Spazio satira
Cassino
12.09.2025 - 13:00
Charles Baffour, morto a 24 anni, dopo una caduta dal monopattino
Charles, depositata nei giorni scorsi la relazione che contiene i risultati dell’autopsia. Un esame fondamentale per fugare ogni dubbio sul prematuro decesso dello studente Unicas, morto a soli 24 anni dopo essere caduto dal monopattino. Si tratta di accertamenti irripetibili e cruciali per stabilire con rigore scientifico se Charles poteva essere salvato. Ora si attende di conoscere il contenuto della relazione, ma anche la chiusura dell’inchiesta. Non è neppure escluso che il pm titolare dell’indagine, alla luce dei dati contenuti nella relazione, possa chiedere ulteriori attività. Nei mesi scorsi era stata avanzata istanza per una proroga per il deposito della relazione: i risultati dell’autopsia erano attesi in prima battuta all’inizio di luglio. Questo ha comportato che anche la chiusura delle indagini - di cui gli esami medico legali sono una parte fondamentale - subirà uno slittamento.
Charles Baffour, ormai prossimo alla laurea in “Economics and Entrepreneurship” - lo ricordiamo - è morto ad aprile scorso a 24 anni in ospedale, dopo una caduta dal monopattino. Vani i tentativi di salvarlo. Sette i medici finiti nell’inchiesta: attento lo studio delle posizioni, dei ruoli, delle attività svolte. Ma anche delle scelte eseguite e dei tempi. Il pm titolare dell’indagine aveva analizzato le risultanze delle attività svolte dagli uomini della Squadra di Polizia giudiziaria del Commissariato, prima della notifica di sette avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti medici del Santa Scolastica, coloro che - divisi almeno in due turni - hanno visitato e preso in carico Charles. Tutti chiamati a rispondere dell’ipotesi di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Attraverso l’autopsia e tutti gli altri accertamenti disposti dal pm si vuole stabilire l’esatta causa della morte ma anche se Charles si sarebbe potuto salvare: sotto la lente pure l’applicazione dei protocolli sanitari. Il pool dei legali (tra cui gli avvocati Eleonora Rea, Carlo Perna, Edoardo Cacace, Antonella Verrecchia, Ivan Casera e Dario De Santis) è pronto.
Accanto all’inchiesta della procura, era stata aperta anche un’inchiesta interna da parte della Asl e un’attività ispettiva sollecitata dalla Regione. Una morte, quella dello studente Unicas, che ha segnato profondamente il mondo accademico e studentesco e l’intera comunità, che è scesa in piazza con una toccante fiaccolata per chiedere “verità e giustizia”.
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