Il sindaco ha mantenuto la doppia promessa: quella che l'azzeramento della giunta sarebbe durato pochi giorni e quella che la squadra di governo non sarebbe stata stravolta. E così è stato. Ieri, a stretto giro, Roberto Caligiore ha nominato la nuova giunta. Tutti gli assessori uscenti sono stati riconfermati, con la sola new entry di Angelo Macciomei nel posto lasciato vacante da Stefano Gizzi, "silurato" il 29 marzo scorso dopo il suo contestatissimo post pro Russia.

Macciomei, però, non ha avuto le deleghe che erano di Gizzi (cultura, beni culturali, biblioteca, rapporti con il consiglio comunale). Al neo assessore è stata infatti conferita la delega ai lavori pubblici e al project financing. Incarichi confermati per gli altri assessori, a ribadire la bontà del lavoro svolto dall'esecutivo uscente in questo secondo mandato di Caligiore. A Federica Aceto, alla quale è stato riassegnato il ruolo di vicesindaco, va la delega alle politiche sociali, integrazione socio-culturale, rapporti con le associazioni; a Ginevra Bianchini l'urbanistica, i rapporti con le istituzioni, la Regione Lazio e gli enti territoriali; a Riccardo Del Brocco la delega all'ambiente, decoro urbano, parchi e giardini, tutela e salvaguardia del territorio; a Mario Sodani quella alla pubblica istruzione, servizi scolastici, trasporto pubblico locale e trasporto scolastico, edilizia scolastica, università.

In consiglio comunale, al posto di Macciomei, entrerà il giovane Alessio Patriarca (primo dei non eletti della lista della Lega), al quale verrà affidata la delega alla cultura, mentre Pasquale Bronzi (altro consigliere leghista) aggiungerà alle sue anche la delega alla biblioteca che fu di Gizzi. «Come già avevo detto, la nomina della nuova giunta spazza via tutte le illazioni che erano state fatte relativamente a fantomatici dissapori politici o velleità di stampo personale - ha commentato il sindaco - È stato un momento di confronto con i gruppi consiliari per fare il punto sul tanto già fatto, come d'altronde avevo annunciato al momento del mio secondo mandato, e su quanto ancora c'è da fare».

Nessuna crisi, dunque: «La mia maggioranza è viva, vegeta e più forte che mai, proprio perché abituata al confronto delle idee e non abbarbicata sulle poltrone come qualcuno vuol far credere ai cittadini - ha aggiunto Caligiore - Dunque nessun blocco dell'azione amministrativa dovuto all'azzeramento della giunta, ma solo un nuovo e più potente slancio propulsivo sugli obiettivi da raggiungere e che sono ben fissati nelle nostre agende. Quindi ora ci rimetteremo tutti a lavorare a testa bassa per quella che è la mia idea di città e per i cittadini che restano sempre l'unico giudice del nostro operato amministrativo. Auguro a tutti i membri della mia giunta un buon lavoro - ha concluso il primo cittadino - ben conscio che non deluderanno né me né i ceccanesi».