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Cronaca

Anche il calcio ricorda Paolo

Da Formia a Palermo giovani e associazioni impegnati nel diffondere l’impegno contro il bullismo. Ancora striscioni, palloncini e volantini: la morte del quindicenne ha sconvolto l’Italia intera

Anche il calcio ricorda Paolo

La storia di Paolo, il minore che si è tolto la vita la scorsa settimana a SS. Cosma e Damiano, è ormai al centro di tantissime iniziative. Una storia che ha sconvolto il sud Pontino, il Cassinate (la famiglia di Paolo è originaria di Cassino) così come l’Italia intera, con una risonanza mediatica impressionante. Dopo la fiaccolata dell’altra sera e la messa dell’ottavario che si è celebrata ieri mattina, la figura di Paolo è stata al centro di diversi eventi: filo conduttore, un impegno condiviso per dire no al bullismo. Anche durante la tappa principale della fiaccolata dell’altra sera, sotto l’abitazione della famiglia Mendico, uno striscione ha ricordato qual era il motivo di tutta la serata: «Stop bullismo», la parola feroce che da una settimana, da quando Paolo si è tolto la vita nella sua cameretta, gira per strade, tv e giornali, nelle case e nei bar.

La stessa che ieri ha riempito persino gli stadi, da Formia a Palermo, per non dimenticare. Ma anche per educare. Ieri mattina allo stadio di Maranola, a pochi minuti dall’incontro di calcio del campionato di Eccellenza tra Formia e Ottavia, i tifosi della squadra pontina hanno affisso uno striscione con la scritta “No al bullismo. Paolo Mendico riposa in pace”. Ma prima del fischio d’inizio, oltre a un minuto di raccoglimento, c’è stato l’intervento di Maria De Tata, responsabile dell’associazione “Mai più vittima”, che ha letto un messaggio contro il bullismo, distribuendo anche dei volanti. Un modo per sensibilizzare tutti coloro che stavano assistendo alla gara, anticipata anche dal lancio di palloncini bianchi in cielo. Sono stati minuti emozionanti, che sabato sono stati preceduti da un altro striscione affisso a Palermo dai tifosi della squadra sicula, prima dell’inizio del match col Bari.
Sul fronte delle indagini proseguono gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Formia, che già durante questa settimana dovrebbero ascoltare ancora delle persone. Tra queste potrebbe esserci l’altro fratello della famiglia Mendico. I familiari del ragazzo chiedono che si faccia luce sugli atti di bullismo che Paolo (il quale a dicembre avrebbe compiuto quindici anni) e confermano le diverse segnalazioni scritte e verbali presentate agli organi scolastici. Forse già nei prossimi giorni ci potrebbero essere i primi importanti sviluppi.

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