«Sulle provinciali la situazione è tutta aperta. Nulla è stato deciso. Bene la riunione degli organismi dirigenti aperta agli amministratori, convocata per domenica dal segretario provinciale Luca Fantini». Così Francesco De Angelis, leader del Partito Democratico. Una presa di posizione che ha un obiettivo: provare a verificare se ci sono le condizioni per una candidatura condivisa alla presidenza della Provincia. Si vota il 18 dicembre e il 27 e 28 novembre sono i giorni nei quali bisognerà presentare ufficialmente i nomi dei designati. Ci sono cioè due settimane di tempo, ma è chiaro che bisognerà definire quanto prima la situazione.

La prospettiva
De Angelis in queste settimane ha lavorato su due fronti: capire se il Pd e il centrosinistra possono avere i voti ponderati per vincere e avere una sorta di piano "B" parametrato sulla cosiddetta "soluzione istituzionale". Che poi vuol dire convergere su un'opzione condivisa anche da altre forze politiche. Il nome che rimbalza ovunque è quello del sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco, che potrebbe avere il sostegno altresì di Fratelli d'Italia. E forse di Forza Italia. Francesco De Angelis conosce bene però tutte le sfumature all'interno del Partito Democratico. Sa che l'attuale presidente della Provincia Antonio Pompeo potrebbe vagliare altre indicazioni. Sa che il sindaco di Cassino Enzo Salera sta ragionando su altre possibili "sintesi". Afferma infatti Francesco De Angelis: «Bene tutte le iniziative che favoriscano la partecipazione e che vadano in questa direzione. Ciò che conta è costruire un processo che parta dal basso e punti alla partecipazione e al coinvolgimento di tutti i nostri amministratori e di tutti i nostri consiglieri. È solo attraverso questo percorso e questa discussione che possiamo costruire le condizioni per unire il Partito Democratico e mettere in campo una proposta forte, aperta, condivisa e vincente». Come è noto la legge Delrio stabilisce che soltanto i sindaci possono concorrere alla carica di presidente della Provincia. A condizione che abbiano davanti più di diciotto mesi di mandato. Proprio questa norma impedisce a tanti primi cittadini Dem di poter scendere in campo. Tra i quali Enzo Salera (Cassino), Simone Costanzo (Coreno Ausonio), Adriano Lampazzi (Giuliano di Roma), Domenico Alfieri (Paliano), Enrico Pittiglio (San Donato Val di Comino), Simone Cretaro (Veroli). Francesco De Angelis cercherà quindi una soluzione unitaria. Mettendo in conto che possa esserci un nome non del Pd. Facile immaginare che nei prossimi giorni ci saranno riunioni e confronti all'interno del partito. E non solo. Oltre a Giuseppe Sacco, l'altro nome che circola è quello del sindaco di Sora Luca Di Stefano, già appoggiato dai Dem alle comunali.

L'iniziativa di Fantini
Il segretario provinciale Luca Fantini ha convocato per domenica prossima una riunione della direzione provinciale del partito, allargata alla presenza degli amministratori. Sul tavolo il dibattito sia sulle provinciali che sulle regionali. Spiegando: «Questi due appuntamenti sono decisivi per dar seguito al lavoro da fare sul nostro territorio. Ci riuniremo, dunque, e sceglieremo con il supporto del gruppo dirigente Pd, degli amministratori e con il protagonismo delle nostre idee e dei progetti della nostra comunità. Questo è lo spirito del Pd, senza "pacchetti preconfezionati", ma con la volontà di arrivare a scelte condivise ed unitarie così come è sempre accaduto sulle decisioni importanti di questi anni». Sicuramente la riunione di domenica sarà importante. Come il lavoro "diplomatico" dei prossimi giorni. Ci sono diversi precedenti. Nel 2014 il Pd si divise: da una parte Antonio Pompeo (appoggiato da Francesco Scalia), dall'altra Enrico Pittiglio (sostenuto da Francesco De Angelis). Con Pompeo si schierarono pure Forza Italia e Nuovo Centrodestra. Lo scorso anno, in occasione dell'elezione dei 12 consiglieri, il Pd diede vita al Campo Largo insieme al Polo Civico e a Provincia in Comune. La dimensione di ente di secondo livello ha consentito già degli spazi di manovra in grado di andare oltre le logiche di schieramento.

Le regionali
Oggi a Roma si riunisce l'assemblea del Pd laziale per fare il punto della situazione sulle regionali. Uno snodo importante per qualunque altro tipo di ragionamento. Sia sulle modalità di scelta del candidato alla presidenza che sulle alleanze. Il nome indicato è Alessio D'Amato. Il tipo di coalizione è da definire. Dopo il summit odierno saranno altresì più chiari gli orizzonti per le provinciali. C'è da considerare anche che in Ciociaria il Partito Democratico viene da due risultati elettorali negativi. A giugno la sconfitta alle comunali di Frosinone (la terza consecutiva), a settembre la performance per nulla esaltante alle politiche. Vietato perdere alla Provincia quindi.