Spazio satira
La ricostruzione
08.09.2025 - 12:00
Due incidenti fatali in meno di sei ore. Entrambi accaduti a una manciata di metri dalle rispettive abitazioni. Due giovani vite spezzate, altrettante comunità distrutte. In poche ore il Cassinate si è trovato a piangere la scomparsa di due giovani amatissimi, usciti fuori strada con le loro auto mentre stavano facendo ritorno a casa. Un dolore senza fine.
A morire sul colpo all’alba di ieri, dopo essersi ribaltato con la sua Chevrolet Spark - che a seguito dell’incidente ha preso fuoco - Francesco Marrocco, classe 2006, che dopo una serata di lavoro stava facendo ritorno a casa in via Appia Nuova, a Cassino. Qualche ora prima a Villa Santa Lucia Giuseppe Risi, operaio molto stimato di 37 anni, aveva perso il controllo della sua Opel Meriva finendo contro un albero ad alto fusto, una quercia secolare. Inutili i soccorsi, allertati da alcuni automobilisti di passaggio in via Verdi: un dramma senza fine. Una domenica di dolore per tutto il Cassinate.
L’incidente in via Appia
Aveva lavorato in un locale della zona. Spesso in estate, prima di tornare a scuola, cercava impieghi temporanei nei ristoranti del posto e non solo. In passato aveva svolto anche attività di fonico in alcune manifestazioni. Un ragazzo responsabile, Francesco Marrocco, e con tanti progetti da realizzare. Quest’anno era diverso, però. Il diploma conseguito all’Itis - con la specializzazione in costruzioni aeronautiche - gli aveva aperto le porte per spiccare davvero il volo. E prima di buttarsi a capofitto nell’inseguire i suoi sogni, come sempre, aveva scelto di svolgere piccoli lavori in zona, qualche “extra” per non pesare sulla famiglia: un ragazzo dai piedi ben piantati per terra. Così anche sabato sera aveva dato una mano in un ristorante dell’hinterland della città martire, poi una chiacchierata tra amici prima di rincasare.
A non molta distanza da casa, però, qualcosa è andato storto. Non è possibile stabilire cosa abbia fatto perdere aderenza alla sua Chevrolet. In pochi minuti l’auto ha impattato un muretto e poi è finita in un campo che costeggia via Appia Nuova, prendendo fuoco. Nessuna possibilità per il diciannovenne rimasto purtroppo intrappolato nella vettura avvolta dalle fiamme. All’arrivo dei vigili del fuoco, del 118 e dei carabinieri purtroppo non c’era già più nulla da fare: un dolore senza fine. Difficili le operazioni di recupero del mezzo e del corpo del giovane, sottoposto a sequestro e a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli esami del caso. Le indagini coordinate dalla Procura sono affidate ai carabinieri del Nucleo radiomobile di Cassino.
La notizia della sua scomparsa ha sconvolto tutti. Tanti i messaggi di cordoglio alla famiglia: al papà, alla mamma, alla sorella e ai suoi cari. «Conosco personalmente il padre di Francesco, sono sconvolto - ha dichiarato ieri mattina il primo cittadino di Cassino, Enzo Salera - Il mio personale cordoglio e quello dell’amministrazione. Non ci sono davvero parole». «Hai seminato bellezza con gesti semplici, hai parlato ai cuori senza alzare la voce e insegnato la fede non solo con le parole, ma con l’esempio silenzioso e coerente della tua vita - ha ricordato don Francesco, uno dei professori del diciannovenne - Eri trasparente, autentico. Profondamente umano. E per questo, profondamente spirituale. Ora il dolore è grande. Mi sento più solo. Ma in mezzo a questo vuoto, c’è la certezza che il tuo passaggio su questa terra non è stato vano. Hai lasciato un’impronta, un seme buono nei cuori di chi ti ha conosciuto. Lo vedo nei messaggi dei tuoi ex compagni, nei ricordi che emergono come preghiere sussurrate». «Ciao Francesco, vola alto. L’IC Cassino 3, che ti ha visto crescere tra i suoi banchi di scuola, piange con la tua mamma, con il tuo papà e con Roberta» hanno aggiunto dall’Istituto Comprensivo Cassino 3. Francesco era un giovane arbitro della Sezione Aia di Cassino e un tifoso del Cassino Calcio, che ieri gli ha dedicato un lungo applauso.
Lo schianto in via Verdi
Solo qualche ora prima un’altra giovane vita era stata spezzata sulle strade del Cassinate. E, anche in quel caso, a pochi metri da casa. Giuseppe Risi, operaio di 37 anni originario di Villa Santa Lucia, sposato e papà di due bambini, ha perso il controllo della sua Opel Meriva mentre percorreva via Verdi per far ritorno a casa, nella notte tra sabato e domenica. Il giovane è finito contro una quercia secolare a margine della strada. Soccorso dai automobilisti di passaggio, il trentasettenne è stato trasferito d’urgenza al pronto soccorso del Santa Scolastica ma anche per lui - purtroppo - non c’è stato nulla da fare. Anche in questo caso sul posto sono giunti nell’immediatezza i carabinieri che dovranno stabilire con esattezza la dinamica del sinistro mortale. «Ciao “Gneppo”.
Il nostro Giuseppe non c’è più. Una notizia che fa male, che lascia senza parole, che ci spezza il fiato» ha scritto ieri il sindaco di Villa Santa Lucia, Orazio Capraro. Che ha aggiunto: «Una tragedia che scuote nel profondo tutta Villa Santa Lucia. Giuseppe era uno di noi. Sempre con il sorriso, sempre con la battuta pronta, benvoluto da tutti. Era un punto di riferimento per gli amici, una presenza vera, sincera, genuina. Ed è così che vogliamo ricordarlo. A nome mio, dell’amministrazione e dell’intera comunità, mi stringo con affetto e dolore alla famiglia colpita da una perdita immensa. Nessuna parola potrà colmare il vuoto, ma sappiate che tutta Villa Santa Lucia vi è accanto. Oggi perdiamo una persona speciale. Ciao “Gneppo”, ci mancherai. Tanto». Nella giornata di ieri la salma del giovane è stata restituita alla famiglia e oggi le esequie si svolgeranno alle 16, presso la chiesa di Santa Lucia a Villa Santa Lucia.
«In segno di profondo cordoglio per la tragica scomparsa del giovane Giuseppe Risi ho proclamato per oggi il lutto cittadino. Un’intera comunità si stringe attorno alla famiglia di Giuseppe, condividendo un dolore che lascia senza parole. Per rispetto della giovane vita spezzata e della sofferenza dei suoi cari - ha aggiunto il sindaco di Villa Santa Lucia Orazio Capraro - le bandiere saranno esposte a mezz’asta sugli edifici pubblici per l’intera giornata». Poi ha aggiunto: «Alle 11 invito tutti i cittadini, le attività commerciali e gli uffici pubblici ad osservare un minuto di silenzio, come gesto di raccoglimento e partecipazione collettiva».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione