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Batosta Tari, il rincaro delle bollette infiamma lo scontro politico

L’opposizione incalza sulle bollette dei rifiuti: rincari inaccettabili per un servizio scadente L’amministrazione ribatte: costi di smaltimento cresciuti con tariffe stabilite dalla Saf. Le cifre

Batosta Tari, il rincaro delle bollette infiamma lo scontro politico

Il rincaro delle bollette del servizio rifiuti agita il clima politico nella città dei papi

Il peso delle bollette della Tari infiamma lo scontro politico, con l’opposizione che attacca e la maggioranza che replica. Il gruppo di minoranza “LiberAnagni” parla di un “servizio di raccolta dei rifiuti in proroga dal 2023 e di qualità sempre più scadente”. E aggiunge che “il contratto con la società De Vizia prevedeva interventi precisi e strutturali, tra cui la creazione di un’isola ecologica che ad oggi non è ancora stata realizzata. Anno dopo anno si ripete lo stesso copione: la Tari aumenta e il servizio peggiora”.

Da parte sua, in una nota l’amministrazione spiega il perché degli aumenti: “Da novembre 2025 è iniziata la riscossione della Tari relativa all’anno in corso, mentre ad agosto si era concluso il pagamento della Tari 2024. Questa non è una scelta discrezionale del Comune, ma un obbligo di legge. Le norme sulla gestione delle entrate impongono infatti che i tributi vengano riscossi nello stesso esercizio finanziario in cui vengono accertati”.

Il Comune ricorda che “negli anni passati si è sempre pagata la Tari dell’anno precedente, cioè con un anno di ritardo. Una prassi consolidata ma anomala, che non rispecchiava quanto previsto dalla normativa. L’amministrazione ha ritenuto necessario correggere e riallineare questa situazione, riportando il sistema di riscossione entro i tempi stabiliti dalla legge”.
Il Comune cita poi il “bonus sociale” introdotto da Arera con agevolazioni per le famiglie in difficoltà economica: “Per poter applicare correttamente questo bonus, la riscossione deve avvenire nell’anno di riferimento. Se si fosse mantenuto il vecchio sistema, molte famiglie non avrebbero potuto usufruirne. Per questa ragione, il consiglio comunale, con la delibera 31 del 4 settembre 2025, approvata all’unanimità, ha deciso di uniformarsi alla normativa, prevedendo rate ogni due mesi oppure la possibilità di pagare tutto in un’unica soluzione entro maggio 2026”.

Sull’aumento delle tariffe, l’amministrazione alza le mani: “È giusto dirlo chiaramente: l’amministrazione comunale non ha la facoltà di stabilire in modo arbitrario l’importo della Tari. La legge obbliga tutti i Comuni a coprire interamente il costo della raccolta e smaltimento dei rifiuti attraverso le tariffe pagate dai cittadini. Non è possibile utilizzare altre entrate comunali per compensare gli aumenti. Il rincaro deriva dall’aumento dei costi di smaltimento stabiliti dalla Saf, la società provinciale che gestisce gli impianti. I numeri sono eloquenti: nel 2005 smaltire una tonnellata di rifiuto indifferenziato costava 79,20 euro; nel 2024 costava 186,01 euro; e da luglio 2025 siamo passati a 239,53 euro, con un incremento di circa il 30% in pochi mesi. È un aumento deciso a livello sovracomunale, che inevitabilmente si riflette anche sulle bollette dei cittadini”.

Quanto alla qualità del servizio di raccolta dei rifiuti, il Comune assicura di esercitare “un controllo costante sull’operato della ditta incaricata, intervenendo quando necessario per richiamare al rispetto degli obblighi contrattuali. Parallelamente, è in corso la definizione del progetto per l’isola ecologica. Non si tratta di un progetto abbandonato, ma di un iter complesso che ha richiesto ulteriori verifiche tecniche e autorizzative, indispensabili per garantirne la piena regolarità”.
Infine una stoccata all’opposizione: “È naturale che esprima le proprie critiche. Tuttavia, ci sono ambiti nei quali non ci si può permettere di dire tutto e il contrario di tutto. Ci sono materie, come la gestione dei tributi, per le quali l’amministrazione è chiamata semplicemente ad applicare la legge. L’amministrazione è consapevole che l’aumento della Tari rappresenta un impegno economico per i cittadini. Tuttavia, è convinta che, entro un paio d’anni, sarà possibile invertire questa tendenza grazie a una gestione più efficiente del servizio. In questa direzione si sta anche potenziando la lotta all’evasione”.

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