Frosinone
14.12.2025 - 12:45
Luciano Fontana dialoga con Giuseppe Biazzo, Corrado Savoriti,Gianluigi Raponi e Pamela Morasca - Foto massimo scaccia
Il futuro dell’informazione e il ruolo delle nuove tecnologie, le dinamiche geopolitiche e i grandi cambiamenti economici, l’importanza di investire sui giovani e di una formazione mirata, fino alla crisi demografica e al tema dell’immigrazione da regolarizzare e della formazione internazionale come possibile risposta: è stato un confronto a 360 gradi quello ospitato venerdì da Unindustria Frosinone, con uno dei figli illustri della città. Protagonista dell’incontro il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, che nel capoluogo ciociaro è nato e ha studiato fino al liceo.
«Per me è sempre un onore avere un dialogo non solo con la città in cui sono nato e cresciuto – ha esordito Fontana – ma anche con realtà importanti. La realtà imprenditoriale della provincia di Frosinone – ha argomentato – ha una collocazione tale, nello scenario nazionale, che la rende una realtà positiva, che sfata tanti pregiudizi e mitologie su quello che è il mondo produttivo italiano».
Sollecitato dal presidente di Unindustria Frosinone Corrado Savoriti sul futuro del giornalismo nell’era dei social e dell’intelligenza artificiale, Fontana ha poi delineato un quadro in veloce evoluzione. «Ci siamo trovati di fronte a due sfide – ha detto – La prima è ritagliarsi un ruolo credibile in un panorama informativo in cui le notizie provengono da innumerevoli fonti. La seconda riguarda il trasferimento della qualità storica del giornale sulle nuove piattaforme». Fontana ha, dunque, rimarcato che ogni lettore, indipendentemente dal mezzo utilizzato, deve poter accedere a un’informazione di pari qualità. Un principio, questo, che richiede una ristrutturazione dei prodotti editoriali e l’elaborazione di nuove linee operative.
Il discorso si è poi nuovamente spostato sull’economia locale, sulla quale ha proposto una riflessione il presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo che, sottolineando come l’incontro abbia rappresentato l’occasione per fare il punto, al termine dell’anno, sulle attività portate avanti sia sul territorio sia nell’area più ampia del Lazio, ha ricordato come la regione sia seconda per prodotto interno lordo. «Il piano industriale del Lazio è una parte importante del nostro programma – ha detto – Abbiamo già fatto tanti passi avanti, e tanti ce ne sono da fare, per continuare a fare del Lazio una regione in cui riuscire a portare investimenti e sviluppare l’attività economica. È importante ricordarlo – ha aggiunto – perché spesso la narrazione sul Lazio è spesso quella di una regione centrata principalmente sulla pubblica amministrazione o sul turismo, mentre sappiamo che ha una grande forza industriale».
Sulla stessa linea anche il presidente della Piccola industria di Unindustria Frosinone, Gianluigi Raponi, che ha richiamato l’attenzione sul contesto economico internazionale e sulle capacità del sistema produttivo locale, oltre che italiano, di reagire alle crisi.
Ha parlato di un momento per fermarsi a riflettere sul quadro attuale e sulle prospettive future, anche Corrado Savoriti: «Viviamo in un’epoca in cui lo scenario socio-economico cambia di ora in ora, quindi fermarsi a riflettere e avere un dibattito con chi viene da questo territorio, ma soprattutto ha una visione ampia, essendo direttore di una delle testate giornalistiche più importanti che abbiamo in Italia, ci può aiutare ad aprire gli occhi su scenari che cambiano quotidianamente».
Concludendo l’incontro, Fontana ha richiamato l’importanza di creare spazi di informazione basati su competenza e credibilità: «Ci sono momenti in cui si ha bisogno di scogli a cui aggrapparsi – ha detto – in cui l’informazione venga selezionata, le firme siano quelle giuste, le competenze siano espressione di serietà e i commenti facciano capire che il mondo è molto più vario di quello che si può pensare».
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