Spazio satira
Lo studio
22.07.2025 - 10:00
L’Italia, con il 15,2% di giovani Neet nel 2024, ragazzi tra 15 e 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione, si conferma al secondo posto in Europa dopo la Romania (19,4%), superando Lituania (14,7%) e Grecia (14,2%). Nonostante il calo rispetto al 16,1% del 2023 e al 19% del 2022, il Paese è lontano dall’obiettivo UE del 2030 di scendere sotto il 9%. Tra le città più colpite spicca Frosinone, con un allarmante 30,5% di Neet, secondo i dati Istat 2020, anno influenzato dalla pandemia ma indicativo di una tendenza consolidata.
Il fenomeno Neet, che frustra le aspirazioni dei giovani e limita il potenziale dell’Italia, assume una forte connotazione territoriale. Nel Mezzogiorno, città come Catania (42,0%), Palermo (39,8%), Napoli (37,3%), Messina (33,7%), Caltanissetta (32,1%), Agrigento (31,7%), Trapani (31,6%), Siracusa (31,5%) ed Enna (30,4%) registrano percentuali elevate. Frosinone, unico capoluogo del Centro tra i più critici, evidenzia un problema strutturale: la difficoltà di integrare i giovani nel sistema educativo e lavorativo. Al contrario, città come Belluno (16,1%), Pesaro (16,4%), Rimini (17,3%), Siena (17,6%) e Forlì (17,7%) mostrano valori più contenuti.
A Frosinone, il dato del 30,5% riflette un mix di carenze educative e occupazionali. In Italia, i diplomati sono a maggior rischio Neet (17,8%) rispetto a chi ha solo la licenza media (13,3%) o una laurea (11,8%). Questo evidenzia un sistema educativo che fatica a preparare i giovani a un mercato del lavoro sempre più orientato a competenze digitali. Le aree urbane densamente popolate, come Frosinone, mostrano un’incidenza Neet superiore (16%) rispetto a comuni rurali (14,4%) o a densità intermedia (14,7%). Nel Mezzogiorno, il fenomeno tocca il 23,3%, contro il 10,7% del Centro-Nord. Paesi come Paesi Bassi (4,9%) e Svezia (6,3%) hanno già raggiunto il target UE grazie a politiche inclusive.Per Frosinone e il Sud serve un intervento urgente: più orientamento, formazione mirata e opportunità lavorative per ridurre i Neet e valorizzare il talento giovanile.
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