Ceccano
22.07.2025 - 06:48
Il tribunale di Frosinone
Revenge porn ed estorsione ai danni di dodici ragazzine, alcune delle quali minorenni all’epoca dei fatti contestati.
Il ragazzo ha sostenuto che mentre la fidanzata dell’epoca era con lui, avrebbero ricevuto i messaggi “incriminati” e uno degli imputati era con loro, quindi non poteva essere stato lo stesso imputato a scrivere. Si torna in aula il prossimo novembre per sentire l’ultimo teste e poi iniziare le discussioni.
Le vittime, all’epoca dei fatti alcune addirittura quattordicenni, sarebbero state adescate sul web da profili fake e ricattate per ottenere foto hot che le ritraevano.
E se tentavano di opporsi, stando alle accuse, venivano minacciate di violenze sui familiari. Nelle scorse udienze sono stati sentiti i familiari di alcune vittime che hanno raccontato lo stato d’animo e i comportamenti delle ragazze. Una di loro, come riferito dalla psicologa sentita nei giorni scorsi, ha pensato al suicidio, altre non mangiavano più, avevano problemi in famiglia e con lo studio, qualcuna ha lasciato la scuola.
Nel processo si sono costituite parti civili alcune ragazze con gli avvocati Cristiana Sordi, Gianmarco De Robertis e Claudia Sorrenti e l’associazione “Insieme a Marianna” con l’avvocato Antonella Liberatori. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Fabio Vicano, Tony Ceccarelli e Pietro Polidori.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione