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Il ritratto

Il magico mondo di una realtà astratta con l'arte di Emilia Di Stefano

L'artista porta avanti una visione che rimanda all'illusione e al sogno. Le tonalità del colore sono tanto intense e specifiche quanto esili e garbate

Il magico mondo di una realtà astratta con l'arte di Emilia Di Stefano

La sua pittura colorata e vivace viene quasi sradicata dalla tela per essere isolata in un solo elemento circondato, che segna le silhouette di un mondo avverso, desolato, di lavoro e violenza. Nei lavori di Emilia Di Stefano, ogni elemento sembra ritagliato, definito esattamente nei suoi precisi contorni a incastro, con gli altri elementi della composizione immaginale.
E un intero mondo fiabesco e incantato sembra animarsi ad emblema perenne per il nostro sguardo. Sono colori ben studiati, vividi, acrilici, che hanno un potere di pigmento molto alto. La prima impressione che si ha nel guardare le sue opere, è un sentimento di gioia. Emilia Di Stefano anche in tale frangente, accompagna lo spettatore nel suo universo fantastico e surreale. Un mondo fiabesco e magico. Come un cantastorie visionario, l'artista affresca una realtà inesistente, in un tripudio di gioia e colori meravigliosi, in un ambiente che rammenta quello dei sogni. Quasi un racconto letterario e grafico che, si compenetra su una tela, dove un gioco di colori forti e prorompenti, stesi lungo la grande composizione pittorica e narrativa spazio-temporale, movimentano la passione comunitaria, la quale si invera nella sua velocità dinamica quasi a ripercorrere le suggestioni di un latente futurismo.

Le cromie vivaci e le superfici animate da compatte campiture, non devono però tranne in inganno, e stimarla come una pittura "leggera", facile, perché, dietro la seduzione della semplicità, la trasparente vocazione creativa si configura in formulazioni del linguaggio plastico, ove l'inclinazione classica e l'impeto innovante, finalizzano uno spazio esistenziale dalle liriche aperture, pervaso da squarci idealistici, come proiezione visiva d'una realtà astratta. Formidabile è la sua capacità di organizzare forme, colori e, armonizzarli talvolta con vegetazioni fantastiche che rendono l'opera come una sorta di finestra verso un universo parallelo, visitabile solo con la fantasia, con i sogni o la magia dei ricordi e della memoria.

Ci piace sottolineare il personalissimo stile dell'artista in esame, la quale ci appare in perfetta simbiosi con le ragioni profonde che animano la sua poetica, il suo continuo bisogno di sperimentare nuove tecniche e nuovi linguaggi. Al pari di un viaggiatore dello spazio che non trovi sosta, l'artista visita con l'immaginazione del visionario, scenari che sembrano fuoriuscire da una mitologia moderna, cardine della sua solida cifra stilistica.
Emilia Di Stefano, porta avanti la propria visione e interpretazione metafisica e surrealista dell'arte, esprimendosi attraverso forme e colori che rimandano al mondo dell'illusione e del sogno, espresso attraverso segni cromatici di grande effetto.
Le tonalità del colore sono tanto intense e specifiche, quanto esili e garbate, i suoi giochi di colori, raccontano una visuale soggettiva che si rivela nella sua volontà ludica di ricercare e sperimentare nuove forme e spazi, dove tutte le linee ed i tratti si sovrappongono con armonica precisione alla riga opposta, generando un risultato finale in perfetta sincronia. La stessa artista è inserita nel volume 3 di "Itinerari d'Arte".
Emilia Di Stefano porta avanti la propria visione dell'arte esprimendosi attraverso forme e colori che rimandano al mondo dell'illusione e del sogno.

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