Cronaca
31.12.2025 - 09:00
7 gennaio. Travolto da un’auto pirata a Ceccano. Aldo Bruni muore dopo una lunga agonia
Martedì 7 gennaio. Aldo Bruni, settant’anni, residente a Ceccano, sta attraversando via Dante Schietroma, davanti alla scuola “Passo del Cardinale”, dove si è recato per andare a prendere il nipote, quando viene travolto da una Fiat Punto. L’impatto è violento e il conducente dell’auto, una donna di quarantatré anni successivamente individuata, non si ferma a prestare soccorso, allontanandosi dal luogo dell’incidente. Grazie ai filmati della videosorveglianza e alle informazioni raccolte sul posto, polizia locale e carabinieri riescono a rintracciare la donna poche ore dopo. Aldo Bruni, subito soccorso, viene trasferito in condizioni gravissime all’ospedale San Camillo di Roma. Morirà qualche giorno dopo. La donna verrà indagata per omicidio stradale.
11 marzo. Processo per l’omicidio di Serena. La Cassazione annulla la sentenza
La Corte di Cassazione annulla la sentenza di assoluzione di secondo grado per Franco, Marco e Anna Maria Mottola nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone e dispone un nuovo giudizio davanti a una Corte d’assise d’appello in diversa composizione. Accolto, dunque, il ricorso presentato dalla Procura generale di Roma, che aveva contestato la decisione dell’appello ritenendola affetta da gravi carenze motivazionali e violazioni di legge. Dopo due assoluzioni con formula piena, in primo e secondo grado, il caso torna così indietro, riaprendo uno dei cold case più noti e controversi d’Italia, a ventiquattro anni dalla morte della giovane di Arce. La decisione riaccende le speranze delle parti civili e apre ufficialmente la strada a un processo d’appello bis. Si torna in aula il 21 ottobre.
19 marzo. Sparatoria allo Shake bar. Vent’anni di reclusione per Mikea Zaka
Si conclude con una condanna a vent’anni di reclusione il processo per la sparatoria avvenuta il 9 marzo 2024 allo Shake bar, nella centralissima via Aldo Moro, a Frosinone. Il gup Antonello Bracaglia Morante infligge la pena a Mikea Zaka, ventitreenne albanese, accusato di aver ucciso Kasem Kasmi, ventisette anni, e di aver ferito gravemente altre tre persone. Secondo l’accusa, Zaka aveva esploso almeno sei colpi con una pistola calibro 7,65 detenuta illegalmente: due avevano colpito al cuore e al polmone la vittima, causandone la morte, mentre gli altri ferirono il fratello Ervin Kasmi e i fratelli Klevin e Alvider Hidraliu. L’imputato si era costituito poche ore dopo e aveva ammesso i fatti.
5 aprile. Cade dal monopattino. Muore lo studente universitario Charles
A terra in viale Bonomi, con graffi ed escoriazioni sul volto, sulle mani e su altre parti del corpo poco dopo l’una della notte. Ad allertare i soccorsi alcuni passanti. In prima battuta non sembra nulla di particolarmente grave. Qualche ora più tardi, invece, Charles Yeboah Baffou, 24 anni, originario del Ghana, studente universitario a Cassino, muore. I soccorsi, l’ingresso all’ospedale “Santa Scolastica” dopo una quarantina di minuti dall’incidente, poi le prime visite e le dimissioni con una prognosi di “zero giorni”. Ma Charles sarebbe rimasto su una barella in uno dei corridoi lamentando ancora dolori. Quindi, una nuova valutazione e il tentativo di salvarlo in sala operatoria: tutto vano. Sette inizialmente i camici bianchi finiti nell’inchiesta. Ora a rischiare il processo è soltanto uno dei medici.
20 giugno. Delitto di Romina De Cesare. Definitivi i 24 anni per Ialongo
Il giorno dei patroni di Frosinone, San Silverio e Sant’Ormisda, arriva la condanna definitiva per Pietro Ialongo, accusato del femminicidio dell’ex fidanzata Romina De Cesare. Un delitto avvenuto la notte tra il 2 e il 3 maggio 2022 nell’appartamento che i due, originari del Molise, condividevano in via del Plebiscito. Pietro Ialongo, quarantunenne, nato a Pesaro, dovrà scontare una pena di 24 anni, la stessa inflittagli dalla Corte d’assise di Frosinone e confermata in appello e in Cassazione. Sono le telecamere della zona a immortalare Romina che rientra per l’ultima volta a casa dopo una serata trascorsa fuori e Pietro che esce in tutta fretta, una decina di minuti dopo, per dirigersi, con propositi suicidi (dirà lui) verso il mare dove l’indomani sarà fermato dai carabinieri a Sabaudia.
21 giugno. Strage sulla Casilina a Frosinone. Quattro vite spezzate
Due coppie di amici. Stesso destino. Perdono la vita in un terribile incidente, poco dopo la mezzanotte, sulla Casilina a Frosinone, al confine con Torrice. Le auto su cui viaggiano si scontrano. Ridotte a un ammasso di lamiere. A perdere la vita Franco Ricci,
di 71 anni, originario di Ceprano e residente a Frosinone, Maurizio Arduini, di 65 anni, del capoluogo, a bordo di una Mercedes, e Danilo Cantagallo, di 30 anni, anche lui di Frosinone, e Gianni Fiacco, di 25 anni, originario di Pofi e residente a Torrice. Questi ultimi sono su un’Alfa Romeo 147. L’impatto è violentissimo, muoiono tutti sul colpo. I medici intervenuti sul posto, insieme alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco, non possono fare nulla per strapparli alla morte. Una tragedia senza fine.
