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L'analisi

Lazio, Francesco Rocca presidente. Centrodestra a valanga

Sfondato il muro del 50%, centrosinistra staccato di venti punti. Rispetto al 2018 crollo dei pentastellati. Il Governatore: «Subito la giunta»

Lazio, Francesco Rocca presidente. Centrodestra a valanga

Il nuovo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca festeggia la vittoria

Il centrodestra si riprende la Regione Lazio, espugnando una delle ultime roccaforti del centrosinistra. Francesco Rocca ha vinto a valanga. Il tutto nel giorno in cui ha votato meno del 50% degli aventi diritto. Un segnale forte e chiaro quello che i cittadini hanno voluto mandare alla politica, ma c'è pure il rovescio della medaglia. E cioè che restando a casa, alla fine si delegano ad altri scelte importanti. Sconfitto il Partito Democratico, che però tiene a distanza un Movimento Cinque Stelle fortemente ridimensionato. Il Terzo Polo non ha lasciato il segno.
A livello regionale questi i dati: Francesco Rocca al 53,88%, Alessio D'Amato al 33,5%, Donatella Bianchi al 10,76%, Sonia Pecorilli allo 0,98%, Rosa Rinaldi allo 0,88%. In provincia di Frosinone Francesco Rocca al 55,81%, Alessio D'Amato al 34,05%, Donatella Bianchi all'8,60%, Sonia Pecorilli allo 0,79% e Rosa Rinaldi a 0,75%. Percentuali che sul piano politico si leggono in un modo soltanto: il centrodestra ha sfondato e i venti punti di vantaggio danno il senso di un predominio assoluto.

Lo scenario regionale
L'ultima vittoria del centrodestra alla Regione Lazio era datata 2010, con Renata Polverini. Basterebbe questo per capire l'importanza del successo di ieri. Francesco Rocca ha vinto imponendo la sua strategia e il suo stile. Spezzando dieci anni di governo del Pd di Nicola Zingaretti. Ha detto Rocca: «La formazione della giunta deve essere parte di un ragionamento insieme a tutta la coalizione, l'ultima volta ci sono voluti una ventina giorni. Dobbiamo partire subito, non possiamo perdere nemmeno un giorno». Un ragionamento che guarda già al futuro. Francesco Rocca ha poi ringraziato lo sfidante del centrosinistra Alessio D'Amato, «che mi ha telefonato per riconoscermi la vittoria». Quindi ha aggiunto: «Da questo momento tanta responsabilità.

Tanti uomini e donne che lavoreranno per ridare dignità e fiducia a questa regione. Sicuramente seguirò la sanità molto da vicino ma ancora non ho preso una decisione sulla possibilità di tenere le delega». Il presidente del consiglio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ha sottolineato che i risultati del Lazio e della Lombardia rafforzano il Governo. Il punto nodale della vittoria di Rocca è l'unità effettiva di un centrodestra che si è schierato senza se e senza ma con il suo candidato. Non era stato così nel 2018. Per quanto riguarda il Pd, il bicchiere mezzo pieno è rappresentato da una sostanziale tenuta e dal fatto di aver lasciato alle spalle (e non di poco) il Movimento Cinque Stelle. Poi c'è il bicchiere mezzo vuoto: Alessio D'Amato è stato lasciato solo in trincea. Deludente il risultato del Movimento Cinque Stelle, anche perché nel 2018 Roberta Lombardi era arrivata al 26%. La strategia di Giuseppe Conte di andare da solo nel Lazio non ha rappresentato la scossa che qualcuno attendeva. Sul fronte delle opposizioni i Democrat hanno dimostrato che nel Lazio non c'è competizione: pentastellati e Azione-Italia Viva rimangono a notevole distanza.

La situazione in provincia
In Ciociaria il centrodestra si conferma maggioritario. Anche nel 2013 e nel 2018 (anni delle vittorie di Nicola Zingaretti), la coalizione vinse in provincia. Stavolta i numeri e le percentuali sono stati perfino superiori. Francesco Rocca ha fatto letteralmente il vuoto. Fratelli d'Italia si conferma primo partito della coalizione. Anche se rispetto alle recenti politiche (33,09% nel collegio della Camera Frosinone-Sora) c'è una flessione. Cresce invece la Lega, Forza Italia tiene. Netto invece il calo del Movimento Cinque Stelle, che alle politiche era arrivato al 16,61%. Mentre, sempre guardando alle politiche, il Partito Democratico, guadagna dieci punti percentuali. Sull'onda lunga delle preferenze, ma anche di una competizione durissima tra Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Base Riformista di Antonio Pompeo. Il Pd conferma di trovarsi maggiormente a suo agio quando deve misurarsi con le preferenze rispetto al voto di opinione. Inoltre Francesco De Angelis ha fatto capire che potrebbe concorrere per la segreteria regionale. Ma al tempo stesso i Dem devono fare i conti con una lacerazione interna senza precedenti. E questo finirà con il pesare moltissimo.

Il bilancio
Con la vittoria di Francesco Rocca, il bilancio alla Regione Lazio, da quando c'è l'elezione diretta del presidente è di 4-3 per il centrosinistra. Nel 1995 Piero Badaloni (centrosinistra) vinse con il 48,14%. Alberto Michelini (centrodestra) arrivò al 47,97%. Nel 2000 successo di Francesco Storace (centrodestra) con il 51,29%. Piero Badaloni (centrosinistra) non andò oltre il 45,97%. Nel 2005 vittoria di Piero Marrazzo (centrosinistra) con il 50,69%. Francesco Storace (centrodestra) al 47,37%. Nel 2010 fu la volta di Renata Polverini (centrodestra), eletta presidente con il 51,14%. Mentre Emma Bonino (centrosinistra) arrivò al 48,32%. Nel 2013 la prima vittoria di Nicola Zingaretti (centrosinistra) con il 40,65%. Il candidato del centrodestra era Francesco Storace: 29,32%. Davide Barillari (Movimento Cinque Stelle) al 20,22%. Poi il 2018: bis di Nicola Zingaretti (l'unico ad averlo centrato) con il 32,93%. Stefano Parisi (centrodestra) al 31,18%, Roberta Lombardi (Movimento Cinque Stelle) al 26,99%. Infine il 2023, ieri: trionfo di Francesco Rocca.

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