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La situazione

Centrodestra, salta il vertice. Intesa lontana sulla Giunta

Ieri intanto il faccia a faccia tra il presidente del consiglio Giorgia Meloni e Francesco Rocca. Si attende ancora la proclamazione del presidente e dei consiglieri eletti

Centrodestra, salta il vertice. Intesa lontana sulla Giunta

Il presidente del consiglio Giorgia Meloni e il presidente del Lazio Francesco Rocca

Ieri il faccia a faccia tra il premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Mentre è saltato il vertice tra i coordinatori regionali del centrodestra. Si terrà probabilmente la settimana prossima. Fra l'altro si attende ancora la proclamazione del presidente Francesco Rocca e dei 50 consiglieri eletti da parte dell'Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d'Appello. Soltanto dopo questo passaggio si potrà cominciare a lavorare ufficialmente alla composizione della giunta, che non sarà comunque semplice.

Il summit
Ad incontrarsi dovevano essere i coordinatori regionali Paolo Trancassini (Fratelli d'Italia), Claudio Durigon (Lega) e Claudio Fazzone (Forza Italia). Ma pure i referenti di Noi Moderati, Udc e Lista Rocca. Ma per quale motivo il vertice è slittato? Difficile dirlo, quello che è certo è che la quadra appare molto complessa da trovare. E siccome la proclamazione degli eletti non c'è ancora, meglio evitare possibili tensioni in questa fase. Soprattutto dopo l'incontro tra Giorgia Meloni e lo stesso Francesco Rocca.

Il vertice
Il presidente Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi i Governatori Attilio Fontana (Lombardia) e Francesco Rocca (Lazio). Ha detto Rocca: «Sono qui per una visita di cortesia alla premier, perché quando sono stato eletto non stava bene. Non avevamo avuto modo di incontrarci. Un incontro di cortesia, non istituzionale. La formazione della giunta? Serviranno dieci giorni, più o meno, da quando mi insedierò». Quindi Rocca ha aggiunto: «Non esiste alcuna prima bozza. Mi sto divertendo nel leggere le ricostruzioni sui giornali. Ci sono alcuni nomi che escono che sono nomi seri e credibili, ma non esistono frizioni e gelosie. Con Giorgia Meloni ho parlato delle priorità. E per il Lazio la priorità è la sanità. Non avrò pace finché non terminerà il caos nei Pronto Soccorso perché questa è una cosa che mi umilia come cittadino». Poi, tornando alla situazione politica, Francesco Rocca ha spiegato: «Tutto sereno, ma state tranquilli: è un concetto diverso dallo "stai sereno". Sono in contatto con tutti i leader di tutti i partiti, non ho percepito la minima sensazione di frizione, quindi la riunione di oggi (ndr: ieri per chi legge) non è saltata a causa di chissà quali tensioni. Inoltre bisogna aspettare la proclamazione e capire quali saranno i numeri finali. Ci sono una serie di cose da attendere. In questo momento è tutto prematuro, farò degli incontri individuali con i leader dei vari partiti, con alcuni consiglieri. Mi farò una mia idea. La squadra dovrà essere all'altezza della sfida che i cittadini del Lazio ci hanno affidato. Il premier Giorgia Meloni mi ha dato carta bianca, ha grande fiducia in me. Questa cosa mi gratifica».

Schemi e tempi
Dieci giorni dall'insediamento ufficiale: questi i tempi per la costituzione e l'annuncio della giunta. Ma non sarà un percorso semplice. Anzi, decisamente difficile e complesso. Il totonomine e nei giorni scorsi è circolata in particolare la bozza di uno schema, pubblicato dal quotidiano La Repubblica. Ipotizzando perfino le deleghe. Ricordiamola. Per Fratelli d'Italia 7 assessori: Giancarlo Righini (bilancio), Roberta Angelilli (vicepresidente e sviluppo), Massimiliano Maselli (urbanistica), Laura Corrotti (politiche sociali), Eleonora Berni (turismo), Laura Allegrini (agricoltura), Fabrizio Ghera (lavori pubblici). Due assessori per Forza Italia: Giuseppe Simeone (Forza Italia), Giorgio Simeoni (lavoro). Uno alla Lega: Pasquale Ciacciarelli (cultura). Dunque, ricapitolando: 7 (e vicepresidenza) a Fratelli d'Italia, 2 a Forza Italia, 1 alla Lega. C'è stata naturalmente la reazione del Carroccio, al quale veniva data in quota la presidenza del consiglio regionale (Pino Cangemi in pole position). Ma uno schema del genere terrebbe fuori Udc, Noi Moderati e Lista Rocca. In realtà la situazione è in alto mare. Sia la Lega che Forza Italia chiedono per la giunta una sorta di riequilibrio per la ripartizione dei seggi determinata da una legge elettorale che a loro giudizio andrebbe cambiata.

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