1 ottobre. Aereo dell’Aeronautica cade a Sabaudia. Muoiono l’istruttore e l’allievo
Disgrazia nei cieli pontini. Un velivolo della scuola di volo del 70° Stormo dell’Aeronautica Militare di Latina precipita nel bosco del Parco nazionale del Circeo, a nord di Sabaudia. Niente da fare per i due militari a bordo. Le vittime sono il colonnello Simone Mettini, 48 anni, comandante del reparto e istruttore di volo, e l’allievo pilota Lorenzo Nucheli, che avrebbe compiuto 19 anni due settimane dopo, di Serrone, figlio dell’ex sindaco Natale. L’aereo, un Siai-Marchetti T-260B, era decollato da pochi minuti dall’aeroporto militare “Comani” di Latina Scalo per una missione addestrativa. Per cause ancora da accertare, il velivolo avrebbe improvvisamente perso il controllo, precipitando quasi in verticale e incendiandosi all’impatto con il suolo. I due aviatori non hanno avuto il tempo di lanciare l’allarme né di attivare la procedura di emergenza.
25 novembre. Omicidio di Thomas Bricca. Processo in Corte d’assise d’appello
Omicidio di Thomas Bricca, la procura generale chiede l’ergastolo per Roberto e Mattia Toson.
Davanti alla Corte d’assise d’appello di Roma si apre il processo per il delitto avvenuto ad Alatri il 30 gennaio 2023 quando da uno scooter, al Girone, vengono esplosi dei colpi di pistola, uno dei quali ha ucciso Thomas Bricca. Per la procura di Frosinone a sparare è stato Mattia Toson, passeggero del T-max condotto dal padre Roberto. Una ricostruzione avallata in primo grado dalla Corte d’assise di Frosinone che il 10 marzo ha inflitto l’ergastolo a Roberto e 24 anni a Mattia. Il prossimo 9 gennaio è prevista la decisione della Corte d’assise d’appello. È stata chiesta la conferma dell’ergastolo per Roberto e l’aumento di pena da 24 anni all’ergastolo per il figlio Mattia.
26 novembre. Processo per l’omicidio di Willy. Ergastolo confermato per Marco Bianchi
Confermato l’ergastolo per Marco Bianchi, mentre il fratello Gabriele dovrà affrontare un altro processo d’appello, il terzo, per riesaminare le attenuanti che ne hanno ridotto la pena a 28 anni di reclusione. È questa la decisione dei giudici della quinta sezione penale della Corte di cassazione al termine dell’udienza che si è svolta a Roma per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane cuoco di Paliano ucciso di botte la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro. La richiesta di celebrare un nuovo processo d’appello per riconsiderare la condanna comminata a Gabriele è stata avanzata dal procuratore generale Luigi Birritteri, che contesta le attenuanti generiche a compensazione dell’aggravante dei futili motivi che ne hanno ridotto la pena.
20 dicembre. La tragedia di Natale a Ceccano. Tre morti in un incidente
È la notte tra il 19 e il 20 dicembre. Sono da poco passate le 2. Sulla strada regionale 637, al bivio per Colle Leo, nel territorio di Ceccano, nel violento scontro tra una Fiat Punto e un’Alfa 147 perdono la vita Andrea Lombardi, 18 anni, e Luigi Ferrante, 40 anni. Il primo rientrava da una festa con alcuni amici, l’altro era tornato dal Brasile per trascorrere le festività con la famiglia. L’impatto è devastante. Per i due conducenti ogni tentativo di soccorso è inutile. Tre giovani che viaggiavano con Andrea vengono trasportati d’urgenza negli ospedali di Roma e Frosinone. Uno è in condizioni disperate. E infatti tre giorni dopo l’incidente anche Alessandro Di Rita, compagno di scuola di Andrea, non ce la fa. Una tragedia che sconvolge Ceccano, Castro dei Volsci e Vallecorsa e colora di nero le feste di Natale.
28 dicembre. Spara a un cinghiale e lo crede morto. Si avvicina ma l’animale lo uccide
Una tragica battuta di caccia nel territorio di Vallemaio, in cui perde la vita Luigi Rotondo, pensionato di 74 anni residente a Cassino. L’uomo, molto conosciuto in città, era un appassionato cacciatore e coltivava da sempre la passione per la falegnameria, attività che svolgeva per hobby. Secondo la ricostruzione dei fatti, Rotondo stava partecipando a una battuta di caccia quando avrebbe esploso un colpo contro un grosso cinghiale. Convinto di aver abbattuto l’animale, si sarebbe avvicinato, ma il cinghiale, ancora vivo, lo ha improvvisamente caricato con violenza. Nell’attacco l’uomo è rimasto gravemente ferito: l’animale gli avrebbe reciso l’arteria femorale. I compagni di squadra hanno subito lanciato l’allarme ma ogni tentativo di salvargli la vita si è rivelato inutile.