Il conto alla rovescia per la presentazione delle liste sta per terminare e nel centrodestra cresce l'ansia di non farcela a rimettere insieme i cocci dopo il pandemonio culminato con la rinuncia di Giuseppe Ruggeri a guidare la coalizione da candidato sindaco. È ormai un lontano ricordo la firma di tutti i partiti, con i rispettivi simboli, in calce alla "foto del patto" che immortalava l'oculista sorano in primo piano con la sua "squadra" alla spalle. Ruggeri è stato invece abbandonato e messo all'angolo. Per di più in extremis, quando manca una settimana alla presentazione delle liste. A farlo fuori è stato il leghista Lino Caschera, che ha finito per trascinare i partiti della coalizione sotto il suo alveo. E probabilmente sarà proprio lui il nuovo candidato sindaco del centrodestra.

Il suo nome è stato posto sul tavolo e potrebbe spuntarla in queste ore decisive. Se così fosse, bisognerebbe capire se la sua candidatura verrebbe indicata in quota Lega oppure no, visto che a tutt'oggi il direttivo cittadino del Carroccio è commissariato proprio a causa dello strappo di Caschera su Ruggeri. Insomma, c'è grande confusione. Tanto più che si discute anche di una possibile alternativa a Caschera rappresentata da Federico Altobelli, proposto dall'Udc.
Contatti e riunioni si susseguono a ritmo forsennato.
Ore difficili anche nella coalizione di centrosinistra che registrerebbe alcune defezioni.

La candidata sindaco Maria Paola Gemmiti non sembra però intenzionata a fare un passo indietro. Al lavoro per chiudere le liste anche Valeria Di Folco del M5s, Eugenia Tersigni per "Sora nel cuore" e il sindaco uscente Roberto De Donatis. Intanto il gruppo che sostiene Luca Di Stefano interviene sul tema delle barriere architettoniche: "In passato poco si è fatto per rendere Sora accessibile a tutti i diversamente abili, le rampe per i marciapiedi ci sono solo sul corso Volsci e in poche altre vie principali.

Nei parchi non esistono panchine inclusive né giochi che permettano una socialità per tutti i bambini. Tanto c'è da fare e programmare. Quello che si vuole proporre ai cittadini sorani per il futuro è un'idea di città che tenga presente le difficoltà dei singoli e migliori l'integrazione. Parchi gioco inclusivi, percorsi urbani accessibili alle carrozzine e ai passeggini, incrementando spazi di sosta per disabili e donne "in dolce attesa".