Cerca

Veroli

Incidente mortale, conducente positivo alla droga

Si aggrava la posizione dell’uomo che ha provocato l’incidente in cui ha perso la vita Romina Orzilli . Intanto ieri si è svolta l’autopsia sul corpo della donna. Indagini sulla strada priva di guard-rail

Incidente mortale, conducente positivo alla droga

La vittima dell’incidente stradale di venerdì scorso, Romina Orzilli

Ci sono diverse novità inerenti l’incidente stradale che, venerdì scorso, è costata la vita alla 50enne Romina Orzilli, residente a Veroli. La più eclatante è che il trentenne alla guida dell’Audi A3 che si è scontrata con la Citronen C2, condotta dalla donna, è risultato - dagli accertamenti svolti - essere positivo agli stupefacenti. Si aggrava, dunque, la posizione dell’uomo, indagato per omicidio stradale e indicato quale responsabile del sinistro mortale. Lo stesso, come si ricorderà, ha rischiato il linciaggio da parte delle prime persone accorse sul luogo dell’incidente e solo il tempestivo intervento dei carabinieri ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente.

Nel frattempo, la pm, dottoressa Emiliana Busto, ha conferito l’incarico per l’esame autoptico sulla salma della donna, che è stato effettuato nel primo pomeriggio di ieri. I risultati forniranno dati utili per comprendere la dinamica di quanto accaduto. Ad assistere i familiari della vittima, che era madre di tre figli, ci sono gli avvocati Tony Ceccarelli e Gianluca Befani,
Sempre in tema di dinamica, lo stesso pm ha conferito un secondo incarico ad un ingegnere esperto in cinematica per la ricostruzione di tutto il tragico episodio.

Il tratto della Strada provinciale Verolana nel quale è avvenuto l’incidente, in direzione Basciano, è infatti privo di guard-rail. La mancanza delle barriere protettive sarà oggetto di attenta valutazione da parte della Procura, non tanto per attenuare la posizione dell’indagato quanto invece per valutare ulteriori responsabilità da parte dell’ente (in questo caso la Provincia, ndc) sul quale grava l’obbligo di adeguamento della strada.

Per Giampiero Vellucci, il legale difensore del trentenne, un operaio anche lui residente a Veroli, l’assenza del guard-rail potrebbe rappresentare una concausa della morte di Romina Orzilli, poiché l’impatto tra l’A3 e la C2 ha determinato la caduta rovinosa dell’auto della donna in un burrone, non frenata eventualmente dalla barriera, provocando il decesso sul colpo della 50enne. Per la ricostruzione della dinamica completa del sinistro, ci comincerà oggi pomeriggio con l’esame dei veicoli coinvolti nell’incidente, mentre nei giorni a seguire i consulenti si recheranno sul posto dove Romina Orzilli ha purtroppo perso la vita. L'ultimo saluto alla donna domani alle 16 nella concattedrale di sant’Andrea a Veroli.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione