Cerca

Lo studio

Tre giovani su dieci alla deriva. Frosinone nella top ten della statistica dei neet

Ragazzi che non lavorano, non studiano, non si formano. Il capoluogo sconta forti difficoltà di integrare persone tra 15 e 29 anni nel sistema educativo e lavorativo

Tre giovani su dieci alla deriva. Frosinone nella top ten della statistica dei neet

L’Italia, con il 15,2% di giovani Neet nel 2024, ragazzi tra 15 e 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione, si conferma al secondo posto in Europa dopo la Romania (19,4%), superando Lituania (14,7%) e Grecia (14,2%). Nonostante il calo rispetto al 16,1% del 2023 e al 19% del 2022, il Paese è lontano dall’obiettivo UE del 2030 di scendere sotto il 9%. Tra le città più colpite spicca Frosinone, con un allarmante 30,5% di Neet, secondo i dati Istat 2020, anno influenzato dalla pandemia ma indicativo di una tendenza consolidata.

Il fenomeno Neet, che frustra le aspirazioni dei giovani e limita il potenziale dell’Italia, assume una forte connotazione territoriale. Nel Mezzogiorno, città come Catania (42,0%), Palermo (39,8%), Napoli (37,3%), Messina (33,7%), Caltanissetta (32,1%), Agrigento (31,7%), Trapani (31,6%), Siracusa (31,5%) ed Enna (30,4%) registrano percentuali elevate. Frosinone, unico capoluogo del Centro tra i più critici, evidenzia un problema strutturale: la difficoltà di integrare i giovani nel sistema educativo e lavorativo. Al contrario, città come Belluno (16,1%), Pesaro (16,4%), Rimini (17,3%), Siena (17,6%) e Forlì (17,7%) mostrano valori più contenuti.

A Frosinone, il dato del 30,5% riflette un mix di carenze educative e occupazionali. In Italia, i diplomati sono a maggior rischio Neet (17,8%) rispetto a chi ha solo la licenza media (13,3%) o una laurea (11,8%). Questo evidenzia un sistema educativo che fatica a preparare i giovani a un mercato del lavoro sempre più orientato a competenze digitali. Le aree urbane densamente popolate, come Frosinone, mostrano un’incidenza Neet superiore (16%) rispetto a comuni rurali (14,4%) o a densità intermedia (14,7%). Nel Mezzogiorno, il fenomeno tocca il 23,3%, contro il 10,7% del Centro-Nord. Paesi come Paesi Bassi (4,9%) e Svezia (6,3%) hanno già raggiunto il target UE grazie a politiche inclusive.Per Frosinone e il Sud serve un intervento urgente: più orientamento, formazione mirata e opportunità lavorative per ridurre i Neet e valorizzare il talento giovanile.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione