Da tecnico del Comune di Sora a sindaco. Potrebbe essere questo il percorso dell'ingegnere Eugenia Tersigni, 47 anni, oggi dirigente tecnico della Provincia, che con "Sora nel cuore" (questo il suo slogan) ha abbracciato tutta la città nel lungo tour condotto nei vari quartieri presentando la sua squadra.
Cinque le liste a suo sostegno. Al primo turno ha ottenuto il 27,21% dei voti. Tenta ora di scavalcare l'avversario al ballottaggio. L'abbiamo intervistata.
Che cosa ha in cantiere per rilanciare Sora?
«Abbiamo progetti che si integrano l'uno con l'altro e che vanno dall'ordinaria amministrazione alla grande progettualità. Abbiamo messo nero su bianco i nostri progetti nel programma elettorale che invitiamo tutti a leggere. Perché riteniamo essenziale lavorare insieme ai nostri concittadini. Da soli non si va da nessuna parte, insieme possiamo farcela».
E per il decoro urbano che cosa intende fare?
«Nella nostra visione di città c'è una Sora pulita, ordinata, con tanti alberi e fiori che oltre all'estetica guardi all'ambiente urbano. Attenzione particolare sarà data a tutto il verde e al nostro patrimonio viario. È necessaria una cura costante e ordinata anche del fiume. Massima attenzione va data inoltre alle zone non centrali della città, con manutenzioni che garantiscano il corretto deflusso delle acque, cigli falciati e puliti, ambienti organizzati».
Per l'utilizzo delle strutture sportive che pensa di fare?
«Vogliamo che le strutture sportive presenti sul nostro territorio siano innanzitutto fruibili, e lo siano per la cittadinanza tutta. Troppo spesso abbiamo visto ragazzi che giocano in strada perché non hanno spazi idonei a disposizione per praticare sport. Questo non è possibile anche in considerazione che ci sono anche impianti realizzati e mai ancora aperti».
Veniamo alla sicurezza delle scuole: che cosa propone?
«La scuola è una delle nostre priorità, così come la sicurezza degli edifici che ospitano i nostri figli. Da un punto di vista strutturale sicuramente c'è molto da fare. Bisogna innanzitutto completare i lavori già avviati e rimasti ancora incompiuti, ma bisogna anche intervenire per adeguarci alle normative più recenti. Interverremo sia sulla sicurezza strutturale che sulla sicurezza interna».
Che posizione ha sulla questione del consorzio di bonifica "Conca di Sora"?
«Siamo al fianco della cittadinanza riguardo gli aumenti del canone. Se l'unica soluzione per tutelare i sorani sarà uscire dal perimetro di contribuenza lo faremo senza riserve. Approfondiremo la questione attraverso un'analisi scrupolosa perché per noi Sora e i sorani sono al primo posto».
Per il cimitero che programmi ha in mente?
«Prevediamo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per rendere il cimitero decoroso e privo di barriere architettoniche. Riguardo all'infinito problema dell'appalto di via Cocorbito, ricordiamo che è l'ennesima eredità disastrosa lasciata a Sora dall'amministrazione di Enzo Di Stefano, che fece il bando, decise per lo sdoppiamento dell'appalto, scrisse il contratto e approvò tutti gli atti correlati. Ci impegneremo per risolvere definitivamente questo problema».
Che cosa intende fare con la scuola progettata da Piano?
«Il progetto verrà continuato perché è una opportunità per il nostro territorio. E poi ormai il mattatoio è stato abbattuto tramite mutuo e l'iter procedurale è in uno stato avanzato. Ho appreso che c'è un piano di caraterrizzazione: da ingegnere ambientale sarò particolarmente attenta a questo aspetto».
Il mercato resterà in centro?
«Serve una riflessione sulla sua organizzazione. Ma i cambiamenti non avverranno a caso, sarà necessario un piano del traffico che tenga conto del territorio e delle necessità, nonché della sicurezza. Tale piano dovrà coinvolgere anche l'area mercato».
Parità e rispetto di genere.
«Il diritto alle pari opportunità, il rispetto di genere sono per noi precondizione necessaria alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza. In quest'ottica daremo ampio spazio alle iniziative che hanno questa finalità, anche nelle scuole».
Perché chiede il voto?
«Mi auguro che i sorani comprendano il senso del nostro impegno volto a ridare dignità alla città. Puntiamo su un vero cambiamento con una squadra di persone che amano profondamente il territorio. Scegliere noi significa impedire che la città torni alla politica di trent'anni fa».