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Disabilità, parte la riforma

All’auditorium “Cesare Baronio” l’incontro per un cambiamento epocale: il “Progetto di Vita”. Il direttore dell’Aipes Ottaviani: «La nostra provincia tra le nove scelte per il processo di sperimentazione»

Disabilità, parte la riforma

Maurizio Loreto Ottaviani, direttore generale del Consorzio Aipes

Un appuntamento di respiro regionale, per fare il punto su un cambiamento epocale nel modo di concepire la presa in carico delle persone con disabilità.

È quello che si terrà il domani, a partire dalle ore 9, all’auditorium “Cesare Baronio”, dove andrà in scena l’evento “La forza di essere: inclusione, diritti e progetto di vita. Dal D.Lgs 62/2024 alla Carta di Solfagnano: un cammino condiviso nel territorio della sperimentazione”, organizzato dal Consorzio Aipes nell’ambito della giornata internazionale delle persone con disabilità e patrocinato dal Ministero della disabilità.

Previsto un confronto approfondito sulla riforma che introduce il “Progetto di vita” personalizzato e partecipato come fulcro dei servizi. Un modello che mette al centro la persona stessa, in base ai suoi desideri e alle sue aspettative.
All’evento parteciperanno istituzioni del territorio, Regione Lazio, Asl, scuola, centri per l’impiego e associazioni, con l’obiettivo di consolidare la rete. Centrale il tema della continuità degli interventi lungo tutto l’arco della vita, uno dei pilastri dell’emendamento.

«La riforma della disabilità – spiega il direttore del Consorzio Aipes Maurizio Ottaviani – viene fuori dal PNRR, che ha previsto la revisione sia della normativa sui disabili (D.Lgs 62/2024) che di quella sugli anziani (D.Lgs 29/2024)». Poi prosegue: «La provincia di Frosinone rientra tra le nove che sono state individuate dal Ministero per la sperimentazione, con l’obiettivo di testare questo cambiamento. Profondamente modificato è il sistema di accertamento: non sarà più un processo basato solo sulla valutazione medica, ma integrerà operatori sociali e utilizzerà indicatori internazionali come ICF e ICD».
Un cambiamento, sottolinea il direttore, che ribalta il paradigma dei servizi: «È un passaggio epocale: si supera l’idea di un progetto predisposto da un ente pubblico. Oggi è la persona con disabilità che sceglie quale offerta vuole dai servizi. Saranno i servizi stessi poi a doversi adeguare e garantire risposte a queste richieste».

La valutazione del “Progetto di vita” sarà affidata a un’unità multidisciplinare composta dalla persona con disabilità, dalla famiglia, dalla sanità, dai servizi sociali e dalla scuola. «La persona con disabilità avrà il diritto di fare della sua vita il percorso che vuole» evidenzia Ottaviani, che così sintetizza il cuore della riforma.
Tra gli aspetti innovativi, anche una revisione del linguaggio: «L’emendamento abolisce termini soft come “diversamente abile” o “handicap”. Si userà esclusivamente la locuzione “persona con disabilità”. Sta a noi rimuovere le limitazioni per permettere a queste persone di vivere dignitosamente».

Un evento, dunque, che trasmette un segnale chiaro: il territorio della provincia di Frosinone vuole essere protagonista di una trasformazione culturale e operativa, che mette davvero al centro la persona con disabilità e il suo diritto a un progetto di vita libero, autodeterminato e rispettoso delle sue aspirazioni.

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