6 di Latina, 3 di Frosinone, 3 di Viterbo, 2 di Rieti. Il predominio della Capitale è evidente. Rispetto alla volta scorsa la Ciociaria ha un consigliere regionale in meno, a causa del complesso meccanismo dei "resti" della legge elettorale.

In provincia di Frosinone sono stati eletti Daniele Maura (12.488 preferenze) e Alessia Savo (11.824) di Fratelli d'Italia e Sara Battisti (17.401) del Partito Democratico. Ad ottenere più preferenze di tutti è stato Giancarlo Righini (Fratelli d'Italia), che nella circoscrizione di Roma ne ha messe in fila 38.068. Poi Fabrizio Ghera (sempre di FdI) con 29.652. Quindi Roberta Angelilli, anche lei di Fratelli d'Italia: 27.927 preferenze. Poi Daniele Leodori (Pd), che nelle scorse legislature ha ricoperto i ruoli di presidente dell'aula, di vicepresidente e poi negli ultimi mesi di presidente reggente. Ha ottenuto 23.430 voti. Nella speciale classifica di quelli che hanno ottenuto maggiore consenso ci sono Micol Grasselli (FdI) con 22.988 preferenze, Massimiliano Maselli (FdI) con 22.673, Marika Rotondi (FdI) con 21.392, Eleonora Mattia (Pd) con 21.215.

Evidente che la circoscrizione di Roma ha un peso specifico diverso, sia sul piano politico che per numero di elettori. La seduta di lunedì sarà un primo test politico importante per la maggioranza di centrodestra. Per l'elezione del presidente dell'aula, che rappresenterà pure il termometro per misurare la compattezza del centrodestra dopo le lunghissime e complicate trattative per la definizione dell'assetto della giunta.

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